Concordato preventivo biennale, al via l’adesione per gli anni 2025 e 2026

È online il software per calcolare il proprio indice sintetico di affidabilità (Isa) e accedere alla proposta di Concordato preventivo biennale.

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È online il software “Il tuo ISA 2025 CPB” per calcolare il proprio indice sintetico di affidabilità (Isa) e accedere alla proposta di Concordato preventivo biennale (Cpb) per gli anni 2025 e 2026. Quest’anno l’adesione può essere formalizzata insieme alla dichiarazione o inviando il modello Cpb insieme al solo frontespizio di Redditi 2025. Per chi volesse avvicinarsi alla professione, o mantenere l’abilitazione, abbiamo preparato i due corsi Corso abilitante per Gestore della crisi d’impresa, Curatore, Commissario giudiziale, Liquidatore e Attestatore – VI edizione e Corso di aggiornamento per Gestore della crisi d’impresa, Curatore, Commissario giudiziale, Liquidatore e Attestatore

Indice

1. Le finalità e l’ambito operativo


Per razionalizzare gli obblighi dichiarativi e di favorire l’adempimento spontaneo, i contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni che svolgono attività nel territorio italiano, possono accedere a un concordato preventivo biennale. Per l’applicazione del concordato preventivo biennale, l’Agenzia delle entrate formula una proposta per la definizione biennale del reddito derivante dall’esercizio d’impresa o dall’esercizio di arti e professioni e del valore della produzione netta, rilevanti, rispettivamente, ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.

2. La proposta di concordato


Viene elaborata dall’Agenzia delle entrate, in coerenza coi dati dichiarati dal contribuente e nel rispetto della sua capacità contributiva, sulla base di una metodologia che valorizza, anche tramite processi decisionali completamente automatizzati (articolo 22 del regolamento (UE) 2016/679, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016) le informazioni già nella disponibilità dell’Amministrazione finanziaria, limitando l’introduzione di nuovi oneri dichiarativi. Tale metodologia tiene conto degli andamenti economici e dei mercati, delle redditività individuali e settoriali desumibili dagli indici sintetici di affidabilità fiscale e delle risultanze della loro applicazione. Ai fini dell’elaborazione della proposta, l’Agenzia delle entrate, oltre agli indicati dati, ne acquisisce ulteriori dalle banche dati nella disponibilità dell’Amministrazione finanziaria e di altri soggetti pubblici. Il contribuente può aderire alla proposta di concordato entro il 31 luglio, o entro l’ultimo giorno del settimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta per i soggetti con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare.

3. I programmi per il CPB


L’articolo 8 (Procedure informatiche di ausilio all’attuazione del concordato) del decreto legislativo 12 febbraio 2024, n. 13 (Disposizioni in materia di accertamento tributario e di concordato preventivo biennale) ha disciplinato l’istituto del Concordato preventivo biennale (CPB), prevedendo che l’Agenzia delle entrate, entro il 15 aprile di ogni anno, metta a disposizione dei contribuenti o dei loro intermediari, anche mediante l’utilizzo delle reti telematiche, appositi programmi informatici per l’acquisizione dei dati necessari per l’elaborazione della proposta di concordato. Nello stesso articolo 8 viene inoltre previsto che, con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, siano individuati le modalità e i dati da comunicare telematicamente all’Amministrazione finanziaria.
Il termine è stato prorogato, per l’anno 2025, al 30 aprile.

4. Il provvedimento del 24 aprile


Col documento di prassi Prot. n. 195422 del 24 aprile 2025 sono state approvate (Allegato 1) le specifiche tecniche da utilizzare per la trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati rilevanti ai fini della elaborazione della proposta di CPB per i periodi d’imposta 2025 e 2026, come anche dell’accettazione della proposta medesima, da parte degli esercenti attività d’impresa o arti e professioni, e i controlli telematici per la trasmissione dei dati. Il modello può essere trasmesso direttamente dal soggetto interessato oppure per il tramite degli intermediari abilitati alla trasmissione.

5. Doppio binario per l’adesione, invio “autonomo” o insieme alla dichiarazione


Dal 2 maggio è disponibile sul website dell’Agenzia il software “Il tuo ISA 2025 CPB” per calcolare il proprio indice sintetico di affidabilità (Isa) e accedere alla proposta di Concordato preventivo biennale (Cpb) per gli anni 2025 e 2026. L’adesione può essere formalizzata unitamente alla dichiarazione o in alternativa in via “autonoma”, quindi inviando il modello Cpb insieme al solo frontespizio di Redditi 2025.

6. Chi può aderire


Possono aderire al Concordato 2025-2026 i contribuenti che nel 2024 hanno esercitato, in via prevalente, una delle attività economiche del settore dell’agricoltura, delle manifatture, dei servizi, delle attività professionali e del commercio per le quali risultano approvati gli Isa e che non hanno già un’adesione in corso per il primo biennio (2024-2025).

