L’advisor nella crisi da sovraindebitamento – Scheda di Diritto

L’advisor nella crisi da sovraindebitamento è un professionista specializzato nel supportare il debitore nell’elaborazione di un piano.

Redazione 28/02/25

L’advisor nella crisi da sovraindebitamento è un professionista specializzato nel supportare il debitore nell’elaborazione di un piano per la gestione e la risoluzione del proprio stato di crisi economica. Il suo ruolo è fondamentale per assistere il soggetto sovraindebitato nella scelta della procedura più idonea prevista dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019) e per garantire il rispetto della normativa vigente.
L’advisor può essere un avvocato, un commercialista o un esperto contabile con competenze specifiche in materia di gestione delle crisi, ristrutturazione del debito e strumenti alternativi alla liquidazione.

Indice

1. Il sovraindebitamento: definizione e riferimenti normativi


Il sovraindebitamento è definito dall’art. 2, comma 1, lett. c), del D.Lgs. 14/2019 come “uno stato di perdurante squilibrio tra obbligazioni assunte e patrimonio liquidabile che determina l’incapacità del debitore di adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni”.
Le procedure previste per la gestione del sovraindebitamento sono:

  • Piano del consumatore (riservato ai consumatori);
  • Accordo di composizione della crisi (per imprenditori minori, professionisti, enti non commerciali);
  • Liquidazione controllata del sovraindebitato (ex liquidazione del patrimonio);
  • Esdebitazione del debitore incapiente (per chi non ha beni da liquidare).

2. Compiti dell’advisor


L’advisor assiste il debitore nelle seguenti attività:

  • Analisi della situazione debitoria: verifica dell’ammontare dei debiti, tipologia di creditori e possibilità di ristrutturazione.
  • Individuazione della procedura più adeguata: scelta tra piano del consumatore, accordo di composizione o liquidazione controllata.
  • Predisposizione del piano di rientro: elaborazione di una proposta di pagamento sostenibile per il debitore.
  • Interazione con l’Organismo di Composizione della Crisi (OCC): l’advisor collabora con l’OCC per la gestione della procedura.
  • Mediazione con i creditori: negoziazione per ottenere il consenso necessario all’omologazione del piano.
  • Supporto nelle fasi giudiziarie: assistenza nella predisposizione della documentazione e nei rapporti con il tribunale.

3. Requisiti e qualifiche


L’advisor deve possedere:

  • Competenze giuridiche e finanziarie, specialmente in diritto fallimentare e gestione della crisi;
  • Esperienza nella negoziazione con i creditori e nella redazione di piani economico-finanziari;
  • Conoscenza della normativa sul sovraindebitamento e delle best practices in tema di ristrutturazione del debito.

In alcuni casi, il ruolo dell’advisor può essere ricoperto da un Gestore della Crisi iscritto negli albi degli OCC.

4. Procedura e ruolo nelle diverse fasi


L’advisor guida il debitore lungo le seguenti fasi:

  • Fase iniziale: analisi della situazione debitoria e raccolta documentale.
  • Fase di predisposizione del piano: elaborazione della proposta con stima di entrate e uscite future.
  • Presentazione della domanda: deposito dell’istanza presso l’OCC o il tribunale competente.
  • Omologazione del piano: ottenimento dell’approvazione da parte del giudice o dei creditori.
  • Monitoraggio dell’esecuzione: verifica del rispetto del piano approvato.

5. Vantaggi dell’assistenza


L’assistenza di un advisor specializzato consente:

  • Una migliore gestione delle trattative con i creditori;
  • Una maggiore probabilità di omologazione del piano;
  • L’ottimizzazione delle risorse del debitore per garantire il rispetto degli impegni assunti;
  • Un supporto qualificato per evitare errori formali o sostanziali.

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