Biotestamento e consenso informato: le disposizioni anticipate di volontà

Redazione 25/01/18
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Biotestamento, le disposizioni anticipate e il consenso informato del paziente

E’ stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 16 gennaio la Legge n. 219 del 22 dicembre 2017 in materia di fine vita, che ha introdotto l’innovativo (per il nostro ordinamento) istituto del biotestamento. Tale documento si inserisce nella tematica delle disposizioni anticipate di volontà che ora il soggetto può validamente rilasciare e che spiegheranno i propri effetti in un momento necessariamente successivo. La legge richiede che il biotestamento venga redatto per scrittura privata autenticata oppure per atto pubblico; con tali dichiarazioni, il soggetto potrà indicare i trattamenti sanitari per i quali presta il proprio consenso ovvero dei quali rifiuta la somministrazione, per le ipotesi in cui si renda necessario un intervento medico in futuro e il soggetto stesso non possa, in quelle circostanza, prestare validamente il proprio consenso.

La pianificazione condivisa delle cure

In altre parole, per il tramite del biotestamento, il soggetto pianifica le future cure, condividendo le proprie scelte con l’operatore sanitario il quale, per intervenire, è tenuto a raccogliere il consenso informato del paziente. le prime perplessità rispetto a tale nuovo istituto erano legate al necessario carattere di attualità del consenso rilasciato, per tutto il periodo della prestazione medica. Tuttavia, è ben intuibile come, in talune circostanze, il soggetto possa non trovarsi nelle condizioni di esprimersi e manifestare la propria volontà. Per tale ragione, la figura del biotestamento è strettamente connessa con l’istituto del consenso informato.

Si segnala il seguente volume

Guida al patrocinio a spese dello stato

Con formulario e giurisprudenza, aggiornata al decreto 16 gennaio 2018 (G.U. 28 febbraio 2018, n. 49), di adeguamento dei limiti di reddito per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, l’opera è una guida di sicura utilità per Avvocati e Magistrati.Per i primi, soprattutto per i giovani, i compensi del patrocinio a spese dello Stato costituiscono parte importante dei guadagni e la principale preoccupazione è quella di intendere gli indirizzi seguiti dal singolo ufficio giudiziario. Per i secondi il patrocinio è un complesso intricato di norme il cui esito interpretativo coincide spesso con la liquidazione di parcelle anche importanti.Il testo consente l’immediata individuazione dell’informazione desiderata, anche grazie alla formulazione di quesiti cui si garantisce una soluzione operativa. I tanti riferimenti giurisprudenziali e le rassegne di massime che completano i singoli capitoli evidenziano le “best practices” da seguire, sia in sede di presentazione dell’istanza di ammissione sia in sede di decisione sulla stessa, nonché in materia di liquidazione dei compensi.Il formulario presente a fine testo propone modelli di istanze e provvedimenti giudiziali. Le formule sono disponibili anche in formato editabile e scaricabile alla pagina www.approfondimenti.maggioli.it grazie al codice riportato in coda.Santi Bologna, Magistrato ordinario in servizio con funzioni di giudice presso la prima sezione penale del Tribunale distrettuale di Caltanissetta.Docente, ad incarico, nella materia del diritto penale presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali costituita dall’Università degli studi di Enna “Kore” nell’anno accademico 2017-2018.

Santi Bologna | 2018 Maggioli Editore

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Il rapporto medico-paziente

L’istituto in esame tocca il delicato rapporto tra medico-paziente, che dovrebbe essere caratterizzato da fiducia; pertanto, il paziente deve confidare nel proprio medico, affinché siano rispettate le sue volontà,. L’art. 1 della legge richiamata rimette invero tutte le disposizioni alla volontà del singolo, lasciando alle previsioni normative, la facoltà di prevedere trattamenti obbligatori. Peraltro, la legge prevede altresì la possibilità che il paziente rifiuti in tutto o in parte di ricevere le informazioni, nonché di rifiutare qualsiasi accertamento diagnostico. Il rispetto delle volontà espresse dal paziente, esonera il medico da responsabilità civile e penale.

Per approfondire, leggi La nuova legge sul biotestamento

Redazione

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