Autorità Nazionale Anticorruzione auspica la riforma della giustizia tributaria

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Nell’aggiornamento 2018 al Piano Nazionale Anticorruzione è stato analizzato il tema riguardante l’attuale sistema di verifica giudiziale, con riferimento in particolare alla composizione delle Commissioni tributarie.

In particolare, è stato affrontato il problema riguardante la composizione mista delle Commissioni tributarie ponendo in risalto come:
Nel corso del tavolo di lavoro si è evidenziata la composizione mista delle Commissioni di cui fanno parte sia giudici togati che soggetti appartenenti a categorie professionali assai diversificate, secondo quanto previsto dal d.lgs. 545/1992, e che potrebbero presentare, in talune ipotesi, profili di conflitti di interesse rispetto alle attività ordinariamente svolte. In proposito, è stato rilevato che la composizione estremamente eterogenea delle Commissioni tributarie provinciali e regionali potrebbe essere un elemento di vulnerabilità delle stesse per pressioni di interessi impropri e, comunque, elemento tale da non garantire sempre decisioni dei contenziosi tra loro coerenti sul territorio. Ciò potrebbe anche pregiudicare l’affidamento del contribuente in un giudizio equo. In questa ottica, si è inoltre valutata favorevolmente l’opportunità di predisporre misure di trasparenza degli orientamenti delle Agenzie e delle Commissioni tributarie su questioni interpretative della normativa per rendere, tra l’altro, maggiormente conoscibili gli esiti dei contenziosi e favorire un’applicazione omogenea della disciplina di settore sul territorio.”

L’intervento del legislatore

Appunto per questo, l’Autorità Nazionale Anticorruzione auspica un deciso ed urgente intervento del legislatore, così al riguardo esprimendosi:
Alla luce di quanto sopra e tenuto conto dell’incidenza delle decisioni sui diritti dei privati e delle imprese, l’Autorità in questa sede si può limitare ad auspicare un intervento del legislatore volto a rideterminare l’ambito delle professionalità idonee a esercitare la funzione giurisdizionale attribuite alle Commissioni tributarie.
Una riflessione più ampia potrebbe riguardare la riforma dell’intero sistema della giurisdizione tributaria, al fine di riservare tale funzione a giudici in possesso di una preparazione specifica, a garanzia della imparzialità e indipendenza dell’organo giudicante e di ridefinire le regole del processo nel rispetto dei principi fissati all’art. 111 della Costituzione, anche con riferimento alle procedure deflattive del contenzioso.”
In conclusione, è quanto mai importante ed urgente la riforma della giustizia tributaria, come da me più volte segnalata con vari articoli pubblicati in più occasioni sul mio sito.

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