Organizzazione e Marketing dello Studio Legale

La professione legale non è certo un’invenzione moderna. Se, in senso stretto, non possiamo farla risalire alla nascita delle leggi (queste in pratica coincidenti con l’apparire dell’uomo su questa terra), possiamo almeno datarla con l’inizio del riconoscimento di alcuni fondamentali diritti di almeno una parte della popolazione. Ci basti citare il poeta Giovenale (a cavallo dell’anno 100 d.C.), il quale, prima di dedicarsi alla poesia, fu professore di retorica ed avvocato egli stesso.

Certo molte cose sono cambiate nella professione legale da allora ad oggi: la legislazione ha conosciuto un’inarrestabile evoluzione nei campi di applicazione e una esplosione di contenuti; i rotoli di pergamena sono stati sostituiti dai computer. A questa evoluzione la categoria degli avvocati ha dimostrato di sapersi adeguare con prontezza, così, sulla competenza professionale e, in larga misura, anche sulla dotazione strumentale, nessuno solleva dubbi. Certamente “essere avvocato”, ancora oggi, rappresenta una posizione sociale di tutto rispetto.

Esiste, però, una “zona d’ombra” nella capacità adattiva degli avvocati all’evolversi della realtà moderna: non si sono resi conto dell’evoluzione… dei loro stessi clienti!

Ci troviamo così di fronte ad avvocati che conoscono tutto delle leggi, ma che non conoscono affatto i loro clienti, che sanno come redarre un esposto, ma che non sanno scrivere un’email ai loro assistiti, che sanno esprimersi eloquentemente in un’aula di tribunale, ma non sanno parlare con coloro che pagano le loro parcelle.

Per tutti coloro che affrontano oggi il tema della liberalizzazione delle professioni intellettuali, ecco “Organizzazione e Marketing dello Studio Legale”, di Paola Parigi e Stefano Martello, un bel testo che li può aiutare a comprendere l’evoluzione avvenuta nel loro mercato per offrire poi alcuni pratici strumenti capaci di aiutarli a rispondere efficacemente alle richieste del pubblico.

La Parigi descrive il reale problema della concorrenza nel nuovo mercato forense in poche pagine. Poche, ma sufficienti, perché è più saggio e necessario concentrarsi sulle soluzioni piuttosto che soffermarsi su un esame al microscopio di ogni sfaccettatura di un problema. L’Autrice descrive quindi il nuovo (efficace) studio legale così come corrispondente ai nuovi rapporti instauratisi tra avvocato e cliente, ma anche tra avvocati che operano nello stesso studio, e come questo debba essere visto come una vera e propria “impresa”. Da qui discende, secondo una sequenza perfettamente logica, come tale moderno studio debba organizzarsi grazie ad una attenta pianificazione sia economica sia di marketing (spiegandone strumenti ed obiettivi).

È Stefano Martello, poi, a illustrare quali sono gli strumenti multimediali che lo studio legale può (ma dovremmo dire “deve”) usare per il marketing e la comunicazione. Internet e tutte le sue applicazioni (e-mail, mailing list, newsgroup, sito web, riviste giuridiche online) la fanno da padroni (in realtà: fanno da “servitori” alle esigenze dei professionisti legali). Martello è abile a non trasformare il discorso in un testo in “informatichese”, ma in una chiara esposizione che enfatizza le prestazioni anziché gli strumenti. La sua esposizione si chiude con una breve panoramica (uno stimolo?) su un tema che è ancora più “nuovo” alle orecchie e alla mentalità del popolo forense: le relazioni pubbliche.

“Organizzazione e Marketing dello Studio Legale” è quindi un testo che suggeriamo caldamente non solo agli avvocati di fresca o matura nomina, ma anche ai notai, ai commercialisti e ad altri professionisti perché, se gli esempi citati si riferiscono al mondo forense, i principi sono applicabilissimi anche in ogni altro contesto.

Paola Parigi è avvocato, consulente per l’organizzazione degli studi legali e autrice di pubblicazioni scientifiche. Stefano Martello è giornalista, consulente di comunicazione e autore di pubblicazioni scientifiche.

Sergio Zicari
sergio.zicari@akon.it