Corte dei conti – det. N. 108/2006 – sezione controllo enti – Istituto nazionale previdenza sociale – I.n.p.s. – relazione sul controllo sulla gestione ex legge 21 marzo 1958 n. 259

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Con la determina n. 108 del 22/12/2006 la Corte dei Conti – Sezione Controllo Enti, ai sensi dell’art. 7 della L. 259/58, trasmette alle Presidenze delle due Camere del Parlamento la relazione contenente i risultati del controllo eseguito sulla gestione dell’I.N.P.S. relativamente all’esercizio 2005.
Il controllo ha evidenziato una gestione economica oltremodo complessa e variegata che presenta notevoli criticità endemiche  sia sotto il profilo finanziario che patrimoniale.
In particolare, sono stati registrati elementi negativi quali il fenomeno dell’evasione e dell’elusione contributiva, specie in alcune aree del Mezzogiorno; la gestione dell’area dell’invalidità civile, con imputazione al Governo dell’adozione dei decreti attuativi della legge – tuttora in itinere; l’area del contenzioso che grava pesantemente, in termini finanziari, sul bilancio dell’INPS, sia sotto il profilo dei costi degli organi preposti alla definizione dei ricorsi amministrativi, sia in termini di pesanti addebiti ad opera del giudice ordinario per interessi, rivalutazioni ed onorari.
La Corte, invece, ha apprezzato le iniziative di razionalizzazione dell’Area legale, tese a migliorarne il rendimento, tenuto conto dell’accumularsi, in misura patologica, delle vertenze giudiziarie.  
Quanto infine, al sistema dei controlli interni, se per un verso è risultata apprezzabile la metodologia delle azioni del controllo di gestione effettuato per macroaree e su processi primari, per altro verso, la Corte suggerisce che vada ulteriormente valorizzata la funzione del controllo strategico quale cerniera tra le funzioni intestate al CIV (strategiche e di vigilanza) e la funzione strettamente gestionale. Analogo potenziamento andrebbe esteso alla “Valutazione del personale dirigenziale”, la cui metodologia è tuttora in fase di definizione.
            Da ultimo, non sfugge alla Corte il peggioramento dei saldi di bilancio per cause esterne alla gestione e da attribuire, piuttosto ai principi di socialità sottesi alla recente legislazione pertinente ai singoli settori – telefonici, elettrici, trasporti – che hanno inciso significativamente in negativo sugli equilibri della spesa previdenziale.
Seguono determinazione e relazione.

Crucitta Giuseppe – Francaviglia Rosa

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