Ricostruzione post-alluvione: in GU l’ordinanza per la ricognizione dei soggetti interessati

Pubblicata l’ordinanza per una ricognizione degli interessati a contributi per le zone alluvionate in Emilia-Romagna, Toscana e Marche.

Redazione 08/09/25
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È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’ordinanza del Commissario straordinario alla ricostruzione, ing. Fabrizio Curcio, che segna una tappa cruciale per il processo di rilancio dei territori colpiti dagli eventi alluvionali del maggio 2023 e dalle successive calamità che hanno interessato Emilia-Romagna, Toscana e Marche. L’atto, che si inserisce nel solco del decreto-legge n. 61/2023 e delle sue successive modifiche, dà attuazione a quanto previsto dall’art. 20-sexies, introducendo una procedura di ricognizione dei soggetti interessati ai contributi per la ricostruzione privata. La misura, di natura preliminare ma strategica, consentirà di aggiornare i fabbisogni finanziari e di preparare la fase conclusiva della ricostruzione.

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Indice

1. Un quadro normativo in evoluzione


L’ordinanza si colloca all’interno di un contesto normativo già stratificato, nato per far fronte agli straordinari eventi calamitosi che hanno devastato ampie aree del Centro Italia. Dopo il decreto-legge n. 61/2023, che ha tracciato il perimetro degli interventi, e le successive integrazioni con il decreto-legge n. 65/2025, il legislatore ha rafforzato le competenze del Commissario straordinario. In particolare, si prevede che il Commissario coordini la ricostruzione privata – comprendente immobili residenziali, attività economico-produttive, strutture turistico-ricettive e sportive – e vigili sulla fase attuativa degli interventi.
Questa ordinanza si inserisce dunque in un percorso di rafforzamento della governance commissariale, che prevede il coinvolgimento diretto delle Regioni e l’uso di strumenti digitali, con l’obiettivo di garantire trasparenza, semplificazione e celerità. La prospettiva è duplice: da un lato, assicurare la corretta quantificazione del fabbisogno finanziario; dall’altro, predisporre procedure che consentano ai cittadini e alle imprese di accedere ai contributi con maggiore rapidità.

2. Il meccanismo della ricognizione preliminare


La novità più significativa è l’introduzione della manifestazione di interesse preliminare da parte di coloro che non hanno ancora presentato domanda di contributo. I soggetti potenzialmente beneficiari (privati, imprese, titolari di attività economiche e agricole) potranno compilare, entro il 31 ottobre 2025, una dichiarazione tramite una piattaforma telematica appositamente realizzata dalla struttura commissariale.
Questa dichiarazione non produce effetti vincolanti: non obbliga alla successiva presentazione della domanda, ma costituisce un titolo di priorità nelle istruttorie che saranno condotte dalle strutture regionali e dalla cabina di coordinamento. Il termine ultimo per la domanda vera e propria di contributo è fissato al 31 marzo 2026. In tal modo, il Commissario potrà disporre di una stima attendibile del numero di soggetti interessati e dei relativi oneri finanziari, aggiornando le previsioni di spesa e garantendo una programmazione più efficace.

3. Il ruolo delle Regioni e della cabina di coordinamento


Il disegno commissariale attribuisce un ruolo di rilievo ai Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche, che operano come sub-Commissari. Essi saranno chiamati ad analizzare i dati raccolti tramite le dichiarazioni e a elaborare, in coordinamento con la struttura di supporto centrale, una quantificazione di massima delle richieste. Ciò consentirà di integrare i fabbisogni nella programmazione finanziaria complessiva, assicurando che le risorse siano allocate in modo coerente con le effettive necessità dei territori.
La procedura, inoltre, si intreccia con il lavoro della Cabina di coordinamento prevista dall’art. 20-quater del d.l. 61/2023, organo deputato a garantire un raccordo costante tra il livello statale, regionale e locale. Si tratta di un meccanismo di governance multilivello che punta a evitare sovrapposizioni, velocizzare l’istruttoria e rafforzare la fiducia dei cittadini nella capacità istituzionale di rispondere in maniera tempestiva ed efficace.

4. Scadenze e adempimenti operativi per la manifestazione di interesse ai fondi per l’alluvione


Sul piano pratico, l’ordinanza prevede alcuni passaggi fondamentali:

  • Entro il 31 agosto 2025: avvio formale della procedura di ricognizione.
  • Entro il 31 ottobre 2025: presentazione, da parte dei soggetti interessati, della dichiarazione preliminare di volontà tramite la piattaforma digitale (costo massimo previsto 50.000 euro).
  • 31 marzo 2026: termine ultimo per la presentazione delle vere e proprie domande di contributo.

La compilazione della dichiarazione preliminare rappresenta un’opportunità concreta per cittadini, imprese e professionisti tecnici: pur non vincolante, offre priorità nelle successive istruttorie e consente di inserirsi tempestivamente nella pianificazione finanziaria. È pertanto consigliabile che gli operatori – avvocati, consulenti, imprese e tecnici – si attivino sin da subito per informare i potenziali beneficiari, assisterli nella compilazione online e prepararli alla futura domanda. In questo modo, sarà possibile garantire un accesso più rapido ed efficace alle risorse destinate alla ricostruzione privata e contribuire alla ripresa dei territori colpiti.

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