Educazione civica: meglio un progetto integrato

Redazione 16/01/19
a cura di Giorgio Siena

La proposta di legge dei Sindaci

L’Associazione dei Comuni Italiani ha depositato presso la Corte di Cassazione una proposta di legge per inserire nelle scuole italiane di ogni ordine e grado un’ora di educazione alla cittadinanza.
È iniziata la raccolta di firme per inviare la proposta all’esame del Parlamento.

La proposta dell’ANCI sull’introduzione dell’educazione civica obbligatoria nelle scuole ha dato corso al dibattito su un argomento che si affaccia regolarmente fra i temi della scuola. Non è difficile cogliere anche le buone ragioni che inducono quantomeno a riflettere sui compiti educativi in merito alla formazione di cittadini che abbiano come riferimento solido la carta costituzionale.

Non vi è dubbio che l’iniziativa istituzionale delle autonomie locali coglie una esigenza concreta di riflessione e di proposta formativa. Il problema sta però nel tipo di risposta e nel progetto in sé.
La prima impressione, poco allettante, proviene dalle locandine di invito ove compaiono in elenco i tanti compiti educativi già assegnati alla scuola nel corso degli anni e in risposta spesso a eventi o crisi manifestate nel corpo sociale e in particolare fra gli adolescenti.

Il terminale di tutto è sempre la scuola alla quale si scaricano con troppa facilità e leggerezza compiti educativi di ogni genere: educazione alla sessualità, educazione alimentare, Intercultura, lotta alle dipendenze, alla ludopatia, prevenzione delle malattie, educazione stradale, educazione digitale e altro ancora.

L’idea che si assuma una iniziativa per ripristinare qualcosa che era già collocato nei piani curricolari delle scuole superiori e poi cancellato dai tagli operati sugli organici della scuola è abbastanza evidente, ed è anche nella scarsa originalità dell’idea, a mio avviso, la debolezza della proposta.

Le competenze di cittadinanza

Con il documento dell’Unione europea del 2008, rinnovato nel 2018  viene proposto ai sistemi di istruzione nazionali un articolato e definito quadro di competenze di cittadinanza, che rappresenta una sfida all’innovazione non ancora realmente e diffusamente raccolta dalle scuole.

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