Il testamento apocrifo

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La legge disciplina in modo dettagliato ogni aspetto del testamento, lasciando all’interessato la possibilità di poterlo redigere nelle forme prescritte.

Questo significa che il codice civile consente al testatore, vale a dire, alla persona che fa testamento, di potere provvedere per suo conto a redigere l’atto di ultima volontà.

Per potere fare testamento, sono sufficienti una penna e un foglio di carta.

Si deve ricorrere al notaio se si vuole essere sicuri della regolarità di quello che è stato scritto, oppure se si è analfabeti o non si è in grado, per diversi motivi, di scrivere di pugno.

Redigere un testamento può essere un atto semplice ed economico.

Il nocciolo della questione è questo, preparare da sé un testamento comporta il rischio che, alla morte, uno degli eredi stracci l’atto del defunto e ne scriva uno favorevole alla sua persona spacciandolo per autentico.

In questo consiste  il testamento apocrifo.

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La successione ereditaria

Quando muore una persona, in automatico si apre la successione ereditaria dei suoi beni, indipendentemente che ci sia o on ci sia un testamento.

La successione è quel fenomeno giuridico per il quale a un soggetto subentra un altro, o altri.

In relazione alla successione ereditaria, la morte di una persona determina all’ingresso di altre persone che subentrano nella titolarità dei rapporti giuridici sopravvissuti al decesso.

In che cosa consiste il testamento

Come scritto sopra, il testamento rappresenta l’unico atto riconosciuto da parte della legge al fine di potere disporre delle sue sostanze quando una persona avrà cessato di vivere.

Il testamento non è un contratto perché, per potere essere valido, non richiede la volontà di altre persone ma esclusivamente quella del defunto.

In altri termini, testamento non deve essere accettato da nessuno, per questo motivo è un atto unilaterale.

Le caratteristiche che contraddistinguono il testamento sono:

L’unipersonalità

Il testamento è un atto personale, questo significa che nessuno si può sostituire al testatore nell’esprimere la sua volontà, neanche attraverso una delega, e non è possibile che nello stesso scritto testamentario siano contenute le volontà di più persone, per il cosiddetto divieto del testamento congiuntivo.

Il formalismo

Il testamento può assumere in modo esclusivo le forme previste dalla legge.

Negli altri casi l’atto sarebbe nullo e di conseguenza privo di qualunque effetto giuridico.

Il formalismo è collegato alle differenze tra le varie tipologie di testamento.

La legge ammette esclusivamente il testamento olografo, quello segreto e quello pubblico.

La revocabilità

Il testamento può essere sempre revocato da parte del suo autore.

Questo significa che in ogni momento, qualunque sia la forma dell’atto di ultima volontà, è possibile ritornare sui propri passi e sostituire il vecchio testamento con un altro.

In che cosa consiste il testamento apocrifo

Il testamento apocrifo consiste nell’atto di ultima volontà che non può essere riportato al suo autore perché falso.

Il testamento apocrifo, di conseguenza, è un testamento olografo falso, vale a dire, un testamento che viene imputato alla volontà della persona deceduta in modo falso.

Il testamento apocrifo può essere relativo in modo esclusivo al testamento olografo, vale a dire, quello scritto di suo pugno dal testatore.

Le altre tipologie di testamento, richiedono la presenza del notaio, il quale conserva presso di sé l’atto.

In che modo agire contro un testamento apocrifo

Contro il testamento apocrifo possono agire coloro che ne abbiano interesse e, in modo specifico, coloro che sono, o sarebbero, coinvolti nella successione ereditaria.

Un testamento falso può essere smascherato adendo il tribunale e chiedendo al giudice di accertare la falsità dell’atto, vale a dire, la sua non imputabilità alla reale volontà della persona deceduta.

L’atto che introdurrà il giudizio sarà il classico atto di citazione, con il quale si dovrà convenire in giudizio gli altri eredi e proporre al giudice domanda di accertamento negativo.

Secondo la giurisprudenza (Cass., Sezioni Unite, sent. nr. 12307/2015), spetta all’attore, vale a dire, a chi agisce in giudizio, dimostrare la falsità del testamento con qualunque mezzo di prova a sua disposizione.

In relazione alle caratteristiche del testamento olografo, diventerà di fondamentale rilevanza una perizia che accerti se la grafia sia attribuibile al defunto.

In che modo dimostrare che un testamento è apocrifo

Ai fini della prova del testamento apocrifo, risulta essere fondamentale che la grafia del testamento venga comparata con altra che è di sicuro riconducibile al defunto, firma che c’è su assegni, cambiali, contratti o altre scritture private.

Il giudizio di verificazione si deve svolgere con un esame che metta a confronto atti nei quali la scrittura è di sicuro del defunto con il testamento presunto apocrifo.

Se il testamento olografo è in parte apocrifo, ad esempio, quando l’atto sia stato successivamente alterato in alcune delle sue parti, la perizia grafica dovrà essere fatta comparando tra loro le parti del testamento che risultano diverse, confrontandole con altri atti nei quali la scrittura sia attribuibile con sicurezza alla persona deceduta (Cass., sent. n. 6022/2007).

L’efficacia del testamento apocrifo

Una delle questioni maggiori che si pongono quando si parla di testamento apocrifo è la sua efficacia.

Ci si chiede quale sia la sorte del testamento olografo che viene impugnato perché falso e se il testamento produrrà i suoi effetti sino a quando non ci sia una sentenza che accerti la falsità.

In presenza di un testamento apocrifo, le parti interessate lo possono impugnare e chiedere l’accertamento negativo al giudice.

La questione è che, sino a quando il giudice non ne accerti la falsità e, di conseguenza, non dichiari la sua nullità, lo stesso è valido ed efficace.

Gli eredi nominati nel testamento apocrifo, in presenza di dichiarazione di nullità, dovranno restituire quello che hanno preso in modo indebito dall’asse ereditario in relazione al testamento falso.

Gli aspetti penali del testamento apocrifo

La falsificazione di un un testamento configura un reato.

La legge equipara il testamento olografo a un atto pubblico, estendendo le sanzioni penali anche a questo comportamento (art. 491 c.p.).

Secondo la giurisprudenza, chi redige un testamento apocrifo commette il reato di falso ma non quello di truffa.

Il comportamento di chi altera un testamento olografo non si deve ricondurre agli artifici e raggiri che caratterizzano il reato di truffa.

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