Buona scuola: ecco tutte le novità

Redazione 18/01/17
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Sabato 14 gennaio il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare gli otto decreti attuativi della legge sulla Buona scuola (Legge 13 luglio 2015, n. 107). I provvedimenti, che hanno l’obiettivo di riordinare e semplificare le leggi in materia di istruzione, prevedono tra le altre cose il cambiamento degli esami di maturità e di terza media, il sostegno agli studenti disabili e l’estensione del diritto allo studio e dei servizi di asilo per l’infanzia.

Ma quali sono, punto per punto, i contenuti degli otto decreti legislativi?

 

L’immissione in ruolo degli insegnanti

Il primo degli otto decreti di attuazione stabilisce nuove regole per l’inserimento degli insegnanti nelle scuole medie e superiori.

L’obiettivo è quello di semplificare il percorso formativo dei docenti e portare in cattedra insegnanti più giovani e preparati. Si prevedono 5 anni di laurea magistrale abilitante a numero chiuso e un concorso che permetterà l’accesso a un ulteriore percorso di formazione di 3 anni, due dei quali fatti anche a scuola. Alla conclusione del terzo anno l’insegnante sarà assunto a tempo indeterminato.

 

La riforma di esami di stato ed esami di terza media

Il decreto più atteso da insegnanti e studenti è probabilmente quello che prevede una riforma degli esami di maturità e degli esami di terza media.

Il decreto attuativo prevede che dal 2018 le prove scritte dell’esame di maturità saranno solo due invece che tre, con la soppressione della terza prova. Tutti gli studenti dell’ultimo anno dovranno però sostenere una prova nazionale Invalsi di Italiano, Matematica e Inglese. Il nuovo punteggio finale dell’esame di stato, che rimarrà in centesimi, sarà determinato per ben 40 punti dalla carriera scolastica e per 20 punti a testa dai due scritti e dall’esame orale.

Cambierà, se tutto verrà confermato, anche l’esame di terza media. Al posto delle sei prove scritte di oggi si passerà a sole tre prove: Italiano, Matematica e lingua straniera. La prova Invalsi di Italiano e Matematica sarà esclusa dall’esame finale ma dovrà comunque essere svolta in un altro momento dell’anno da tutti.

 

L’inclusione degli alunni con disabilità

Molto importante anche il decreto che riforma la legislazione sugli alunni disabili. Previsto uno snellimento della burocrazia e un accorciamento dei tempi necessari per ottenere le risorse per gli studenti con handicap, Disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) e Bisogni educativi speciali (Bes).

L’iter per la certificazione della disabilità sarà inoltre semplificato, mentre sarà la scuola a elaborare il Progetto educativo individuale per ogni alunno. Infine, le classi prime di ogni ciclo e le sezioni di scuola dell’infanzia con alunni disabili non potranno essere composte da più di 22 studenti.

 

Il diritto allo studio

La legge sulla Buona scuola prevede inoltre un potenziamento del diritto allo studio, in particolar modo per i capaci e i meritevoli. Tra le agevolazioni previste dal decreto, oltre a un rafforzamento della Carta dello Studente, l’istituzione di nuove borse di studio e nuovi bonus sulle tasse scolastiche e sui libri di testo. Dal 2018-2019 gli studenti del quarto anno delle superiori (e dall’anno successivo anche quelli del quinto anno) saranno inoltre completamente esonerati dal pagamento delle tasse.

 

La riforma degli asili e degli asili nido

Tra gli obiettivi della legge anche l’estensione e il potenziamento dei servizi di istruzione dedicati all’infanzia. Scopo del decreto legislativo è innanzitutto quello di ampliare l’offerta degli asili nido per bambini da 0 a 3 anni, oggi inferiore al 15 per cento. Obiettivo per i prossimi anni è inoltre quello di estendere la fruizione della scuola per l’infanzia (bambini da 3 a 6 anni) al cento per cento dei casi.

Previsto anche il coordinamento di tutti gli asili a livello locale e nazionale per assicurare la continuità del percorso educativo dei bambini. Gli insegnanti delle scuole per l’infanzia, infine, dovranno essere tutti in possesso di una laurea.

 

La riforma degli istituti professionali

Novità anche per quanto riguarda gli istituti professionali: dal 2018-2019 gli indirizzi possibili passeranno da sei a undici, mentre saranno rafforzate le attività di laboratorio e l’alternanza scuola-lavoro. Il tutto, come confermato dal governo, nell’ottica di innovare l’offerta formativa e superare l’attuale sovrapposizione con l’istruzione tecnica.

 

La promozione della cultura umanistica e le scuole all’estero

Gli ultimi due decreti attuativi della legge sulla Buona scuola riguardano la promozione della cultura umanistica e la riforma delle scuole italiane all’estero.

Prevista non solo la valorizzazione della cultura umanistica nei confronti degli oggi preponderanti studi tecnici e scientifici, ma anche più in generale il sostegno al patrimonio culturale e artistico italiano e il potenziamento dell’insegnamento delle arti, della musica e del design. Di segno simile, infine, la riforma delle scuole italiane all’estero, che saranno allineate con tutte le novità introdotte dalla Buona scuola.

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