Ex moglie non fornisce la prova dei redditi, revocato il mantenimento

Redazione 02/07/18
Scarica PDF Stampa
La Corte di Cassazione, sesta sezione civile, con ordinanza n. 16737 del 26 giugno 2018, ha confermato la revoca dell’assegno di mantenimento disposto a favore di una donna, in quanto la stessa – oltre ad avere una concreta capacità lavorativa, vista l’età e la formazione professionale – non aveva cooperato in giudizio alla dimostrazione dei propri redditi, non offrendo la documentazione necessaria per la ricostruzione dei suoi movimenti bancari.

Mancata cooperazione processuale

Respinto dunque il ricorso della donna avverso la revoca del mantenimento, in quanto volto ad una rivisitazione dei fatti già vagliati dai giudici di merito – secondo gli Ermellini – con motivazione logica e coerente.  In particolare la Corte d’Appello aveva riscontrato la percezione mensile di redditi da parte dell’ex moglie e, d’altra parte, la mancata indicazione di conti correnti e di altra documentazione comprovante le reali sostanze economiche, aveva indotto i giudici a deporre a sfavore della donna, stante il suo comportamento processuale omissivo.

Desunta autosufficienza economica 

La Corte distrettuale, in altre parole, non ha presunto o ritenuto provata l’esistenza di conti bancari, ma ha invece presunto la disponibilità di un reddito sufficiente a garantire mezzi adeguati per soddisfare le esigenze di vita della donna, sia con riferimento al periodo antecedente e successivo al matrimonio, sia con riferimento al periodo di intermittente convivenza dei coniugi che, in difetto di qualsivoglia comunione di vita, avevano sempre provveduto a soddisfare le loro esigenze con i propri esclusivi mezzi.

La Cassazione pertanto, a sostegno della revoca dell’assegno, ha valorizzato non solo la brevissima durata del matrimonio, ma altresì la totale autosufficienza della donna (sebbene i suoi averi non fossero stati esattamente dimostrati in giudizio), desunta dalla sua capacità di mantenersi autonomamente, come dimostrato prima durante e dopo il matrimonio, dalla sua capacità di trovare un’occupazione, stante anche l’età e la competenza professionale, dalla disponibilità di un’abitazione e dalla presenza di investimenti immobiliari.

Volume consigliato 

Assegno divorzile e nuovi parametri dopo la sentenza n. 11504/2017

Soluzioni di Diritto è una collana che offre soluzioni operative per la pratica professionale o letture chiare di problematiche di attualità. Uno strumento di lavoro e di approfondimento spendibile quotidianamente. L’esposizione è lontana dalla banale ricostruzione manualistica degli istituti ovvero dalla sterile enunciazione di massime giurisprudenziali. Si giunge a dare esaustive soluzioni ai quesiti che gli operatori del diritto incontrano nella pratica attraverso l’analisi delle norme, itinerari dottrinali e giurisprudenziali e consigli operativi sul piano processuale. Corredata delle più utili formule di riferimento, l’opera esamina, con taglio pratico e forma accessibile, le questioni maggiormente dibattute relative all’assegno divorzile, fino all’analisi della ormai famosa sentenza n. 11504 del 10 maggio 2017.Attraverso un’originale struttura, il testo risponde ai quesiti che più frequentemente ci si pone, tra cui: in cosa consiste il tenore di vita ed è ancora valido quale parametro? Come si può ottenere la modifica dell’importo dell’assegno? Quali azioni sono esperibili per il recupero dell’assegno?Per garantire uno strumento immediatamente operativo le risposte ai quesiti sono accompagnate dalle principali formule di riferimento.Manuela RinaldiAvvocato in Avezzano; Dottore di ricerca in Diritto dell’Economia e dell’Impresa, Diritto Internazionale e Diritto Processuale Civile, Diritto del Lavoro. Incaricata (a.a. 2016/2017) dell’insegnamento Diritto del Lavoro (IUS 07) presso l’Università degli Studi di Teramo, Facoltà di Giurisprudenza. Dal 2011 Docente Tutor Diritto del Lavoro c/o Università Telematica Internazionale Uninettuno; relatore in vari convegni, master e corsi di formazione. Autore di numerose pubblicazioni, monografiche e collettanee.

Manuela Rinaldi | 2017 Maggioli Editore

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento