Manovra economica (L. 111/2011): no dell’OUA al contributo unificato per i processi civili in materia di separazione e divorzi

Redazione 26/07/11
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La Commissione Famiglia dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura (OUA) ha contestato duramente la previsione della manovra economica 2011 (D.L. 98/2011 conv. in L. 111/2011) che introduce, all’art. 37, co. 6, l’obbligo di versamento del contributo unificato di 37 euro per i procedimenti di separazione consensuale (art. 711 c.p.c.) e per quelli di divorzio congiunto (art. 4, co. 16, L. 898/1970), nonché di 85 euro per i processi di volontaria giurisdizione e per i processi speciali di separazione giudiziale, per i procedimenti in camera di consiglio e per i processi contenziosi di divorzio giudiziale.

 

In una nota a firma del suo Presidente, l’OUA stigmatizza come la previsione di questo nuovo obbligo determina un aggravio insostenibile dei costi di accesso alla giustizia per i cittadini già fortemente onerati dalle pesanti disposizioni della manovra finanziaria 2011. Peraltro, su di un piano più specifico, si afferma come «nei procedimenti di diritto di famiglia è inammissibile prevedere un obbligo di carattere preventivo, preliminare all’azione, in quanto siamo nella sfera dei diritti personalissimi e come tali non assoggettabili a filtri di natura economica».

 

Né questa nuova imposizione fiscale varrebbe ad assicurare allo Stato un introito rilevante, rappresentando unicamente una iniqua quanto illegittima imposizione a danno dei cittadini, in particolare di quelli meno abbienti, ancora una volta ostacolati nell’accesso alla giustizia.

 

L’OUA chiede, in definitiva, alla luce delle considerazioni espresse, che si modifichi la normativa mediante la soppressione della previsione circa l’obbligo del contributo unificato per i processi civili in materia di separazione e divorzi, al fine di garantire ai cittadini la tutela dei loro diritti personalissimi.

 

 

 

 

 

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