Obiettivi più elevati per la transizione energetica: nuovi orientamenti dall’UE

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Il Consiglio UE, il 27 giugno 2022, ha adottato degli orientamenti su due proposte di direttiva che affrontano gli aspetti energetici della transizione climatica dell’UE nell’ambito del pacchetto “Fit for 55”: energie rinnovabili ed efficienza energetica.

     Indice

  1. Fit for 55
  2. Energie rinnovabili
  3. Efficienza energetica
  4. Prossimo step

1. Fit for 55

Il 14 luglio 2021 la Commissione ha presentato il pacchetto “Fit for 55”, per allineare il quadro legislativo UE in materia di clima ed energia col suo obiettivo di neutralità climatica per il 2050, e di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. Il pacchetto consiste in una serie di proposte interconnesse, che modificano atti legislativi esistenti o introducono nuove iniziative in una serie di settori politici ed economici. All’interno del Consiglio, le proposte sono gestite da quattro formazioni: Ambiente, Energia, Trasporti e Affari economici e finanziari. Nell’attualità, La produzione e l’uso di energia rappresentano il 75% delle emissioni dell’UE.

2. Energie rinnovabili

Il Consiglio ha fissato un obiettivo vincolante a livello UE del 40% di energia da fonti rinnovabili nel mix energetico complessivo, entro il 2030. L’attuale obiettivo a livello di UE è almeno del 32%. Inoltre, per promuovere l’integrazione delle energie rinnovabili nei settori in cui l’incorporazione è stata più lenta, il Consiglio ha convenuto obiettivi e misure settoriali più ambiziose. Per quanto concerne i sotto-obiettivi per i trasporti, il Consiglio ha introdotto la possibilità per gli Stati membri di scegliere tra:

  • un obiettivo vincolante di riduzione del 13% dell’intensità dei gas serra nei trasporti entro il 2030,
  • un obiettivo vincolante di almeno il 29% di energia rinnovabile nel consumo finale di energia nel settore dei trasporti entro il 2030.

Il Consiglio, inoltre:

  • ha fissato un obiettivo secondario vincolante per i biocarburanti avanzati nella quota di energie rinnovabili Fornito al settore dei trasporti allo 0,2% nel 2022, all’1% nel 2025 e al 4,4% nel 2030, integrando l’aggiunta di un doppio conteggio per questi combustibili,
  • ha convenuto, in merito ai combustibili rinnovabili di origine non biologica nei trasporti (principalmente idrogeno rinnovabile e combustibili sintetici a base di idrogeno), un obiettivo secondario indicativo del 2,6%, che corrisponde al 5,2% anche con l’aggiunta di un moltiplicatore,
  • ha aggiunto un tetto all’importo del consumo finale di energia nel settore marittimo da includere nel calcolo dei propri obiettivi di trasporto specifici,
  • ha deciso un aumento graduale degli obiettivi in ​​materia di energie rinnovabili per il riscaldamento e il raffreddamento, con un aumento vincolante dello 0,8% annuo a livello nazionale fino al 2026 e dell’1,1% dal 2026 al 2030 Il tasso medio annuo minimo applicabile a tutti gli Stati membri è integrato con ulteriori incrementi indicativi calcolati ad hoc per ciascuno Stato membro,
  • ha fissato un obiettivo indicativo di un aumento medio annuo dell’1,1% dell’uso di energia rinnovabile per l’industria,
  • ha convenuto che il 35% dell’idrogeno utilizzato nell’industria dovrebbe provenire da combustibili rinnovabili di origine non biologica entro il 2030, e il 50% entro il 2035,
  • ha fissato un obiettivo indicativo di almeno una quota di energia rinnovabile del 49% negli edifici nel 2030,
  • ha rafforzato i criteri di sostenibilità per la biomassa al fine di ridurre il rischio di produzione non sostenibile di bioenergia,
  • ha aggiunto misure per limitare le frodi per quanto riguarda la durata dei biocarburanti,
  • ha incluso la procedura di autorizzazione per accelerare i progetti di energia rinnovabile, in linea col piano RepowerEU proposto dalla Commissione nel maggio 2022.

3. Efficienza energetica

Quanto alla proposta di direttiva sull’efficienza energetica, il Consiglio:

  • ha convenuto di ridurre il consumo di energia a livello UE del 36 % per il consumo finale di energia e del 39 % per il consumo di energia primaria entro il 2030,
  • ha convenuto che tutti gli Stati membri contribuiranno al raggiungimento dell’obiettivo generale dell’UE attraverso contributi e traiettorie nazionali, mediante aggiornamento dei loro piani nazionali integrati per l’energia e il clima (PNEC), nel 2023 e nel 2024,
  • ha consentito di aumentare l’obiettivo di risparmio energetico per il consumo finale di energia: gli Stati membri assicurerebbero un risparmio dell’1,1 % del consumo energetico finale annuo a partire dal 1° gennaio 2024; 1,3 % dal 1° gennaio 2026; e 1,5% dal 1 gennaio 2028 al 31 dicembre 2030, con la possibilità di portare un massimo del 10% del risparmio in eccesso al periodo successivo. Il Consiglio ha incluso nel calcolo verso l’obiettivo la possibilità di contare nei risparmi energetici realizzati attraverso tecnologie di combustione di combustibili fossili, solo in casi debitamente giustificati, confermati da audit energetici,
  • ha convenuto un obbligo specifico per il settore pubblico di energia, iniziando gradualmente con i comuni più grandi,
  • ha convenuto che gli Stati membri devono mantenere almeno il 3% della superficie totale degli edifici di proprietà degli enti pubblici,
  • ha convenuto che una quota proporzionale del risparmio energetico negli Stati membri si concentra sui consumatori vulnerabilità,
  • ha aggiunto una disposizione sulla trasparenza del consumo energetico dei data center. La Commissione creerebbe una banca dati pubblica dell’UE, raccogliendo informazioni sul consumo energetico dei data center.

4. Prossimo step

Il Consiglio e il Parlamento avvieranno i negoziati interistituzionali per concordare il testo definitivo delle due direttive.

 

Avv. Biarella Laura

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