Legge di bilancio 2019 e “collegato fiscale”: tutte le novità per gli enti locali

Redazione 30/01/19
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Tutte le novità di interesse per gli enti locali contenute nella l. 30 dicembre 2018, n. 145 e nel d.l. 23 ottobre 2018, n. 119 convertito nella legge n. 136 del 17 dicembre 2018 (c.d. “collegato fiscale”)

Anche quest’anno, dedichiamo il primo fascicolo della Rivista alla legge di bilancio offrendo la mappa delle principali disposizioni normative contenute nella legge n. 145/2018 (legge di bilancio 2019) e del decreto-legge 119/2018 (c.d. “collegato fiscale”) di interesse per gli enti locali, predisposto da Elisabetta Civetta.

La fiscalità in ambito locale

Sul fronte della fiscalità locale, la legge di bilancio 2019 non prevede più il blocco all’aumento dei tributi e pertanto, dal 2019, sarà possibile istituire nuovi tributi e ridurre le agevolazioni già concesse ai contribuenti. Viene altresì confermato il potere di mantenere in vita la maggiorazione TASI dello 0,8 per mille, ma solo per i comuni che l’hanno istituita e confermata negli anni precedenti, applicando la stessa aliquota. Rimane confermato anche il potere di graduare le tariffe TARI, aumentandole o diminuendole del 50%, per assicurare una loro maggiore equità rispetto a quelle fissate dal regolamento sul metodo normalizzato. Tutte le novità introdotte dalla legge di bilancio 2019 in materia di tributi locali sono ampiamente trattate da Cristina Carpenedo nel corposo articolo pubblicato nel focus di questo fascicolo.

Per quanto concerne l’imposta sulla pubblicità buone e cattive notizie: da un lato è previsto il rimborso in forma rateale, entro cinque anni dalla data in cui la richiesta è diventata definitiva, della maggiorazione dell’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni per gli anni dal 2013 al 2018, che è stata riconosciuta non dovuta e dall’altro lato si consente alle amministrazioni il potere di aumentare le tariffe ad eccezione dei messaggi pubblicitari che hanno una superficie inferiore al metro quadrato.

Sul fronte dei vincoli di finanza pubblica, la legge di bilancio, in ossequio alle sentenze della Corte Costituzionale ha abolito le regole del pareggio di bilancio permettendo agli enti di poter utilizzare liberamente l’avanzo di amministrazione e il fondo pluriennale vincolato.

Nella predisposizione del bilancio di previsione, prorogato al 28.2.2019, gli enti locali potranno contare sulla conferma del fondo di solidarietà nello stesso importo del 2018, sull’attribuzione seppure in misura ridotta (si stima il 63% del valore 2018) del contributo IMU/TASI che non potrà, però, essere utilizzato per la parte corrente ma dovrà essere destinata a spese di investimento per manutenzione di strade, scuole e altre strutture di proprietà comunale, su un alleggerimento dello stanziamento del fondo crediti di dubbia e difficile esigibilità secondo un percorso tortuoso che tiene conto anche dei tempi di pagamento.

Il debito pubblico

Ed è proprio il debito la preoccupazione principale del legislatore il quale, al fine di ridurlo, da un lato ha introdotto delle anticipazioni di liquidità extra ed ha incrementato da 3 a 4 dodicesimi l’anticipazione di cassa ordinaria del tesoriere e dall’altro lato ha introdotto, dal 2020, degli obblighi di accantonamento al fondo garanzia debiti commerciali per gli enti che non rispettano i tempi di pagamento e non riducono lo stock di debito di almeno il 10%.
Sul fronte delle spese di investimento sono previsti diversi contributi a favore degli enti territoriali.

La legge di stabilità in merito alla politica del contenimento della spesa prolunga ancora di un anno l’applicazione del blocco sull’aggiornamento ISTAT delle locazioni passive.
Nel presente fascicolo offriamo un approfondimento sul tema della verifica della coerenza dei contenuti del conto economico nell’ambito del rendiconto 2018 a cura di Marco Castellani e un articolo sul superamento dal 2019 del saldo di finanza pubblica che creerà nuovi spazi
di manovra per la programmazione e per gli investimenti degli enti locali a cura di Marcello Quecchia.

Nella sezione Fiscalità locale, sempre Cristina Carpenedo, ci propone un articolo sul nuovo decreto-legge n. 119/2018 sulla pacificazione fiscale che dispone in merito al rimborso speso per le attività compiute in un certo periodo, in occasione dello stralcio dei residui non riscossi.

A chiusura del fascicolo troviamo come sempre le rubriche di Marco Tabladini sui finanziamenti europei a disposizione dei comuni e di Francesco Petronio sul tema dei controlli da parte della Corte dei conti negli enti locali.

(continua a leggere…)

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