È stato approvato ieri dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo recante il Codice delle Leggi antimafia e delle misure di prevenzione e nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, emanato in attuazione della delega di cui alla Legge 136/2010 (Piano straordinario contro le mafie).
In virtù della delega il Governo ha ricevuto l’incarico di riunire in un unico corpus normativo le disposizioni contenute dalle leggi antimafia di natura penale, processuale e amministrativa, nonché di procedere alla loro armonizzazione e coordinamento anche con la nuova disciplina dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, istituita con il D.L. 4 febbraio 2010, n. 4.
La delega incaricava altresì il Governo dell’emanazione di un decreto legislativo per la modifica e l’integrazione della disciplina in materia di documentazione antimafia.
Lo schema del decreto prevede un corpus unico di norme suddiviso in cinque libri:
– il Libro I, contenente disposizioni in tema di criminalità organizzata di tipo mafioso;
– il Libro II, dedicato alle misure di prevenzione;
– il Libro III, sulla documentazione antimafia;
– il Libro IV, intitolato alla attività informative ed investigative nella lotta contro la criminalità organizzata, e all’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;
– il Libro V, recante Modifiche al codice penale e alla legislazione penale complementare, abrogazioni e disposizioni transitorie e di coordinamento.
Il provvedimento amplia inoltre le competenze dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati. L’Autorithy, che ha sede a Reggio Calabria, procederà alla valorizzazione dei beni confiscati alla mafia.
Altre disposizioni di rilievo riguardano l’istituzione dalla banca dati nazionale unica della documentazione antimafia attraverso cui rendere più efficaci i controlli sulle infiltrazioni delle organizzazioni criminali.