Cassa Forense: rivalutazione delle pensioni per il 2023

Cassa Forense, con un comunicato, annuncia la rivalutazione dell’ 8,1% per le pensioni a partire dal 1/1/2023. La decisione è stata presa sulla base dei dati ISTAT del 17-01-2023.

1. La delibera della Cassa Forense

Il Consiglio d’Amministrazione dell’ente ha deliberato all’unanimità la rivalutazione dell’8,1% delle pensioni degli Avvocati per l’anno 2023; contestualmente, ha disposto l’adeguamento dei contributi minimi dovuti dai suoi iscritti, nonché il “tetto” per il calcolo delle future pensioni.

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2. Le disposizioni del Regolamento Unico della Previdenza

Il comunicato spiega che questa decisione deriva dal Regolamento Unico della Previdenza, il quale dispone che il Consiglio di Amministrazione, entro il 28 febbraio di ogni anno, sulla base dei dati pubblicati dall’ISTAT, rediga una tabella di coefficienti di rivalutazione.
Sulla base di questa tabella, con l’approvazione dei Ministeri Vigilanti, “gli importi delle pensioni erogate dalla Cassa sono aumentati annualmente, a partire dal secondo anno successivo a quello di decorrenza, … in proporzione alla variazione dell’indice annuo dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, rilevata dall’Istituto Nazionale di Statistica per l’anno precedente”.

3. I provvedimenti della Cassa Forense per il 2023

Secondo il Regolamento di cui sopra, gli aumenti decorrono dal 1° gennaio dell’anno della delibera. Per il 2023, l’ISTAT ha pubblicato i suoi coefficienti il 17 gennaio scorso, prevedendo per l’anno in corso una rivalutazione dell’8,1 %. La decisione di Cassa Forense è arrivata in conseguenza a questi calcoli.
Gli aumenti saranno corrisposti dal mese successivo a quello di approvazione ministeriale della delibera, a partire da quelli arretrati di gennaio 2023. Il rendimento del patrimonio da prendere a base per il calcolo della quota modulare volontaria della pensione è, per il 2021, del 5,18%, che verrà retrocesso, in misura del 90%, sulle quote di pensioni modulari da liquidare nel 2023.