Contrasto ai fenomeni di criminalità informatica: pubblicata in Gazzetta la legge (L. 12/2012)

Redazione 24/02/12
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Nella Gazzetta n. 45 del 23 febbraio 2012 è stata pubblicata la L. 15 febbraio 2012, n. 12, recante norme in materia di misure per il contrasto ai fenomeni di criminalità informatica, importante provvedimento che, fra le altre cose, estende la misura di sicurezza della confisca ai reati informatici.

D’ora in poi i beni e gli strumenti informatici e telematici che risultino essere stati in tutto o in parte utilizzati per la commissione di reati informatici saranno posti sotto sequestro, salvo che appartengano a persona estranea al reato.

Il provvedimento rappresenta un presa d’atto da parte del legislatore del diffondersi di crimini di questa specie, a loro volta conseguenza di una realtà che vira sempre più verso l’incremento dello strumento telematico sia come forma di comunicazione, che come strumento di lavoro o di transazioni finanziarie e commerciali.

La legge consta di soli tre articoli, dei quali il primo prende in esame la confisca, incidendo sull’articolo 240 del codice penale, il secondo, aggiungendo l’articolo 86bis alle norme di attuazione del codice di procedura penale, si occupa della destinazione dei bene confiscati, affidandoli all’autorità giudiziaria in custodia giudiziale con facoltà d’uso, per esigenze processuali, agli organi di polizia che ne facciano richiesta per l’impiego in attività di contrasto ai crimini informatici.

I beni definitivamente acquisiti dallo Stato a seguito di provvedimento definitivo di confisca potranno anche essere attribuiti alle amministrazioni che ne facciano richiesta.

Infine, l’articolo 3, inserendo il comma 9bis all’articolo 9 della legge 26 marzo 2006, n. 146, prevede che i beni confiscati possano essere destinati anche agli organi di polizia giudiziaria per fini di indagine.

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