7. Le modalità per aderire


Come previsto dal documento di prassi del 24 aprile, l’adesione per il biennio 2025-2026 può essere trasmessa in maniera congiunta alla dichiarazione dei redditi e ai modelli Isa, oppure in via autonoma. In quest’ultimo caso, il contribuente potrà trasmettere il modello CPB unitamente al solo frontespizio di Redditi 2025, mediante il medesimo canale della dichiarazione annuale, entro il termine fissato per l’adesione al Concordato. A tale scopo, nel frontespizio di Redditi è stata inserita la casella “Comunicazione CPB”, da compilare solamente in ipotesi di trasmissione in via autonoma.
Le specifiche e i controlli succitati sostituiscono, anche ai fini degli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), quelle approvate con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 17 marzo 2025. In particolare, le specifiche sono, inoltre, aggiornate per tenere conto di alcune integrazioni attinenti agli stessi ISA.

Formazione in materia per professonisti


Corso abilitante per Gestore della crisi d’impresa, Curatore, Commissario giudiziale, Liquidatore e Attestatore – VI edizione
Il corso è aperto a tutte le figure professionali e manageriali coinvolte nella gestione della crisi o dell’insolvenza del debitore, sia esso consumatore o professionista, ovvero imprenditore che eserciti, anche non a fini di lucro, un’attività commerciale, artigianale o agricola, operando quale persona fisica, persona giuridica o altro ente collettivo, gruppo di imprese o società pubblica, con esclusione dello Stato e degli enti pubblici.
Il percorso formativo oltre a fornire gli elementi per individuare i protocolli idonei da seguire per trovare le soluzioni mirate al salvataggio dell’impresa in stato di difficoltà economica-finanziaria, consente altresì di preparare l’impresa al cambiamento, per prevenire o rispondere ad eventuali segnalazioni da parte dei creditori (siano essi banche, amministrazione tributaria o previdenziale); per strutturare gli adeguati assetti; per essere compliance alla normativa comunitaria e al nuovo CCII.
Il corso garantisce l’acquisizione del requisito formativo, con obbligo di effettiva frequenza di 40 ore, per l’iscrizione all’Albo dei Curatori, Gestori, Liquidatori, Commissari giudiziali e Attestatori, di cui agli artt. 356-358 CCII.
Il corso viene erogato, a norma dell’art. 16 del D.P.R. 162/1982 ed è finalizzato all’assolvimento degli obblighi di formazione di cui all’art. 356 C.C.I.I., di cui all’articolo 4, comma 5, lettere b), c) e d) del decreto del Ministro della giustizia 24 settembre 2014, n. 202 e successive modificazioni e in ottemperanza alle linee guida della Scuola Superiore della Magistratura.
In particolare, il corso si propone di dotare i professionisti delle specifiche competenze teoriche e tecnico- pratiche necessarie per l’esercizio di attività di consulenza, assistenza legale e amministrativa agli imprenditori in stato di pre-crisi e di crisi (o ai debitori insolventi) e di consulenza aziendale e programmazione di soluzioni stragiudiziali per la composizione della crisi d’impresa.
Il corso è articolato in 12 eventi online della durata di 4 ore ciascuno.
Al fine del rilascio dell’attestato è necessaria la partecipazione ad almeno l’80% delle ore e il superamento del test finale; per soddisfare l’obbligo formativo, è richiesta la frequenza di 40 ore.
Corso di aggiornamento per Gestore della crisi d’impresa, Curatore, Commissario giudiziale, Liquidatore e Attestatore
Il corso garantisce l’acquisizione del requisito formativo dell’aggiornamento biennale, con obbligo di effettiva frequenza di 18 ore, per il mantenimento dell’iscrizione all’Albo dei Gestori della Crisi, Curatori, Liquidatori, Commissari giudiziali e Attestatori, di cui agli artt. 356-358 CCII.
Il corso viene erogato, a norma dell’art. 16 del D.P.R. 162/1982 ed è finalizzato all’assolvimento degli obblighi di formazione di cui all’art. 356 C.C.I.I., di cui all’articolo 4, comma 5, lettere b), c) e d) del decreto del Ministro della giustizia 24 settembre 2014, n. 202 e in ottemperanza alle linee guida della Scuola Superiore della Magistratura.
Il corso è articolato in 5 eventi online della durata di 4 ore ciascuno.
Al fine del rilascio dell’attestato è necessaria la partecipazione ad almeno l’80% delle ore; per soddisfare l’obbligo formativo, è richiesta la frequenza di 18 ore.

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Avv. Biarella Laura

Laureata cum laude presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Perugia, è Avvocato e Giornalista.
È autrice di numerose monografie giuridiche e di un contemporary romance, e collabora, anche come editorialista, con redazioni e su banche dati giu…Continua a leggere

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