Asilo, frontiere ed immigrazione: pubblicato il manuale sul regime giuridico applicabile, in materia, nel diritto dell’Unione europea

Redazione 04/04/14
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Biancamaria Consales

Accesso al territorio ed alle procedure, status e documentazione associata, questioni sostanziali in materia di determinazione del diritto di asilo e barriere all’allontanamento, garanzie procedurali e supporto legale in materia di asilo e di rimpatrio, trattenimento e restrizione alla libera circolazione, rimpatri forzati e modalità di allontanamento: queste alcune delle tematiche affrontate dal manuale sul diritto europeo in materia di asilo, frontiere ed immigrazione, a cura dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali e la Corte europea dei diritti dell’uomo.

Il manuale è destinato ad avvocati, giudici, pubblici ministeri, guardie di frontiera, funzionari dell’immigrazione e altre figure professionali che collaborano con le autorità nazionali, oltre che a organizzazioni non governative e a. organismi che potrebbero essere chiamati ad affrontare le problematiche legali in uno degli ambiti analizzati nel manuale.

Esso offre una panoramica della normativa applicabile nella suddetta materia alla luce del diritto dell’Unione europea (UE) e della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU). Esso si concentra sulla situazione degli stranieri che l’UE solitamente definisce “cittadini di paesi terzi”, benché tale specifica denominazione non sia rilevante ai fini della CEDU. Il manuale non si sofferma invece sui diritti dei cittadini dell’UE o dei cittadini di Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, i quali, secondo il diritto dell’UE, possono fare ingresso nel territorio dell’Unione e circolarvi liberamente. Detti cittadini verranno menzionati solo al fine di far comprendere la situazione dei loro familiari con cittadinanza di un paese terzo.

Il manuale fornirce un primo punto di riferimento in materia sia per il diritto dell’UE sia per il diritto della CEDU, nonché illustrare come ciascun tema sia disciplinato dal diritto dell’UE, dalla CEDU, dalla Carta sociale europea (CSE) e da altri strumenti del Consiglio d’Europa. All’inizio di ogni capitolo, è stata inserita una tabella contenente le disposizioni legali applicabili secondo i due distinti sistemi giuridici europei, a cui fa seguito una breve analisi del diritto dei due sistemi europei, così come applicabile a ciascuna tematica.

Secondo il diritto dell’UE, i cittadini di paesi terzi possono essere classificati in venti categorie differenti, ciascuna delle quali garantisce diritti diversi, che variano a seconda dei legami che essi hanno con gli Stati membri dell’UE o che derivano dal loro bisogno di protezione speciale. Il diritto dell’UE fornisce una disciplina esaustiva per talune categorie di cittadini di paesi terzi, come ad esempio per i richiedenti asilo, ma ne disciplina solo parzialmente altre, tra cui quella degli studenti, per le quali la regolamentazione di taluni diritti è lasciata alla discrezionalità degli Stati Membri. In generale, ai cittadini di paesi terzi autorizzati a stabilirsi nell’UE sono accordati diritti più estesi rispetto a quelli spettanti a coloro che vi soggiornano solo per un periodo di breve durata.

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