Privacy: vietato esporre in bacheca le motivazioni delle assenze dei lavoratori

Redazione 04/09/14
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Biancamaria Consales

Così ha deciso il Garante per la privacy che, a seguito della segnalazione di un sindacato, si è pronunciato sulla liceità o meno dell’esposizione in bacheca delle motivazioni delle assenze dei dipendenti di una società di trasporto locale.

Dunque, il datore di lavoro non deve comunicare al personale il motivo dell’assenza dei dipendenti. Nella fattispecie esaminata dall’Autorità garante, “nelle tabelle affisse nelle bacheche aziendali e nell’intranet aziendale, comparivano, accanto ai turni dei dipendenti, delle sigle indicanti le cause delle assenze: ad es. “MA” per “malattia” o “PAD” per “permesso assistenza disabili”, o ancora “PS” per “permesso sindacale”. Anche la legenda esplicativa era a disposizione di tutto il personale all’interno dell’azienda. L’obiettivo di tale comunicazione era, secondo le dichiarazioni della società, quello di ottimizzare l’organizzazione del servizio ed evitare contestazioni dei dipendenti sulle sostituzioni”.

Il Garante per la privacy ha ritenuto illecita tale divulgazione di dati personali, in alcuni casi anche sensibili, in quanto effettuata in violazione del principio di pertinenza e non eccedenza del Codice. “Per garantire una corretta gestione dei turni di lavoro, infatti – ha dichiarato – sarebbe stato sufficiente fornire agli autisti la semplice informazione dell’assenza dei colleghi e delle necessarie sostituzioni, omettendo  le motivazioni”. 

Conseguentemente il Garante disposto il divieto di comunicare le ragioni delle assenze dal servizio contenuti nelle tabelle dei turni ed ha prescritto alla società di adottare entro trenta giorni opportune misure volte a conformare il trattamento dei dati personali, specie se di natura sensibile e idonei a rivelare lo stato di salute, alla disciplina di protezione dei dati personali, come previsto dal Codice privacy e dalle Linee guida sul trattamento dei dati personali dei lavoratori privati.

 

 

 

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