Le tracce dell’esame Avvocato 2006 con un breve commento di Ugo Di Benedetto

Redazione 21/12/06
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Civile

Parere civile

Tizio nel Maggio 2004 conclude con Caio un contratto avente ad oggetto
la fornitura di scatole di cartone, che però, risultano difettosi per
l’esistenza di vizi che le rendono inidonee all’uso al quale
sono destinate.
Tizio decide pertanto di sospendere il pagamento, in quanto i vizi
della merce, sebbene riconosciuti dal venditore, sono rimasti tali
anche dopo che il venditore si era impegnato ad eliminarli.
Nel Luglio 2005 Caio propone un’azione nei confronti di Tizio per
ottenere il pagamento, facendo presente che l’acquirente è
decaduto dalla garanzia ex art. 1490 C.C., per tardiva denuncia dei
vizi.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, premessi brevi
cenni sulla novazione, rediga motivato parere, evidenziando le
problematiche sottese al caso in esame.
andidato assuma le vesti del legale di Tizia.

Commento:
Vedi Cass. Sez. Un. Le Sezioni unite sentenza 13294/2005 che affronta
tale tradizionale questione
Sul punto vedi anche il caso pratico a pag. 811 del libro Ugo Di
Benedetto – diritto civile
2° Parere di civile

I coniugi Tizio e Caia, noti professionisti, il 15.7.05 decidevano di
partire, di notte, per le sospirate vacanze insieme ai due figli,
Primo e Secondo di 16 e 17 anni.
A metà viaggio, sul tratto Roma – Firenze, Tizio finiva in una grossa
voragine posizionata in piena curva, provocata da un violento
temporale avvenuto nei giorni precedenti.
A seguito dell’incidente Tizio e Caia, riportavano ferite
gravissime, e nonostante i ripetuti interventi chirurgici nel Maggio
2006 morivano, mentre Primo e Secondo se la cavavano con piccole
fratture.
Divenuti maggiorenni Primo e Secondo si rivolgevano ad un legale per un
parere, facendo presente che la voragine non era segnalata e che,
ormai, sono caduti in difficoltà economiche tali da temere di non
poter più continuare gli studi di giurisprudenza.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Primo e Secondo, premessi
brevi cenni sulla responsabilità contrattuale ed extracontrattuale,
rediga motivato parere sulla questione, evidenziando in particolare
quali danni potranno essere fatti valere in giudizio.
Commento:
Sulla responsabilità per difetto di manutenzione della strada vedi il
libro Ugo Di Benedetto – diritto amm. vo, nonché la segnalazione della
questione con le recenti sentenze del 2006 della Cassazione segnalate
all’incontro di aggornamento.
Le differenze tra responsabilità contrattuale ed extracontrattuale ed
il concorso tra le due forme di responsabilità sono state più volte
illustrate durante i corsi di Bologna e Milano.
Sui danni vedi le ampie trattazioni sul libro Ugo Di Benedetto –
diritto civile – per danno biologico ed esistenziale nonché le
sentenze della Cassazione 8828 e 8827 sul sito www.diritto2000.it
nonché, sempre sul sito Cass. 11003/2003.
L’argomento trattato in due lezioni del corso sia a Bologna che a Milano
L’argomento è stato approfondito anche nell’incontro di aggiornamento
in vista dell’esame con segnalazione della Cassazione Sez. Un. 24
marzo 2006, n. 6572 e Cass, sez. III, 12 giugno 2006, n. 13546 che
affrontavano puntualmente detti aspetti
Atto civile
Tizio è proprietario di un immobile nel centro di roma dove è
domiciliato e nel marzo 2005 decide di concederlo in locazione a Caio,
che intende aprirsi una gioielleria.
Il contratto regolarmante registrato, prevede il pagamento in contanti
del canone di euro 1500 presso il domicilio di Tizio entro il giorno 2
di ogni mese.
Dopo i primi sei mesi di regolare detenzione, per i mesi di ottobre
novembre e dicembre corrisponde a Tizio il canone pattuito mediante
assegni circolari.
Tizio, insoddisfatto, si rivolge al suo legale recitando di non aver
mai incassato gli assegni su menzionati, di averli restituiti al
conduttore e di averlo più volte contattato con diverse raccomandate
per invitarlo a rispettare l’obbligo assunto con il contratto.
Il candidato assunte le vesti del legale di tizio rediga l’atto
ritenuto più opportuno.
Penale
Parere penale
Tizio, pubblico dipendente della Sovrintendenza ai Beni Culturali ed
Ambientali di Agrigento, veniva accusato di avere attestato falsamente
la sua presenza al lavoro nell’Ufficio regionale presso il quale
prestava servizio, allontanandosi senza formale permesso e
sottoscrivendo fogli di presenza e timbrando il proprio cartellino
presso l’apposito orologio marcatempo, facendo così risultare
orari di entrata e di uscita non corrispondenti a quelli effettivi.
Il candidato, premessi brevi cenni sulla falsità materiale e la falsità
ideologica in atti pubblici, assunte le vesti del legale di Tizio,
rediga motivato parere, evidenziando le problematiche sottese al caso
in questione, tenendo presente che Tizio era solito timbrare il
cartellino all’inizio e alla fine della giornata, senza far
risultare i propri allontanamenti dal luogo del lavoro, non dovuti a
motivi di servizio.
Commento:
L’argomento è stato approfondito anche nell’incontro di aggiornamento
in vista dell’esame con segnalazione puntuale della rimessione della
questione alle sezioni unite con ordinanza 26 gennaio 2006, per
evidenziare il contrasto giurisprudenziale, nonché la segnalazione di
Cass. Sez. Un., 10 maggio 2006, n. 15983, che lo ha risolto.
L’argomento era trattato in una sentenza sul sito www.diritto2000.it
nonché sul libro di Ugo Di Benedetto – Diritto Penale
2° Parere penale
Tizio il 5 gennaio 2005 si reca di notte nei pressi di un cavalcavia
posto a protezione della sottostante sede stradale, e per puro
divertimento, comincia a lanciare sassi di grande dimensione, sia pure
senza avere l’intenzione di colpire gli automobilisti in transito
sulla carreggiata.
Nel frattempo, un automobilista non riesce ad evitare un sasso e viene
colpito riportando ferite gravi.
Successivamente, Tizio si allontana indisturbato, ma viene riconosciuto
e tratto in arresto con l’accusa di lesioni personali.
Il candidato, premessi brevi cenni sul tentativo di reato, assunte le
vesti del legale di Tizio, rediga motivato parere, illustrando la
fattispecie criminosa imputabile allo stesso, tenendo presente che
Tizio non conosceva la vittima né aveva del luogo del lancio una
visuale sull’autostrada.
Commento:
Le varie forme di dolo e dolo eventuale, diretto, intenzionale sono
state ampiamente trattate durante il corso, sia a Bologna che a
Milano, dove è stata analizzata dettagliatamente anche la sentenza
Cass. Pen. 11 febbraio 2005, n. 5436 dalla quale probabilmente è stata
tratta la traccia

