Armonizzazione contabile, nota di sintesi della RGS

Redazione 24/01/14
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Lilla Laperuta

La Ragioneria generale dello Stato (RGS)  ha elaborato un nota di sintesi che fa il punto sulla sperimentazione  dell’armonizzazione contabile degli enti territoriali, fulcro della riforma di cui al D. Lgs. 118/2011. Quest’ultimo, si ricorda,  è diretto a rendere i bilanci delle amministrazioni pubbliche omogenei, confrontabili e aggregabili al fine di consentire il controllo dei conti pubblici nazionali (tutela della finanza pubblica nazionale), verificare la rispondenza dei conti pubblici alle condizioni dell’articolo 104 del Trattato istitutivo UE) e favorire l’attuazione del federalismo fiscale.La riforma è caratterizzata anche dal potenziamento del principio generale della competenza finanziaria e dall’introduzione dei principi applicati, e cioè norme tecniche di dettaglio, di specificazione ed interpretazione delle norme contabili e dei principi generali, che svolgono una funzione di completamento del sistema generale e favoriscono comportamenti uniformi e corretti.

La nuova configurazione del principio della competenza potenziata, rileva la RGS,  consente:  

a) conoscere i debiti effettivi delle PA;

b)  evitare l’accertamento di entrate future e di impegni inesistenti;

c) ridurre la imponente mole di residui;

d) evidenziare gli avanzi insussistenti;

e) rafforzare la programmazione di bilancio;

f) favorire la modulazione dei debiti finanziari secondo gli effettivi

fabbisogni;

g) avvicinare la competenza finanziaria alla competenza economica;

h) rilevare gli investimenti in base agli stati di avanzamento lavori.

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