Acqua: 50 litri gratis garantiti a chi non può pagare

Redazione 19/10/16
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Gli utenti che non riescono a pagare la bolletta perché versano in condizioni economiche disagiate avranno comunque diritto a 50 litri gratis di acqua al giorno a persona. È questo il “minimo vitale” insindacabile stabilito dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 ottobre 2016. In attesa del provvedimento operativo dell’Autorità garante, vediamo che cosa prevede il nuovo decreto.

 

Leggi qui il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 ottobre 2016.

 

Cos’è il quantitativo minimo vitale di acqua?

Come si legge nel Decreto del 14 ottobre, i cittadini che sono impossibilitati a pagare la bolletta perché “versano in condizioni di documentato stato di disagio economico-sociale” non si vedranno staccare l’acqua anche se morosi. Ad essi sarà infatti in ogni caso garantito “il quantitativo minimo vitale pari a 50 litri per abitante al giorno”.

Tale quantitativo è stato stabilito tenendo conto che l’Organizzazione mondiale della sanità ha fissato nel 2012 il minimo vitale giornaliero a 40 litri a persona.

 

Chi ha diritto ai 50 litri di acqua gratis?

Gli utenti in condizioni economiche disagiate saranno individuati dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI) “in coerenza con gli altri settori dalla stessa regolati”. Nella pratica, avranno diritto al beneficio i cittadini con un indicatore Isee non superiore a 7.500 euro, che può arrivare a un massimo di 20.000 euro per le famiglie con più di tre figli a carico.

Si tratta, secondo le prime stime, di circa cinque milioni di utenti morosi.

 

La tariffa agevolata per tutti

Oltre ai 50 litri gratis per gli utenti che versano in condizioni disagiate, il Decreto stabilisce che a tutti i cittadini è garantito l’accesso al quantitativo minimo vitale a tariffa agevolata.

Al fine di garantire l’accesso al quantitativo minimo a tutti in ogni circostanza, e di salvaguardare l’equilibrio economico e finanziario del gestore, sono previste forme di comunicazione all’utenza e di rateizzazione anche in caso di morosità.

 

Cosa si prevede per gli altri utenti morosi?

Gli utenti che non pagano le bollette ma che non rientrano nelle categorie disagiate previste dal Decreto si vedranno invece sospendere la fornitura dell’acqua.

Questo, tuttavia, avverrà solo se l’importo delle fatture non pagate sarà complessivamente superiore al corrispettivo annuo relativo al volume della fascia agevolata stabilita dall’AEEGSI. Inoltre, sarà possibile sospendere la fornitura solo dopo che gli utenti avranno ricevuto una regolare messa in mora e solo nel caso in cui il deposito cauzionale, qualora versato, non sia sufficiente a coprire il debito.

Sta ora all’Autorità garante, come stabilito nel Decreto, emanare le specifiche direttive relative al contenimento della morosità, alle modalità di fatturazione e alla gestione delle controversie.

Redazione

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