Affitti brevi e overtourism: il Tar approva le scelte del Comune di Bologna contro la diffusione indiscriminata dei B&B in centro. Il “Formulario commentato del nuovo processo civile – Aggiornato ai correttivi Cartabia e mediazione” di Lucilla Nigro offre un supporto pratico e operativo per affrontare ogni fase del contenzioso civile.
Indice
1. Il sistema delle locazioni brevi
In Italia, il mercato delle locazioni brevi è stato regolamentato principalmente dal Decreto-legge n. 50 del 2017, che ha introdotto norme specifiche per i contratti di affitto di immobili a uso abitativo con una durata massima di trenta giorni. Questa normativa è stata pensata per garantire maggiore trasparenza e correttezza fiscale nel settore. Dal punto di vista fiscale, i redditi generati da queste locazioni possono beneficiare della cedolare secca, un’imposta sostitutiva. L’aliquota è del 21% se la locazione riguarda un’unica unità immobiliare dichiarata dal proprietario nei redditi; mentre sale al 26% per le altre unità, fino a un massimo di quattro immobili per ogni periodo d’imposta. È importante sottolineare che, oltre questo limite di quattro appartamenti, l’attività viene considerata imprenditoriale e soggetta a un regime fiscale diverso. Un altro aspetto rilevante è che, per contratti di durata inferiore ai trenta giorni, non è obbligatorio registrare il contratto, a meno che questo non sia stato redatto come atto pubblico o scrittura privata autenticata. Questo semplifica notevolmente la gestione per chi affitta occasionalmente (anche se dal 1° gennaio di quest’anno tutti gli immobili destinati all’affitto breve devono disporre di un Codice Identificativo Nazionale – Cin, mentre una circolare del Viminale obbliga l’identificazione in presenza degli ospiti con conseguente aumento dei costi e relativi disagi operativi).
Gli affitti brevi, sempre più diffusi per la loro redditività e protezione da rischi come morosità e danni, hanno portato in molte città ad un aumento dei canoni di locazione. Questo fenomeno sta causando l’espulsione degli abitanti meno abbienti, la chiusura di attività commerciali storiche, e la desertificazione dei centri storici, con conseguente perdita di identità. Tale dinamica rischia di compromettere le caratteristiche che rendono attrattive le destinazioni turistiche. Il “Formulario commentato del nuovo processo civile – Aggiornato ai correttivi Cartabia e mediazione” di Lucilla Nigro offre un supporto pratico e operativo per affrontare ogni fase del contenzioso civile.
Formulario commentato del nuovo processo civile
Il volume, aggiornato alla giurisprudenza più recente e agli ultimi interventi normativi, il cd. correttivo Cartabia e il correttivo mediazione, raccoglie oltre 200 formule, ciascuna corredata da norma di legge, commento, indicazione dei termini di legge o scadenze, delle preclusioni e delle massime giurisprudenziali. Il formulario si configura come uno strumento completo e operativo di grande utilità per il professionista che deve impostare un’efficace strategia difensiva nell’ambito del processo civile. L’opera fornisce per ogni argomento procedurale lo schema della formula, disponibile anche online in formato editabile e stampabile. Lucilla NigroAutrice di formulari giuridici, unitamente al padre avv. Benito Nigro, dall’anno 1990. Avvocato cassazionista, Mediatore civile e Giudice ausiliario presso la Corte di Appello di Napoli, sino al dicembre 2022.
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2. Affitti brevi e overtourism: il rimedio del Comune di Bologna e la reazione di proprietari e gestori di B&B
Il Comune di Bologna ha apportato una modifica al Regolamento Edilizio e una variante al Piano Urbanistico Generale (Pug) . In particolare, l’Amministrazione ha fissato a 50 la soglia minima di metri quadrati per affittare per uso turistico un appartamento (“salvo che l’unità abitativa non includa una camera doppia, una camera singola, un soggiorno con angolo cottura o un soggiorno più cucina e un servizio igienico, dimensionati sui minimi normativi, e salva la possibilità di frazionare in unità di dimensioni inferiori le unità immobiliari legittime esistenti alla data di approvazione del Regolamento medesimo di dimensioni di SU comprese tra gli 80 e i 100 mq – articolo 27 – punto E17 “Alloggio minimo per attività turistiche svolte in unità immobiliari a destinazione abitativa” del nuovo Regolamento Edilizio). Le modifiche hanno trovato l’opposizione di alcuni proprietari e gestori di B&B. Una società di affitti brevi ha cercato di opporsi alla normativa presentando un ricorso al TAR, ma senza successo.
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3. La decisione del TAR Bologna
Secondo i giudici amministrativi, la decisione di fissare la superficie minima degli alloggi destinati alle locazioni turistiche è giustificata, poiché favorisce l’offerta di abitazioni di piccole dimensioni a categorie che altrimenti faticherebbero a trovare residenza nei centri storici, come studenti, single e lavoratori non residenti. Il TAR ha sottolineato che la presenza di una popolazione stabile con esigenze diverse rispetto ai turisti contribuisce a mantenere vive le attività artigianali e i servizi per la comunità, evitando che vengano sostituite da esercizi commerciali esclusivamente rivolti ai visitatori. Inoltre, i giudici hanno chiarito che il Comune di Bologna non ha imposto un divieto assoluto alle attività di affittacamere e locazioni turistiche, ma ha introdotto una regolamentazione mirata per garantire un equilibrio tra turismo e residenzialità. L’obiettivo è evitare che il mercato immobiliare si concentri esclusivamente sugli affitti brevi, causando lo spopolamento dei centri storici e rendendo difficile l’accesso alla casa per alcune fasce di popolazione. In ogni caso il Tar osserva che la L.R. Emilia Romagna n. 16/2004 espressamente rinvia, per la determinazione delle caratteristiche struttura degli alloggi destinati all’attività di affittacamere (articolo 10) e di somministrazione saltuaria di vitto e alloggio (articolo 13), ai regolamenti edilizi comunali. Di conseguenza viene confermato che i Comuni possono stabilire limiti dimensionali ulteriori rispetto a quelli fissati dalla Regione ai fini della individuazione del numero massimo di persone che possono essere ospitate in una stanza. I giudici del Tar hanno precisato che il Comune ha esercitato poteri di pianificazione del territorio che erano nel suo diritto. Infine i giudici ammnistrativi hanno osservato che, contrariamente a quanto sostenuto dalla ricorrente, è innegabile che il fenomeno delle locazioni brevi e turistiche incida negativamente sulle possibilità abitative dei cittadini. Ma è altrettanto indubbio che, tra queste, vi sia la progressiva sottrazione di unità immobiliari abitative alla locazione non transitoria nelle aree a maggiore attrattiva turistica. Questo significa che la regolamentazione in vigore, che impone limiti e requisiti per le locazioni brevi, è stata confermata e resta applicabile (Tar Bologna 31 marzo 2025 n. 308).
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