A due anni dall’entrata in vigore della Riforma Cartabia, il processo civile italiano vive una fase di consolidamento e assestamento, segnata dall’intervento della Corte costituzionale n. 96/2024, che ha inciso su uno dei punti più discussi della riforma: il rapporto tra rito ordinario e rito semplificato. In questo contesto, il corso “Il nuovo processo civile dalla Riforma Cartabia alla Corte costituzionale 96/2024 – Rito semplificato, impugnazioni, esecuzione e nuovo processo di famiglia”, organizzato in quattro incontri tematici, rappresenta un’occasione formativa di alto livello per chi desidera aggiornarsi sulle ultime evoluzioni della giustizia civile con un approccio concreto e operativo.
Indice
1. Cosa troverai nel corso “Il nuovo processo civile dalla Riforma Cartabia alla Corte costituzionale 96/2024”
Il corso si articola in quattro sessioni pomeridiane, ciascuna dedicata a un ambito specifico della riforma.
La prima sessione, condotta da Marco Farina e Stefano Alberto Villata, affronta il nodo del rito ordinario e del rito sommario, con particolare attenzione alla fase introduttiva e al nuovo art. 171-bis c.p.c., oggetto della sentenza della Corte costituzionale n. 96/2024. Vengono analizzati gli atti introduttivi, le verifiche preliminari, le memorie integrative e le ordinanze di accoglimento o rigetto, con un focus sul procedimento semplificato, strumento destinato a incidere profondamente sull’efficienza del processo.
La seconda sessione, guidata da Villata e Lucilla Galanti, esplora le novità in materia di esecuzione forzata, soffermandosi sui tre istituti più rilevanti: l’art. 492-bis c.p.c., il processo civile telematico e il pignoramento immobiliare. L’obiettivo è comprendere come la riforma abbia ridisegnato le prassi operative e introdotto nuove modalità di gestione delle procedure esecutive.
Nella terza sessione, Farina e Villata si concentrano sul sistema delle impugnazioni, analizzando in chiave applicativa i nuovi criteri di specificità e chiarezza dei motivi di appello e le modalità di trattazione in Cassazione. Di grande interesse anche l’approfondimento sul rinvio pregiudiziale e sul protocollo Cassazione-CNF, che impone una rinnovata attenzione alla sinteticità e precisione degli atti.
Infine, la quarta sessione, tenuta da Michele Angelo Lupoi e Beatrice Ficcarelli, è interamente dedicata al nuovo processo di famiglia. Si analizzano le innovazioni introdotte nella fase iniziale del rito, i provvedimenti indifferibili, la prima udienza di comparizione, la CTU e le modifiche in appello, fino ai nuovi istituti del curatore speciale del minore e del coordinatore genitoriale, oltre al cumulo tra separazione e divorzio.
2. Punti di forza
Il corso si distingue per diversi elementi che ne accrescono il valore:
- Approccio integrato e interdisciplinare: ogni sessione combina l’analisi normativa, la lettura giurisprudenziale e la prospettiva pratica dell’operatore del diritto.
- Docenti di alto profilo: la presenza di studiosi e professionisti come Farina, Villata, Galanti, Lupoi e Ficcarelli garantisce un taglio scientificamente rigoroso ma orientato all’applicazione concreta.
- Focus su casi pratici e criticità applicative: il programma è costruito per rispondere a problemi reali, con esempi tratti dalla prassi giudiziaria e dall’esperienza forense.
- Aggiornamento costante: la trattazione tiene conto non solo della Riforma Cartabia, ma anche dei decreti correttivi e dei più recenti orientamenti della Corte costituzionale, rendendo il corso uno strumento di aggiornamento indispensabile per il 2025.
3. Perché seguire questo corso
Partecipare a questo percorso formativo significa acquisire una visione completa e aggiornata del processo civile nella sua fase post-riforma, con attenzione alle implicazioni operative per avvocati, magistrati e consulenti tecnici. Il corso non si limita a illustrare le novità normative, ma offre chiavi interpretative e soluzioni applicative che permettono di affrontare le nuove regole processuali con maggiore sicurezza.
L’approccio modulare consente di seguire anche singole sessioni in base alle proprie esigenze professionali, mentre l’ampia panoramica sui riti, sulle impugnazioni e sul processo di famiglia garantisce una copertura completa delle aree più sensibili della giustizia civile. Il valore aggiunto risiede nella capacità di connettere la teoria giuridica con la prassi quotidiana, fornendo un linguaggio comune tra operatori e un metodo di lavoro coerente con le nuove esigenze di efficienza e chiarezza del processo.
4. Chi dovrebbe seguirlo
Il corso si rivolge in primo luogo agli avvocati civilisti, che si trovano quotidianamente ad applicare le norme riformate e a confrontarsi con le nuove dinamiche processuali. È ugualmente utile per magistrati, praticanti, cancellieri e consulenti tecnici, che potranno approfondire le implicazioni concrete delle modifiche legislative e giurisprudenziali.
Anche i giuristi d’impresa e i professionisti della mediazione e dell’arbitrato troveranno nel corso strumenti utili per comprendere l’evoluzione del contenzioso civile e le opportunità offerte dal rito semplificato e dal processo telematico.
In definitiva, “Il nuovo processo civile dalla Riforma Cartabia alla Corte costituzionale 96/2024” è un percorso di aggiornamento completo, rigoroso e di taglio operativo, pensato per accompagnare i professionisti del diritto nell’attuazione concreta di una giustizia civile più moderna, efficiente e coerente con i principi costituzionali di ragionevole durata e giusto processo.

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