Protocollo d’intesa tra INPS e Prefettura di Roma: una governance per la legalità nel lavoro agricolo

Protocollo INPS–Prefettura di Roma: nasce la Rete del Lavoro Agricolo di Qualità per legalità, tutela e cooperazione istituzionale.

Redazione 13/10/25
Scarica PDF Stampa

Il 10 ottobre 2025 la Direzione metropolitana INPS di Roma e la Prefettura di Roma hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa per la costituzione della sezione territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità (RLAQ).
L’accordo, di rilevante interesse giuridico e amministrativo, nasce per rafforzare la collaborazione interistituzionale nel contrasto al lavoro sommerso, al caporalato e all’evasione contributiva, con particolare attenzione alla tutela dei lavoratori stranieri impiegati nel settore agricolo.
L’iniziativa si inserisce nel quadro delle politiche pubbliche avviate dal Governo per promuovere un modello di lavoro etico e regolare, valorizzando le imprese che rispettano le norme in materia di sicurezza, previdenza e contrattazione collettiva.
Per approfondimenti sul nuovo diritto del lavoro, abbiamo organizzato il corso di formazione Corso avanzato di diritto del lavoro -Il lavoro che cambia: gestire conflitti, contratti e trasformazioni.

Indice

1. Profili di diritto amministrativo: il protocollo come strumento di cooperazione istituzionale


Sotto il profilo del diritto amministrativo, il Protocollo si configura come un accordo interistituzionale ex art. 15 della Legge n. 241/1990, volto a disciplinare forme di collaborazione tra pubbliche amministrazioni per il perseguimento di fini di pubblico interesse.
Non si tratta, dunque, di un atto meramente politico o simbolico: il Protocollo costituisce una fonte di obbligazioni amministrative coordinate, idonee a vincolare reciprocamente le parti nell’attuazione di politiche condivise di vigilanza e prevenzione.
La Prefettura, quale organo di rappresentanza del Governo sul territorio, esercita un ruolo di presidio della legalità e di coordinamento delle forze ispettive (INL, INAIL, Forze dell’ordine). L’INPS, d’altra parte, assume il compito di supportare il sistema attraverso la banca dati della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, strumento che consente di monitorare la regolarità contributiva e la conformità delle imprese ai requisiti di legge.
Dal punto di vista operativo, il Protocollo determina una forma di amministrazione integrata, fondata sul principio di leale collaborazione e sul coordinamento multilivello tra amministrazioni centrali e periferiche.
La Cabina di regia della RLAQ, istituita presso l’INPS, rappresenta il fulcro di questo sistema: delibera sulle iscrizioni, verifica i requisiti delle imprese e promuove la stipula di convenzioni con enti locali e parti sociali.
L’interesse giuridico risiede nella territorializzazione delle competenze, che consente alle istituzioni locali di adattare gli strumenti di prevenzione e di controllo alle specificità socio-economiche dell’area metropolitana romana.

2. Profili di diritto del lavoro: tutela sostanziale e prevenzione del caporalato


Il Protocollo d’intesa assume una particolare rilevanza anche sotto il profilo del diritto del lavoro e previdenziale.
La Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, introdotta dall’art. 6 del D.L. 91/2014 (conv. in L. 116/2014) e successivamente modificata dalla L. 199/2016, ha lo scopo di certificare e valorizzare le imprese agricole “virtuose”, in regola con i versamenti contributivi, con l’applicazione dei contratti collettivi e con la normativa fiscale e di sicurezza.
In un contesto caratterizzato da forte incidenza di lavoro stagionale e presenza di manodopera straniera, la creazione di una sezione territoriale RLAQ può rappresentare uno strumento di selezione preventiva delle imprese affidabili e di prevenzione dello sfruttamento lavorativo.
L’obiettivo è duplice: garantire condizioni di lavoro dignitose e sostenibili e, al contempo, favorire la competitività delle aziende che operano nel rispetto delle regole.
La connessione con le politiche migratorie e il Decreto Flussi 2025 è evidente: l’iscrizione alla RLAQ può diventare un indicatore di affidabilità per i datori di lavoro agricoli che intendono assumere lavoratori stranieri tramite canali regolari.
In tal modo, il Protocollo contribuisce alla realizzazione di un sistema integrato di gestione del lavoro agricolo straniero, fondato sulla legalità e sul controllo istituzionale coordinato.

3. Implicazioni operative e prospettive applicative per avvocati ed esperti del diritto


Per gli avvocati del lavoro e i consulenti legali d’impresa, il Protocollo apre nuovi ambiti di consulenza e contenzioso.
Le imprese agricole potranno rivolgersi ai professionisti per verificare la sussistenza dei requisiti di ammissione alla RLAQ, la regolarità contributiva e contrattuale, nonché per la gestione delle eventuali procedure di esclusione o revoca dell’iscrizione.
L’appartenenza alla Rete, infatti, assume anche valore reputazionale e può incidere su bandi, agevolazioni e rapporti con la Pubblica Amministrazione.
Dal lato dei lavoratori, la RLAQ può costituire una garanzia di tracciabilità e una base di partenza per azioni di tutela contro forme di intermediazione illecita o sfruttamento. L’assistenza legale potrà concentrarsi sul riconoscimento dei diritti previdenziali e retributivi, nonché sulla tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro agricolo.
Sul piano più ampio, la costituzione della sezione territoriale romana offre agli operatori del diritto un laboratorio di amministrazione collaborativa, che mette in rete istituzioni, enti ispettivi e parti sociali.
Gli avvocati esperti di diritto amministrativo e del lavoro potranno dunque assistere imprese e lavoratori non solo nei procedimenti individuali, ma anche nella negoziazione e attuazione dei protocolli di legalità, nell’elaborazione di modelli organizzativi di compliance e nella consulenza in materia di responsabilità amministrativa (D.Lgs. 231/2001).

Formazione per professionisti


Corso avanzato di diritto del lavoro -Il lavoro che cambia: gestire conflitti, contratti e trasformazioni
Il corso intende esaminare, con taglio operativo, le principali novità e criticità nella gestione del rapporto di lavoro privato. Norme, tecnologie e organizzazione del lavoro stanno cambiando: questo percorso aiuta a orientarsi tra i principali temi critici, offrendo strumenti concreti per affrontare le scelte contrattuali, organizzative e gestionali in ambito giuslavoristico.
Un ciclo di quattro incontri con casi pratici, prassi applicative e risposte operative:
●    Licenziamenti individuali e collettivi: obblighi procedurali, contenzioso, accordi di uscita
●    Lavoro autonomo e parasubordinato: confronto tra i diversi regimi contrattuali, tutele previdenziali e assicurative
●    Mobilità internazionale: distacco, permessi di soggiorno, aspetti fiscali e gestione contrattuale
●    Lavoro digitale e smart working: diritto alla disconnessione, privacy, controlli a distanza e controlli tecnologici
Il corso è pensato per offrire un supporto ai professionisti che si occupano di diritto del lavoro, con attenzione alle ricadute pratiche delle scelte contrattuali e gestionali, con un approccio concreto e orientato alla pratica professionale quotidiana.
Crediti formativi per avvocati
>>>Per info ed iscrizioni<<<

Ti interessano questi contenuti?


Salva questa pagina nella tua Area riservata di Diritto.it e riceverai le notifiche per tutte le pubblicazioni in materia. Inoltre, con le nostre Newsletter riceverai settimanalmente tutte le novità normative e giurisprudenziali!
Iscriviti!

Iscriviti alla newsletter
Iscrizione completata

Grazie per esserti iscritto alla newsletter.

Seguici sui social


Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento