Studi professionali non ammessi agli incentivi per le assunzioni degli iscritti nelle liste di mobilità

Redazione 28/02/14
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Lilla Laperuta

Nel  messaggio n. 2761 del 21 febbraio 2014, l’istituto previdenziale Inps ha escluso che gli studi professionali, nel caso in cui procedano all’assunzione di un lavoratore iscritto nelle liste di mobilità, possano fruire degli incentivi previsti per tale tipologia di assunzione.

L’esclusione, secondo l’Istituto, è dovuta al fatto  che gli studi professionali non sono inquadrabili come imprese, quindi, non possono usufruire delle agevolazioni.

Tale posizione, si è notato, è incoerente con l’indirizzo espresso Dicastero del Lavoro con l’interpello n. 10 dell’8 marzo 2011 laddove si richiamava anche la sentenza della Corte di Giustizia europea  del 16 ottobre 2003 (causa C/32/02), nel punto in cui  parlandosi di “datori di lavoro” veniva superata l’interpretazione restrittiva del termine di imprenditore (ovvero da intendersi come qualunque persona fisica o giuridica che abbia posto in essere un rapporto di lavoro, anche senza perseguire uno scopo di lucro).

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