Sequestro probatorio: quando è ammessa l’acquisizione a blocchi?

Quando è consentita l’acquisizione indiscriminata di un’intera categoria di beni in tema di sequestro probatorio? Commento a sentenza

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Quando è consentita l’acquisizione indiscriminata di un’intera categoria di beni in tema di sequestro probatorio? Per supporto ai professionisti, abbiamo preparato uno strumento di agile consultazione, il “Formulario annotato del processo penale 2025”, giunto alla sua V edizione, acquistabile sullo Shop Maggioli e su Amazon.

Corte di Cassazione -sez. VI pen.- sentenza n. 21250 del 9-04-2025

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Indice

1. La questione: assenza di motivazione circa il rapporto sussistente tra i beni sequestrati e la fattispecie di reato


Il Tribunale di Catanzaro, decidendo in sede di rinvio a seguito di un annullamento disposto dalla Seconda Sezione penale della Cassazione, confermava un decreto che, a sua volta, aveva disposto un sequestro per finalità probatorie in relazione ai reati previsti dagli artt. 416, 648-bis cod. pen. e 2 d.lgs. 74/2000.
In particolare, in esecuzione di detto provvedimento, erano stati sequestrati al ricorrente, in successive occasioni, documentazione attinente alla immatricolazione di vetture, tre cellulari lphone, una carta di pagamento e strumentazione atta ad alterare il chilometraggio dei veicoli.
Ciò posto, avverso questa decisione ricorreva per Cassazione il difensore che, tra i motivi ivi addotti, deduceva l’assenza di motivazione nella parte in cui si reputava come il Tribunale avesse trascurato il rapporto sussistente tra i beni sequestrati e la fattispecie di reato. Per supporto ai professionisti, abbiamo preparato uno strumento di agile consultazione, il “Formulario annotato del processo penale 2025”, giunto alla sua V edizione, acquistabile sullo Shop Maggioli e su Amazon.

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2. La soluzione adottata dalla Cassazione


La Suprema Corte riteneva il motivo suesposto infondato.
In particolare, tra le argomentazioni che inducevano la Corte di legittimità ad addivenire a siffatto esito decisorio, era richiamato quell’orientamento nomofilattico secondo il quale, in tema di sequestro probatorio, l’acquisizione indiscriminata di un’intera categoria di beni, nell’ambito della quale procedere successivamente alla selezione delle singole res strumentali all’accertamento del reato, è consentita a condizione che il sequestro non assuma una valenza meramente esplorativa e che il pubblico ministero adotti una motivazione che espliciti le ragioni per cui è necessario disporre un sequestro esteso e onnicomprensivo, in ragione del tipo di reato per cui si procede, della condotta e del ruolo attribuiti alla persona titolare dei beni, e della difficoltà di individuare ex ante l’oggetto del sequestro”, deve contemperarsi con la necessità di un più significativo lasso di tempo necessario ad esaminare tutto il materiale sottoposto al vincolo reale (Sez. 6, n. 34265 del 22/09/2020).
Difatti, per la Corte di legittimità, nel caso di specie, il giudice della cautela aveva ritenuto di non ravvisare sproporzione tra l’oggetto della ricerca (e della successiva apprensione) e la finalità probatoria sottesa allo stesso, tenuto conto del fatto che, nel decreto di sequestro del pubblico ministero, erano stati esplicitati la tipologia dei documenti da ricercare e i criteri di selezione del materiale informatico archiviato ma, soprattutto, i dati destinati all’apprensione individuabili solo a seguito di una disamina del materiale acquisito la cui ricerca, peraltro, era stata fin dall’inizio indirizzata dal pubblico ministero secondo modalità istruttorie stimate rispettose delle finalità perseguite, assicurando l’utilizzo di tecniche idonee a preservare l’integralità dei dati e la creazione della copia solo ove non risultasse possibile provvedere nell’immediatezza alle operazioni.

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3. Conclusioni: nel sequestro probatorio è ammesso il sequestro esteso se non è esplorativo, e vi sia un’adeguata motivazione del PM


La decisione in esame desta un certo interesse essendo ivi chiarito quando è consentita l’acquisizione indiscriminata di un’intera categoria di beni in tema di sequestro probatorio.
Si afferma difatti in tale pronuncia, sulla scorta di un pregresso indirizzo interpretativo, che, in tema di sequestro probatorio, è legittima l’acquisizione indiscriminata di un’intera categoria di beni – tra i quali individuare successivamente quelli rilevanti ai fini dell’accertamento del reato – purché il sequestro non si traduca in un’attività meramente esplorativa e il pubblico ministero fornisca una motivazione puntuale e congrua, fermo restando che, da un lato, tale motivazione deve evidenziare la necessità del sequestro esteso in relazione alla natura del reato, al ruolo e alla condotta dell’indagato, nonché alla concreta difficoltà di individuare ex ante i beni da sottoporre a vincolo, dall’altro, siffatta modalità operativa deve essere altresì bilanciata con l’esigenza di disporre di un lasso di tempo adeguato per l’analisi e la selezione del materiale sequestrato.
Tale provvedimento, quindi, deve essere preso nella dovuta considerazione ogni volta si debba appurare la legittimità di un sequestro probatorio di questo genere.
Ad ogni modo, il giudizio in ordine a quanto statuito in codesta sentenza, poiché prova a fare chiarezza su siffatta tematica procedurale sotto il versante giurisprudenziale, non può che essere positivo.

Avv. Di Tullio D’Elisiis Antonio

Avvocato e giornalista pubblicista. Cultore della materia per l’insegnamento di procedura penale presso il Corso di studi in Giurisprudenza dell’Università telematica Pegaso, per il triennio, a decorrere dall’Anno accademico 2023-2024. Autore di diverse pubblicazioni redatte per…Continua a leggere

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