Una, nessuna e centomila: la sostenibilità lungo la catena del valore

Ogni impresa si muove all’interno di un complesso reticolo di relazioni in cui non è più sufficiente essere sostenibili: è necessario dimostrarlo.

Redazione 08/04/25
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Articolo a cura di Cesare Tomassetti
Nel suo capolavoro del 1926 “Uno, nessuno e centomila”, Luigi Pirandello ci consegna una vertigine identitaria senza temposiamo ciò che crediamo di essere o, piuttosto, l’immagine che gli altri proiettano su di noi? Il tormento interiore del protagonista Vitangelo Moscarda trova un’eco contemporanea nel mondo delle imprese e della sostenibilità.
Nell’era della CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), della CSDDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive), dei rating ESG, degli audit di seconda e terza parte, l’identità sostenibile dell’organizzazione può apparire definita non tanto da specifiche dimensioni operative e strategiche, quanto dall’insieme delle percezioni, delle richieste, dei moduli da compilare e delle evidenze da fornire.
Il Parlamento Europeo, con il provvedimento “Stop the Clock” del 3 aprile 2025, ha deliberato il rinvio di due anni per l’entrata in vigore degli obblighi di rendicontazione della CSRD per le imprese di media dimensione, e di un anno per quelli relativi alla due diligence CSDDD.
Questo rinvio non deve essere interpretato come un passo indietro: al contrario, rappresenta un’importante occasione per ridurre le duplicazioni, armonizzare gli standard, semplificare senza svuotare, con l’auspicio che le istituzioni europee sviluppino un sistema chiaro, unitario e proporzionale di disclosure ESG.
Per approfondire su questi temi, abbiamo organizzato il corso Criteri ESG e Corporate Governance, e abbiamo pubblicato il Codice della normativa ESG: Le fonti Europee e Nazionali – Aggiornato al cd. “Decreto Omnibus”, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon.

Indice

1. Una molteplicità di sguardi: “osservatori” e “osservati” nella catena del valore


Ogni impresa si muove all’interno di un complesso reticolo di relazioni in cui non è più sufficiente essere inclusivi ed etici, e avere un ridotto impatto ambientale: è necessario dimostrarlo, renderlo credibile, verificabile e confrontabile.
Molte società private offrono rating ESG, come EcoVadis o Sustainalytics, proliferano le piattaforme come Open-esCDPTCFD, le certificazioni (ISO 14001ISO 45001EMASB CorpFair TradeFSCGet It Fair-GIF, etc.).
Da una prospettiva “interna” all’impresa, ci si ritrova a ricevere più questionaripiù audit e più richieste di dimostrare, documentare, tracciare ogni aspetto gestionale e organizzativo.
Tale abbondanza, pur essendo testimonianza di un interesse crescente verso la sostenibilità, rischia di generare confusione e costi superflui. L’impresa, specialmente se di dimensioni contenute, fatica a dedicare personale qualificato a un “bestiario documentale” che richiede aggiornamenti costanti, pena l’esclusione da appalti e contratti. Da qui la domanda cruciale: come far sì che la necessità di dati e trasparenza non degeneri in un’impasse burocratica, capace di soffocare l’autentico slancio verso modelli di business più sostenibili? Per supportare il professionista, abbiamo pubblicato il Codice della normativa ESG: Le fonti Europee e Nazionali – Aggiornato al cd. “Decreto Omnibus”, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon.

VOLUME

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Pensato per giuristi, magistrati, studiosi e operatori della governance, il presente Codice, strutturato per aree tematiche, raccoglie in modo organico e sistematico la normativa vigente in materia ESG, offrendo un quadro completo e aggiornato delle fonti normative primarie e secondarie, inclusi i principali atti europei, le disposizioni nazionali e i provvedimenti di settore rilevanti per imprese, enti pubblici e istituzioni finanziarie.Grazie a una selezione puntuale delle fonti, il volume si propone come uno strumento tecnico e operativo di riferimento per chi, a vario titolo, è chiamato a confrontarsi con le normative ESG nella prospettiva di una governance responsabile, trasparente e conforme agli standard internazionali. Giuseppe CassanoDirettore del Dipartimento di Scienze giuridiche della Innovazione, di Internet e della Intelligenza Artificiale di Roma, Firenze e Milano della European School of Economics.Fortunato CostantinoDocente di Teoria Generale della sostenibilità ESG di impresa e della innovazione nella European School of Economics, e Direttore Risorse Umane, Affari Legali & Corporate presso la Q8 Italia S.p.a.Alessandro OrlandiDocente di Tech Governace, Ethics & Compliance nella European School of Economics, e Direttore Affari Legali & Compliance presso Eurobet Italia.

 

Giuseppe Cassano, Fortunato Costantino, Alessandro Orlandi | Maggioli Editore 2025

2. La sostenibilità “percepita”: identità ESG e paradosso della molteplicità


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