I servizi educativi e dell’istruzione nell’emergenza epidemiologica

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Il noto DPCM firmato il 3 novembre 2020 contiene ulteriori misure stringenti per contrastare la diffusione del Covid-19, adottate in conformità ai principi della proporzionalità e precauzione, le quali individuano tre aree e misure modulari.

In zona gialla le Università svolgono lezioni a distanza ed anche scuole secondario di secondo grado sono al 100% in didattica digitale integrata e permane la possibilità di svolgere attività in presenza per l’uso dei laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e, in generale, con bisogni educativi speciali. Mentre rimangono in presenza i servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, la scuola primaria, e la scuola secondaria di primo grado.

Anche in zona arancione per quanto riguarda la scuola sono valide le stesse misure previste in zona gialla. Il Presidente della Regione Puglia con l’Ordinanza n. 407 del 28 ottobre 2020, ha  adottato misure più stringenti rispetto a quanto previsto sul piano nazionale, disponendo che a decorrere dal 30 ottobre sino al 24 novembre 2020 “le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado (scuola primaria, scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado) adottano la didattica digitale integrata riservando alle attività in presenza esclusivamente i laboratori (ove previsti dai rispettivi ordinamenti dal ciclo didattico) e la frequenza degli alunni con bisogni educativi speciali.” Tale ordinanza è stata impugnata sia dinanzi al Tar Puglia – Lecce che dinanzi al Tar Puglia – Bari. Il decreto n. 695 del Tar Puglia – Lecce 6 novembre 2020 ha ritenuto che le prioritarie esigenze di tutela della salute possano giustificare un temporaneo sacrificio sul piano organizzativo delle famiglie coinvolte. Di altro avviso, il decreto n. 680 del Tar Puglia – Bari 6 novembre 2020, il quale accoglie la domanda cautelare interinale sospendendo l’esecutività del provvedimento impugnato in quanto non emergono ragioni particolari per le quali la Regione Puglia non debba allinearsi alle decisioni nazionali in materia di istruzione e per l’inadeguatezza del sistema scolastico pugliese ad attivare subito la DAD.

Nell’area rossa, infine, restano in presenza la scuola dell’infanzia, i servizi educativi per l’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado. Le attività didattiche in tutti gli altri casi si svolgono esclusivamente con la didattica digitale. La norma fa salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e in generale con bisogni educativi speciali.

Le linee guida per la pianificazione delle attività scolastiche e i documenti d’indirizzo per i servizi educativi e per le scuole dell’infanzia

Il decreto ministeriale 26 giugno 2020, n.39 ha approvato il Piano Scuola 2020/21, si tratta di un “Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le istituzioni del sistema nazionale di istruzione per l’anno scolastico 2020/21”. Il Piano Scuola prevede numerosi momenti di raccordo tra i diversi livelli di governo, in quanto dispone un Coordinamento nazionale con Regioni ed enti locali delle azioni sul territorio nazionale in sede di Cabina di regia; Tavoli regionali o territoriali presso gli Uffici scolastici regionali; Conferenze di servizi su iniziativa dell’ente locale competente finalizzate ad analizzare ed individuare le criticità che insistono sulla didattica del territorio al fine di trovare soluzioni concrete per l’avvio dell’anno scolastico.

Il decreto ministeriale 3 agosto 2020, n. 80 ha approvato il “Documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia”. Nella fascia di età sotto i 6 anni non è possibile prevedere l’obbligo di mascherina né il distanziamento, pertanto, la riduzione del rischio contagio si realizza mediante la stabilità dei gruppi/sezione.

Le linee guida per la didattica digitale

Il decreto ministeriale 7 agosto 2020, n. 89 ha approvato le Linee guida per la didattica digitale integrata. Si prevede che nelle scuole di istruzione secondaria di secondo grado la didattica digitale può essere svolta in modo integrata con quella in presenza. Si prevede, invece, per la scuola dell’infanzia, per la scuola primaria e per la secondaria di primo grado la didattica digitale solo nel caso in cui fosse necessaria l’adozione della misura della sospensione delle attività didattiche in presenza a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Pertanto, ogni Istituzione scolastica integra il proprio Piano triennale per l’offerta formativa con un piano scolastico per la didattica digitale integrata.

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Dott.ssa Laura Facondini

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