Autore: AAVV
Editrice: Monduzzi Editore
Anno edizione:2007 ISBN: 978-88-323-6105-6
Professore ordinario di Diritto amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli Federico II
Indice
di F. Liguori – G. Sorrentino
di F. Liguori
2. Utilità e attualità del discrimine autoritativo-non autoritativo
3. La salvezza delle diverse disposizioni e la validità della regola-base
4. La parabola degli atti ampliativi
5. Caratteri dell’autoritatività e condizioni per l’estensione del regime pubblicistico agli atti non autoritativi
6. Qualche appunto per nuove indagini
di A. Rallo
2. Il preavviso come norma di partecipazione atipica
3. La partecipazione post-decisionale: un’ipotesi di riesame endoprocedimentale?
4. Conclusioni
di G. Pagliari
2. La recettizietà. “Ratio”, disciplina ed effetti della comunicazione
2.1. Le conseguenze della recettizietà con attenzione allo “ius superveniens”
3. La forma della comunicazione. La prova della comunicazione
3.1. Le eccezioni alla regola della comunicazione “ad personam”: l’impossibilità e la particolare gravosità della comunicazione individuale
3.2. La comunicazione (e l’efficacia) dell’art. 21 bis nel caso dell’atto plurimo e in quello dell’atto collettivo
3.3. Infungibilità della comunicazione dell’art. 21 bis
4. I tempi della comunicazione. La comunicazione deve essere effettuata entro il termine per provvedere?
5. Le conseguenze di diritto sostanziale e di diritto processuale della mancanza della comunicazione di cui all’art. 21 bis
6. Le eccezioni legali al principio della recettizietà dei provvedimenti limitativi della sfera giuridica del privato
TER)
2. L’esecutorietà come potere tipico e nominato. Conseguenze dell’esercizio dell’esecutorietà al di fuori dei casi e delle modalità indicate dalla legge2
3. Potere esecutorio: sua discrezionalità e limiti di questa
4. Il significato di “provvedimento costitutivo di obblighi”
4.1 Termini e modalità degli obblighi possono essere oggetto di un atto integrativo del provvedimento costitutivo di obblighi?
4.2. La diffida. Sua necessaria autonomia dal provvedimento costitutivo di obblighi
5. Indeterminatezza del 1o comma dell’art. 21 ter in ordine alle fattispecie esecutorie.
5.1. Il procedimento esecutivo nell’art. 21 ter, 1o comma. Le caratteristiche dell’inadempimento come presupposto del procedimento esecutorio
5.1.1. La fase preparatoria. La sottofase di impulso. Comunicazione di avvio del procedimento e diffida ad adempiere. Contenuto della diffida e sua eventuale autonoma impugnabilità. .
5.2. Il contenuto del provvedimento esecutorio
5.2.1. L’autonoma impugnabilità del provvedimento esecutorio
di R. Spagnuolo Vigorita
2. Una codificazione che alimenta l’incertezza
3. Quantificazione dell’indennizzo e tutela dell’affidamento
di S. Capozzi
2. I singoli casi di nullità
2.1. Mancanza degli elementi essenziali
2.2. Difetto assoluto di attribuzione
2.3. Violazione o elusione del giudicato
2.4. Gli altri casi previsti dalla legge
3. Disciplina della nullità
di G. Sorrentino
2. Coerenza della lettura proposta della norma “processuale” con le disposizioni che disciplinano sul piano per così dire sostanziale la partecipazione (commi 1 e 2 dell’art. 7 l. 241/90)
3. L’incidenza del comma 2 dell’art. 21 octies della l. 241/90 sull’operato delle parti del processo e del giudice: nel dubbio l’annullamento è certo!
Quanto al ricorrente
Quanto all’amministrazione
Quanto al giudice
4. Per concludere
di S. Tuccillo
2. Il difficile inquadramento della fattispecie tra diritto pubblico e diritto privato
3. L’incidenza della novella del 2005 sul dibattito intorno alla natura degli accordi tra p.a. e privato
4. La soluzione preferibile in rapporto agli elementi del sistema
5. La deliberazione preliminare e le logiche dell’evidenza pubblica
6. Le possibili patologie della deliberazione e il rapporto con il momento negoziale. Un’ipotesi interpretativa
7. L’invalidità degli accordi e l’applicabilità delle nuove regole di cui agli articoli 21 septies e 21 octies
8. I margini di tutela per le parti nella ricostruzione suggerita.
Cenni
9. Conclusioni
F. Gambardella
2. La natura giuridica del silenzio assenso alla luce della riforma del 2005
3. Autotutela e motivazione dell’interesse pubblico
4. Il silenzio assenso tra discrezionalità e inerzia dell’amministrazione
5. Silenzio assenso e dimensione procedimentale: profili di compatibiltà
di A. Biamonte
2. Verso un nuovo esercizio della funzione. Discrezionalità dell’azione digitalizzata e conformità ai precetti costituzionali. Oltre il divario telematico
2.1. Automatismi e discrezionalità
3. Verso una teoria dell’atto amministrativo elettronico. Volontà e sindacato giurisdizionale
3.1. Segue: Sindacabilità giurisdizionale del software e degli atti contenenti regole di programmazione. Patologie dell’atto amministrativo elettronico
3.2. Sottoscrizione, uso personale del dispositivo di firma e garanzie di autenticità
4. Rilievi conclusivi
Avvocato in NapoliRicercatore di Diritto amministrativo nella Facoltà di Studi Politici e per l’Alta Formazione Europea e Mediterranea “Jean Monnet” della Seconda Università di NapoliRicercatore di Diritto amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli Federico IIProfessore associato di Diritto amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi “Parthenope”, NapoliProfessore associato di Diritto amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli Federico IIProfessore associato di Diritto amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di ParmaProfessore straordinario di Diritto amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi del MoliseProfessore associato di Diritto amministrativo nella Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Salerno
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