Canone Rai: dal 15 settembre si può chiedere il rimborso

Redazione 12/09/16
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A partire dal 15 settembre i contribuenti che hanno ricevuto l’addebito del canone Rai sulla bolletta ma che non erano tenuti a pagare potranno chiedere il rimborso della somma all’Agenzia delle Entrate. Per ottenere il rimborso sarà sufficiente compilare l’apposito modello messo a disposizione sul sito internet dell’Agenzia.

 

Scarica a questo link il modello per il rimborso messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

 

Il pagamento del canone Rai per il 2016

Si ricorda, innanzitutto, che la Legge di Stabilità 2016 ha fissato a 100 euro complessivi l’importo annuale del canone per l’uso privato della televisione, e ha introdotto una nuova modalità di pagamento mediante addebito sulle fatture dell’energia elettrica. È infatti presupposta la detenzione di un apparecchio televisivo per ogni soggetto nella cui residenza anagrafica esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica. Il pagamento del canone avviene in dieci rate mensili, da gennaio a ottobre di ogni anno. Solo per il 2016, il primo addebito del canone è stato effettuato a partire dalla prima fattura successiva al 1° luglio 2016: in questa circostanza, dunque, il cittadino è stato tenuto a versare 70 euro.

I contribuenti che, invece, hanno presentato l’autocertificazione entro il 16 maggio 2016 sono stati teoricamente esonerati dal pagamento del canone Rai per tutto l’anno. In molti casi, tuttavia, le autodichiarazioni pervenute a ridosso del 30 giugno non hanno fatto in tempo a essere registrate e di conseguenza i contribuenti hanno comunque ricevuto un addebito di 70 euro.

La richiesta di rimborso

I contribuenti ai quali l’Agenzia delle Entrate ha addebitato per errore il pagamento del canone Rai, e che sono stati costretti a saldare l’addebito in prima istanza, per riottenere la somma spesa dovranno quindi compilare il modello e inviarlo all’Agenzia. Il modello è diviso in tre parti principali: una prima relativa ai dati del dichiarante, una seconda che concerne più direttamente la richiesta di rimborso e una terza nel quale bisogna indicare la motivazione specifica della richiesta.

Nella sezione “Dati generali” devono essere forniti cognome, nome, data e luogo di nascita, codice fiscale e indirizzo mail del richiedente. La richiesta di rimborso può essere presentata anche da un erede di un soggetto deceduto: in tal caso, nella relativa sezione vanno indicati i dati anagrafici e il codice fiscale del soggetto deceduto. La sezione “Richiesta di rimborso” è quella nella quale vanno indicati l’importo totale del rimborso richiesto, il codice Pod (relativo al punto di prelievo) e le singole fatture per le quali si richiede il rimborso. L’importo totale richiesto deve coincidere con la somma dei singoli importi di ciascuna fattura.

Nella sezione “Descrizione sintetica del motivo” il contribuente deve indicare le motivazioni per le quali richiede il rimborso del canone Rai. Come indicato sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, sono cinque le motivazioni che danno diritto al cittadino di chiedere la restituzione dell’importo, ognuna con un suo specifico codice. La prima riguarda il caso in cui il richiedente o un altro componente della sua famiglia è un cittadino ultra 75enne con reddito complessivo familiare non superiore a 6.713,98 euro (codice 1); la seconda quello in cui il richiedente o un altro componente della sua famiglia è esente per effetto di convenzioni internazionali (codice 2); la terza si riferisce ai richiedenti che hanno pagato il canone per errore due volte con due modalità diverse (codice 3); la quarta si riferisce ai richiedenti che hanno pagato il canone due volte per addebito pervenuto per errore a più utenze elettriche intestate ala stessa famiglia (codice 4); la quinta, infine, si riferisce ai richiedenti che hanno presentato la dichiarazione sostitutiva di non detenzione di apparecchi televisivi (codice 5).

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