Debiti della pubblica amministrazione: anche i professionisti ammessi alla certificazione

Redazione 06/06/13
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Anna Costagliola

Nella seduta di ieri la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto legge 8 aprile 2013, n. 35, recante «Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali». Il decreto dunque ora è legge.

Tra le modifiche apportate al provvedimento va segnalata la inclusione dei professionisti tra i soggetti ammessi alla certificazione e ricognizione dei crediti vantati verso la Pubblica Amministrazione, mediante l’aggiunta, accanto alle forniture e agli appalti, anche delle obbligazioni relative a prestazioni professionali.

In questa difficilissima fase di crisi economica il provvedimento approvato dal Senato andrà ad agevolare l’immissione di liquidità nel sistema economico, prevedendo anche lo sblocco di ingenti risorse a favore di migliaia di professionisti che attendono da anni pagamenti di prestazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.

Compiacimento per la novità è stato espresso dal Presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, che l’ha considerata «una svolta per le professioni, una conquista per la Confederazione italiana libere professioni». Si tratta di una «misura di equità nei confronti di tutti i professionisti che attendono da anni pagamenti di prestazioni da parte delle pubbliche amministrazioni», ha dichiarato Stella. Invero, il meccanismo della certificazione e compensazione rappresenta uno strumento valido per la crescita e il rilancio dell’economia, immettendo sul mercato risorse finanziarie per investimenti e occupazione, senza escludere categorie importanti come quella dei professionisti, coinvolti in una crisi economica durissima anche a causa dei ritardi dei pagamenti della P.A.

Nella direzione intrapresa, il Senato ha mostrato particolare sensibilità rispetto alle istanze avanzate dalla Confederazione per conto di tutte le categorie professionali. Al di là dei benefici per i professionisti, il via libera del Senato al decreto pagamenti rappresenta senza dubbio un risultato politico fondamentale, che ristabilisce un principio di pari dignità tra i diversi soggetti economici del Paese e cancella una disparità normativa insopportabile, riconoscendo i liberi professionisti come una vera e propria realtà economica che, al pari delle imprese, soffrono l’attuale crisi economica che investe il Paese.

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