L’imposta sul reddito delle societa’ commerciali in Polonia

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Il presente articolo riguarda delle questioni relative al diritto fiscale polacco, ed in particolare all’imposta sul reddito delle societa’presentandone i lineamenti generali tenendo conto degli aspetti dell’accordo tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica Polacca contro le doppie imposizioni in materia di imposte, nonche’ le regole essenziali sulla responsabilita’ dei soci per le imposte imputabili alla societa’.
 
In primo piano verra’ esposta la legislazione concernente delle societa’ residenti in Polonia. Tali societa’ aventi le sedi legali o amministrative sul territorio polacco sono soggette all’imposta sull’intero volume del reddito, prescindendo dal posto in cui sono ricavati i profitti dalla svolta attivita’ economica. Le societa’ di capitali sono soggette alla legge del 15 febbraio del 1992 sul reddito delle persone giuridiche (CIT). L’imposta sul reddito deve essere quindi pagata sia dalla societa’ stessa, sia dai suoi soci separatamente. Invece per quanto riguarda delle societa’ di persone, esse non sono soggette alla legge CIT neppure alla legge sul reddito delle persone fisiche (PIT) del 26 luglio del 1991, quindi risultano trasparenti nell’ottica fiscale. Sono solamente i soci di tali societa’ a pagare le imposte sul reddito.
A questo punto prenderemo in considerazione solamente questioni relative alle societa’ di capitali in quanto autonome contribuneti dell’imposta sul reddito. Bisogna anche menzionare, che societa’ a responsabilita’ diventa sempre piu’ diffusa tra gli imprenditori esteri che scelgono di investire in Polonia.
 
Per quanto attiene alla stessa costruzione, l’imposta sul reddito delle persone giuridiche non si distingue notevolmente dalla legislazione italiana, essendo basata a tali nozioni giuridiche come base imponibile, spese deducibili, ammortamento, alinquote, detrazioni fiscali, che saranno esposti in seguito.
 
Base imponibile costituisce reddito, ovvero incremento al netto delle spese di produzione. Il reddito risulta quindi un incremento del patrimonio preesistente, diminuito di spese deducibili-che vengono definite dalla legge polacca nell’art.15 come le spese sostenute al fine di ricavare delle entrate, oppure al fine di conservare oppure assicurare la fonte di tali entrate, salve le eccezioni previste tassativamente dalla legge nell’art.16. Le suddette eccezioni comprendono fra l’atro: le spese sostenute per l’acquisto degli immobili, le spese per coprire dei crediti, le multe, i crediti ritenuti non recuperabili (con alcune ulteriori eccezioni), i costi di rappresentanza, quote di ammortamento e assicurazione di macchine personali per la parte del valore eccedente 20.000 euro, quote di socio di organizzazioni non obbligatorie, stipendi dei dipendenti ed oneri sociali. Invece l’ammortamento e’ il costo di beni strutturali, impiegati nel ciclo produttivo dell’azienda. La deduzione delle quote e’ ammessa riguardo ai beni indicati dalla legge polacca e solamente nel periodo dalla stessa prescritto. Conforme all’art.16 a, l’ammortamento riguarda tra l’atro edifici, locali, attrezzature, mezzi di trasporto, gli altri oggetti, di cui il prevedibile tempo di uso supera un anno e che sono impiegati dal contribuente nella svolta attivita’ economica etc. Le alinquote d’ammortamento sono come segue: 1,5 % -case d’abitazione, 2,5 % altri edifici, costruzioni, 20% macchine per lavori edilizi, pullman, 30% computer. Invece per i beni immateriali, che pure possono essere oggetto d’ammortamento, la legge polacca prescrive i periodi minimi per la deduzione delle quote: diritti d’autore-24 mesi, licenze per la distribuzione di film nei cinema e per l’emissione di programmi via radio e tv-24 mesi, costi di lavoro di ricerca e sviluppo finiti-36 mesi.Nel caso dell’ammortamento di beni usati funzionano regole diverse, piu’ favorevoli alle aziende. Il legislatore polacco esclude alcuni beni dall’ammortamento fiscale, a titolo di esempio bisogna indicare: terreni e diritti d’enfiteusi, oggetti d’arte, valore dell’azienda creato diversamente dai modi seguenti:acquisto, leasing o apporto durante la privatizzazione.
 
L’unica aliquota d’imposta polacca sul reddito delle persone giuridiche ammonta a 19% del reddito. Le regole diverse si applicano invece agli dividendi provenienti dalle societa’ costituite in Polonia aventi i soci residenti all’esterno. Ai sensi dell’art.20 della legge polacca, se contribuenti ricavano delle entrate sia sul territorio polacco essendo residenti, sia alcune entrate all’estero che sono imponibili nell’altro stato, a meno che sia stato concluso un apposito accordo contro le doppie imposizioni tra la Repubblica Polacca e quell’altro stato, tutte quelle entrate vanno sommate ed in seguito l’intera quota imponibile si diminuisce della quota imponibile pagata nell’altro stato. Comunque la quota detratta a titolo dell’imposta pagata nell’altro stato non puo’ superare quella parte dell’intera quota imponibile (che sorge in base di tutte le entrate ricavate sia in Polonia sia all’estero) che corrisponde proporzionalmente al reddito percepito in quell’altro stato. L’esenzione riguarda i redditi derivanti dai dividendi se sono osservate congiuntamente i seguenti presupposti: il dividendo e’ prestato dalla societa’ residente in Polonia e ricevuto dalla persona giuridica residente all’estero, che possiede direttamente la cifra delle quote nel capitale sociale della societa’ polacca non inferiore al 10% per un periodo non inferiore a 2 anni. Altrimenti nell’inadepienza a tutti e quattro presupposti richiesti per l’essenzione, i redditi ricavati dai dividendi sono assogettati all’alinquota di base, cioe’ al 19 % (per i residenti italiani 10% conforme all’accordo contro le doppie imposizioni).
 
