La legge 18 luglio 2025, n. 106, in Gazzetta Ufficiale, introduce un sistema organico di protezione per i lavoratori affetti da patologie oncologiche, invalidanti e croniche. Il legislatore intende rispondere alle esigenze di una platea crescente e vulnerabile tramite: conservazione del posto di lavoro, congedi prolungati, permessi retribuiti e premi accademici dedicati. Per approfondimenti sul tema si consiglia il Manuale pratico per invalidità civile, inabilità, disabilità e persone non autosufficienti, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon. Per approfondimenti sul nuovo diritto del lavoro, abbiamo organizzato il corso di formazione Corso avanzato di diritto del lavoro -Il lavoro che cambia: gestire conflitti, contratti e trasformazioni.
Indice
- 1. Legge 18 luglio 2025, n. 106
- 2. Nuovo diritto al congedo per i lavoratori dipendenti
- 3. Priorità nel lavoro agile e nuove tutele per gli autonomi
- 4. 10 ore di permesso retribuito aggiuntivo dal 2026
- 5. Incentivi allo studio e investimenti tecnologici
- 6. Cambio di paradigma
- Formazione in materia per professionisti
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1. Legge 18 luglio 2025, n. 106
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 luglio 2025, il provvedimento si articola in cinque articoli e si rivolge a lavoratori pubblici e privati affetti da patologie gravi, invalidanti o rare, a condizione che il grado di invalidità risulti pari o superiore al 74%. Le disposizioni si estendono anche al lavoro autonomo continuativo, segnando un passo in avanti nella concezione della tutela professionale.
2. Nuovo diritto al congedo per i lavoratori dipendenti
La legge riconosce ai lavoratori dipendenti pubblici e privati affetti da malattie oncologiche, invalidanti o croniche (anche rare), il diritto a un periodo di congedo non retribuito fino a 24 mesi, continuativo o frazionato, con conservazione del posto di lavoro. Tale diritto è riservato a chi abbia un grado di invalidità pari o superiore al 74%. Nel corso del congedo, il lavoratore non può svolgere alcuna attività lavorativa, bensì può cumulare ulteriori benefici economici o giuridici spettanti. Il periodo di congedo può essere richiesto solo dopo aver esaurito tutti gli altri periodi di assenza giustificata, retribuiti o meno, previsti dalla normativa o dalla contrattazione collettiva. Non è computato nell’anzianità di servizio né ai fini previdenziali, tuttavia il lavoratore può riscattare il periodo ai fini pensionistici tramite il versamento dei contributi volontari. La certificazione della malattia deve essere rilasciata dal medico di medicina generale ovvero da uno specialista operante in una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata. I dati possono essere verificati tramite il Sistema tessera sanitaria e il Fascicolo sanitario elettronico. Per approfondimenti sul tema si consiglia il Manuale pratico per invalidità civile, inabilità, disabilità e persone non autosufficienti, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon.
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3. Priorità nel lavoro agile e nuove tutele per gli autonomi
Una delle novità di maggior rilievo afferisce al riconoscimento, per i lavoratori che abbiano usufruito del congedo, di una priorità nell’accesso al lavoro agile (smart working) nell’ambito degli accordi individuali che il datore di lavoro intenda stipulare, a condizione che la prestazione risulti compatibile con tale modalità. La priorità in parola si aggiunge a quelle già previste per ulteriori categorie fragili, quali i genitori di figli minori o i caregiver familiari. Per i lavoratori autonomi, invece, la legge introduce il diritto a sospendere l’attività continuativa svolta per un committente fino a 300 giorni per anno solare, senza corrispettivo, salva l’ipotesi in cui venga meno l’interesse del committente. Pure in questo caso la tutela opera in favore delle medesime categorie di malattie.
4. 10 ore di permesso retribuito aggiuntivo dal 2026
Dal 2026, il provvedimento riconosce ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, affetti da malattie oncologiche in fase attiva o in follow-up precoce, o da malattie invalidanti o croniche (anche rare) con invalidità almeno al 74%, nonché a chi abbia figli minorenni affetti da tali patologie, il diritto a dieci ore annue di permesso retribuito, con indennità e copertura previdenziale figurativa. Tali permessi risultano aggiuntivi rispetto a quelli già previsti dalla legge o dai contratti collettivi e sono destinati a visite, esami strumentali, analisi e cure mediche frequenti, previa prescrizione medica. L’indennità per i permessi in questione è quantificata secondo i criteri vigenti per il trattamento di malattia, variabili in base alla categoria del lavoratore e alle modalità di assenza. Nel settore privato, l’indennità è anticipata dal datore di lavoro e recuperata tramite conguaglio con i contributi dovuti all’INPS; nel pubblico, le amministrazioni provvedono alla sostituzione del personale, nel rispetto della contrattazione collettiva.
5. Incentivi allo studio e investimenti tecnologici
Il testo prevede inoltre l’istituzione, presso il Ministero dell’università e della ricerca, di un fondo di 2 milioni di euro annui dal 2026 per premi di laurea intitolati alla memoria di pazienti oncologici, destinati a studenti meritevoli di discipline medico-sanitarie e scientifiche. I criteri e le modalità di assegnazione saranno definiti tramite un decreto ministeriale entro 90 giorni. Per l’attuazione delle nuove misure, l’INPS riceverà uno stanziamento di 500.000 euro nell’anno 2026 e 20.000 euro annui a decorrere dal 2027, destinati allo sviluppo e aggiornamento dell’infrastruttura tecnologica necessaria.
6. Cambio di paradigma
La legge n. 106/2025 rappresenta una riforma culturale e giuridica. Non solamente tutela la dignità del lavoratore malato, bensì investe sulla sua capacità di recupero, sulla centralità della salute e sul valore della solidarietà nel mondo del lavoro. In un contesto in cui le cronicità e le malattie oncologiche sono in crescita, l’intervento normativo in disamina assume rilevanza non solamente tecnica, bensì etica e sociale.
Formazione in materia per professionisti
Corso avanzato di diritto del lavoro -Il lavoro che cambia: gestire conflitti, contratti e trasformazioni
Il corso intende esaminare, con taglio operativo, le principali novità e criticità nella gestione del rapporto di lavoro privato. Norme, tecnologie e organizzazione del lavoro stanno cambiando: questo percorso aiuta a orientarsi tra i principali temi critici, offrendo strumenti concreti per affrontare le scelte contrattuali, organizzative e gestionali in ambito giuslavoristico.
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Il corso è pensato per offrire un supporto ai professionisti che si occupano di diritto del lavoro, con attenzione alle ricadute pratiche delle scelte contrattuali e gestionali, con un approccio concreto e orientato alla pratica professionale quotidiana.
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