Atto penale

Tizia è proprietaria di un immobile acquistato in regime di separazione
dei beni dell’anno 1992 a mezzo di compravendita con atto del
notaio. Nello stesso anno con decreto di omologazione della
separazione i coniugi venivano autorizzati a vivere separatamente e la
casa coniugale viene assegnata alla moglie ed ai figli.

Con decreto del 1996 il Tribunale di Roma – sezione misure di
prevenzione, ordinava la confisca in danno del marito di Tizia, il
signor Caio, per il cespite patrimoniale su indicato. I giudici
infatti avevano provveduto a sequestrare e successivamente a
confiscare il bene, essendo il marito di Tizia indagato per
appartenenza ad associazione di tipo mafioso. L’immobile veniva
successivamente acquisito al patrimonio comunale e Tizia veniva
intimata al rilascio dello stesso.

Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizia, premessi brevi
cenni sulla tutela dei terzi titolari di diritti sulla cosa confiscata
rimasti estranei al provvedimento penale, conclusosi con sentenza
irrevocabile di condanna, proponga incidente di esecuzione innanzi al
giudice competente.

Atto giudiziario di diritto amministrativo
La sig.ra Alfa, proprietaria di terreni interessati alla realizzazione
di un opera pubblica, dopo avere ottenuto l’annullamento da parte
del Consiglio di Stato della dichiarazione di pubblica utilita e di
tutti i provvedimenti inerenti alla procedura di espropriazione delle
aree di sua proprietà, richiede all’amministrazione la
restituzione delle stesse, previa riduzione in pristino, nonostante
l’opera pubblica in questione sia stata ormai realizzata.
A fronte del silenzio serbato dal comune Gamma, la signora diffida
l’amministrazione a dare esecuzione al predetto giudicato e, preso
atto della perdurante inerzia, si rivolge ad un legale facendogli
presente la situazione.
Il candidato, assunte le vesti del legale della signora Alfa, rediga
l’atto ritenuto più idoneo a salvaguardare le ragioni della
propria assistita, e tratti le questioni sottese all’ambito di
operatività del giudizio di ottemperanza.

Commento:
Sul piano processuale si tratta del ricorso di ottemperanza vedi Ugo D
Benedetto –Diritto amministrativo.

Per il contenuto vedi l’ampia trattazione sul libro di Ugo Di Benedetto
–Diritto amministrativo nonché le numerose sentenze dell’Adunanza
Plenaria del Consiglio di Stato ed in particolare Cons. Stato, Ad.
Plen., 29 aprile 2005, n. 2, sull’irrilevanza dell’occupazione
appropriativa o usurpativa, in mancanza del provvedimento di
acquisizione sanante, ex art. 43 del T. U. in materia espropriativa,
al fine di evitare la retrocessione dell’area espropriata sul sito
www.diritto2000.it.
Argomento ampiamente trattato a lezione sia nel corso di Bologna che
Milano, dove è stato dato anche un tema da fare su detto argomento. La
materia era anche oggetto della traccia dell’ultimo concorso da
uditore giudiziario

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