Per quanto riguarda delle detrazioni fiscali, ammesse dalla legge polacca, bisogna in primo piano menzionare delle donazioni (fino a 10% della quota intera del reddito, ed escluse delle donazioni a favore delle persone fisiche ed gli enti commerciali) nonche’ le spese sostenute al fine di acquistare le nuove tecnologie. Quelle detrazioni diminuiscono la base imponibile, cioe’ il reddito (inteso come le entrate diminuite delle spese deducibili indicate nel suddetto art.15 della legge polacca). Bisogna anche ricordare, che dalla quota imponibile si puo’ pure detrarre le perdite subite nei succesivi 5 anni fiscali, premesso che la quota detratta in ciascuno di quei anni non puo’ superare 50 % del valore della perdita stessa (art.7 punto 5).
 
Gli acconti d’imposta si pagano ogni mese e devono essere corrisposti entro il 20 del mese successivo per i primi 11 mesi dell’anno fiscale. Se l’anno contabile coincide con l’anno calendario, entro il 20 novembre va pagato il doppio acconto di novembre. Dal gennaio del 2007 I contribuneti non sono piu’ obbligati a presentare delle dichiarazioni ogni mese, ma e’ ritenuto sufficiente presentare la dichiarazione dei redditi annuale entro tre mesi dalla chiusura dell’anno contabile. I c.d. “piccoli contribuenti” (un contribuente che non ha ricavato dalla vendita delle entrate superiori a 800.000 euro lordo nel precedente anno fiscale) nonche’ i contribuneti che hanno appena avviato a svolgere la loro attivita’ economica nel primo anno fiscale, hanno la facolta’ di pagare gli acconti ogni tre mesi (invece di pagargli ogni mese).
 
Per quanto riguarda delle agevolazioni fiscali, previste dalla legislativa polacca, bisogna menzionare, che nel caso di attivita’ svolte nelle zone ad economia speciale si puo’ godere di esenzione dall imposta sul reddito delle persone giuridiche. Inoltre dal 2007, i contribuneti(ovvero i c.d. “piccoli contribuenti” di cui definizione legale si veda sopra, nonche’ i contribuneti che hanno avviato a svolgere la loro attivita’ economica nel primo anno fiscale, possono avvalersi del nuovo e conveniente modo di ammortamente fiscale, grazie al quale si possono detrarre i costi immediatamente in una sola volta invece di detrarre le rate delle spese sostenute nei lunghi termini previsti dalla legge, a solo patto che tale detrazione non superi 50.000 euro nell’anno fiscale.
 
I contribuneti non residenti in Polonia, sono soggetti all’imposta solo per la parte del reddito prodotta sul territorio della Repubblica Polacca. Per qiei contribuenti la legge prevede le aliquote diverse: 20% per gli interessi, diritti d’autore, diritti di brevetto, marchio commerciale, licenza know-how, servizi di consulenza, contabilita’, ricerche di mercato, assistenza legale, gestione e controllo aziendale, reclutamento del pesronale etc. e 10% per I servizi di trasporto marittimo oppure aereo.
 
Per quanto concerne le regole sulla responsabilita’ dei soci per le imposte imputabili alla societa’, ai sensi dell’art. 115 della legge sul procedimento fiscale del 29 agosto del 1997 (G.U. del 2005, n 8, p.60), i soci della societa’ civile, societa’ in nome collettivo, societa’ dei professionisti nonche’ socio accomandante della societa’ in accomandita nonche’ della societa’ in accomandita per azioni (non essente azionista di tale societa’) sono responsabili illimitamente ed in solido con la societa’ stessa insieme agli altri soci per i debiti fiscali della societa’ stessa e dei soci sorti riguardo’ all’attivita’ sociale. La suddetta responsabilita’ comprende pure gli ex-soci e riguarda i debiti a titolo delle obbligazioni fiscali sorte nel periodo in cui quelle persone eravano soci. Invece ai sensi dell’art.116 della stessa legge, gli amministratori della societa’ a responsabilita’ limitata e della societa’ per azioni sono responsabili per i debiti fiscali della societa’nella fase precedente alla registrazione di tali societa’ ma successiva alla formazione dello statuto, illimitamente ed in solido, se l’esecuzione sul patrimonio sociale si e’ rivelato inutile interamente oppure parzialmente, e se gli amministretori non hanno provato di aver depositato entro un apposito termine una richiesta di dichiarazione del fallimento oppure di aver iniziato un altro procedimento rimediante alla dichiarazione del fallimento, oppure se tali attivita’ non sono state intraprese a cause agli amministratori non imputabili, oppure se gli ammnistratori non indicheranno un patrimonio della societa’ sufficiente per pagare i debiti fiscali in gran parte. La responsabilita’ degli amministratori include I debiti fiscali sorti nel periodo in cui quegli amministratori coprivano iI loro incarichi presso la societa’.
 
Joanna Lesiewska
avvocato praticante
 
Studio Legale Avv.Krzysztof Czeszejko-Sochacki
 www.czeszejko.pl/it
 

Joanna Lesiewska

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