I contratti ICT – Scheda di Diritto

Con l’espansione dell’economia digitale, i contratti ICT rivestono un ruolo cruciale nei rapporti giuridici tra imprese, PA e fornitori.

Redazione 12/05/25

Con l’espansione dell’economia digitale, i contratti ICT (Information and Communication Technology) rivestono un ruolo cruciale nei rapporti giuridici tra imprese, pubbliche amministrazioni e fornitori di soluzioni tecnologiche

Indice

1. Funzione dei contratti ICT


Tali contratti regolano l’acquisizione, lo sviluppo, l’uso e la manutenzione di sistemi informatici, software, servizi in cloud, infrastrutture digitali e reti di comunicazione.
Pur non essendo codificati in un’unica disciplina organica, i contratti ICT si collocano all’intersezione tra diritto civile, diritto industriale, diritto della proprietà intellettuale e normativa sulla protezione dei dati personali, oltre che tra norme tecniche e standard contrattuali consolidati.

2. Definizione e caratteristiche


Non esiste una definizione univoca di contratto ICT, ma si può dire che rientrano in questa categoria quei contratti che hanno per oggetto prodotti o servizi basati su tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Si tratta di contratti spesso complessi, articolati e ad alta personalizzazione, che richiedono competenze sia giuridiche sia tecniche.
Tra le caratteristiche distintive troviamo:

  • Elevato contenuto tecnologico e innovativo.
  • Spesso sono “contratti d’opera” o “appalti di servizi”, ma con peculiarità proprie.
  • Coinvolgono spesso licenze d’uso software, cessioni di diritti di proprietà intellettuale, obblighi di aggiornamento e assistenza.
  • Richiedono la gestione di rischi legati alla sicurezza informatica, alla compliance normativa (es. GDPR) e alla continuità operativa.

3. Principali tipologie contrattuali


Nel vasto mondo ICT, possiamo individuare diverse categorie contrattuali, tra cui:
a. Contratti di licenza software
Riguardano la concessione in uso di un software, che può essere proprietario o open source. Prevedono clausole su:

  • Durata della licenza.
  • Numero di utenti o dispositivi autorizzati.
  • Diritti di modifica o di reverse engineering (spesso esclusi).
  • Responsabilità per malfunzionamenti o bug.

b. Contratti di sviluppo software (software su misura)
Configurabili come contratti d’opera o appalti di servizi, in cui il fornitore si impegna a sviluppare un programma secondo le specifiche richieste dal cliente. Sono fondamentali:

  • Definizione precisa dei requisiti funzionali.
  • Clausole su collaudo, accettazione e messa in esercizio.
  • Disciplina della proprietà intellettuale sull’opera realizzata.

c. Contratti di outsourcing ICT
Riguardano l’esternalizzazione di funzioni o processi ICT (es. help desk, manutenzione, gestione reti). Comportano:

  • Clausole su SLA (Service Level Agreement).
  • Governance contrattuale e penali per inadempimenti.
  • Problemi di lock-in tecnologico e di reversibilità.

d. Contratti cloud
Sempre più diffusi (SaaS, IaaS, PaaS), pongono specifiche problematiche:

  • Localizzazione dei dati e compliance al GDPR.
  • Sicurezza e riservatezza.
  • Continuità e interoperabilità del servizio.

e. Contratti di manutenzione e assistenza tecnica
Di natura accessoria ma essenziale, disciplinano gli aggiornamenti software e la risoluzione di malfunzionamenti. Spesso prevedono:

  • Tempi di risposta e risoluzione (es. help desk).
  • Interventi da remoto o on-site.
  • Clausole di esclusione della responsabilità in caso di utilizzo improprio.

4. Aspetti critici e profili di responsabilità


I contratti ICT pongono importanti questioni di responsabilità civile e contrattuale. Tra i principali punti di attenzione:

  • Responsabilità del fornitore per bug, malfunzionamenti o ritardi nell’implementazione.
  • Obbligo di cooperazione tra le parti nella fase esecutiva.
  • Gestione dei dati personali e responsabilità da data breach (art. 82 GDPR).
  • Clausole limitative di responsabilità e le loro condizioni di validità.
  • Problematiche in materia di proprietà intellettuale e diritti d’uso su software e banche dati.

5. Il ruolo delle pubbliche amministrazioni


Nel contesto delle PA, i contratti ICT sono regolati anche dal Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023) e dalle linee guida AgID. Le stazioni appaltanti devono:

  • Garantire interoperabilità e riuso.
  • Rispettare requisiti di sicurezza e accessibilità.
  • Predisporre capitolati tecnici dettagliati.
  • Valutare le offerte anche con criteri premiali legati a innovazione, sostenibilità e protezione dei dati.

Inoltre, si segnalano le recenti Linee guida AGID sul Cloud della PA, che orientano verso soluzioni cloud qualificato e sicuro per servizi pubblici digitali.

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