Nella seduta del Consiglio dei Ministri del 28 luglio sono stati approvati due provvedimenti che dovranno concorrere alla composizione del complesso puzzle della riforma universitaria approvata con la L. 240/2010 (questa legge prevede circa 50 decreti attuativi).
Con il primo testo approvato si dà il via libero definitivo al decreto sul reclutamento dei docenti universitari, già esaminato il prima lettura dal Governo lo scorso 21 gennaio.
Il secondo testo, invece, deve ancora ricevere il parere delle Commissioni parlamentari e del Consiglio di Stato. Prevede l’introduzione di un sistema di accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio universitari, la previsione di un sistema di valutazione e di assicurazione della qualità, dell’efficienza e dell’efficacia della didattica e della ricerca, nonché il potenziamento del sistema di autovalutazione della loro qualità ed efficacia.
Secondo quanto riportato dal Governo nel comunicato finale della seduta, il provvedimento:
a) contempla meccanismi premiali a favore degli atenei virtuosi, per mirare alla realizzazione degli obiettivi qualitativi, pervenendo così gradualmente ad una nuova e più attenta disciplina della distribuzione delle risorse pubbliche;
b) disciplina l’attribuzione dei compiti di valutazione ad un ente esterno al Ministero, distinto ed indipendente, con personalità giuridica pubblica;
c) prevede la verifica dei risultati raggiunti, in termini di qualità, efficienza ed efficacia dalle strutture universitarie, da parte dell’ANVUR (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) che valuta gli atenei più virtuosi, da riconoscere a livello nazionale mediante accreditamento e da premiare con le risorse pubbliche;
d) introduce il monitoraggio degli obiettivi programmati dalle università tramite un sistema di controllo interno che viene potenziato e collegato con gli obiettivi definiti dall’ANVUR.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento