In quali casi i cittadini portatori di handicap possono dedurre le loro spese mediche? La risoluzione num. 79/E dell’Agenzia delle Entrate del 23 settembre 2016, pubblicata in risposta alle numerose richieste di chiarimenti da parte dei contribuenti, chiarisce i requisiti necessari per effettuare la deduzione. Vediamo quali sono le regole stabilite dall’Agenzia e quali benefici sono previsti.
In quali casi si effettua la deduzione?
Innanzitutto, chi sono i soggetti interessati dalla deduzione? Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) stabilisce all’art. 10, comma 1), che sono interamente deducibili dal reddito complessivo “le spese mediche e quelle di assistenza specifica necessarie nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione“.
Possono effettuare tale deduzione i cittadini indicati all’articolo 3 della Legge 104, ovvero i portatori di handicap, così definiti: “coloro che presentano una minorazione fisica, psichica o sensoriale” che è causa di “difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa” tale da determinare un processo di svantaggio o emarginazione.
Quali sono le spese di assistenza specifica deducibili?
Come specificato dall’Agenzia delle Entrate, le spese sostenute dai disabili che possono essere dedotte dal reddito sono quelle relative:
- all’assistenza infermieristica e riabilitativa;
- al personale esclusivamente addetto all’assistenza diretta della persona;
- al personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
- al personale con la qualifica di educatore professionale;
- al personale addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale.
Deduzioni: è sufficiente la certificazione dello stato di invalidità?
La certificazione dello stato di invalidità civile non è sufficiente per richiedere la deduzione delle spese mediche. Come si legge nella risoluzione num. 79/E dell’Agenzia delle Entrate, infatti, per il diritto alla deduzione “non può ritenersi sufficiente il solo riconoscimento dell’invalidità civile, dal momento che l’accertamento della invalidità civile concerne la valutazione del grado di capacità lavorativa“, mentre l’accertamento dell’handicap si riferisce allo stato di gravità delle difficoltà sociali e relazionali.
Chi è invalido civile, dunque, per ottenere la deduzione delle spese di assistenza specifica deve quindi anche fare accertare “la grave e permanente invalidità o menomazione”.
Come si ottiene il riconoscimento dello stato di disabilità?
Il riconoscimento dello stato di handicap passa attraverso alcuni passi ben precisi. Il richiedente deve innanzitutto sottoporsi ad accertamenti sanitari da parte di una specifica commissione ASL, che deve accertare le menomazioni fisiche o psichiche del soggetto. Successivamente la domanda di riconoscimento dello stato di disabilità deve essere approvata dall’ispezione di un apposito medico dell’INPS. Solo in caso di ulteriore conferma il cittadino può essere dichiarato disabile e usufruire delle deduzioni per le spese mediche e l’assistenza.
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