Non è reato selezionare embrioni per evitare malattie geneticamente trasmissibili

Redazione 20/11/15
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Pubblicata sulla G.U. 1a Serie Speciale – Corte Costituzionale n. 46 del 18-11-2015 la sentenza n. 229 dell’11 novembre 2015, in materia di procreazione medicalmente assistita di cui alla L. n. 40 del 2004. L’attesa sentenza ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art.  13,  commi 3, lettera b), e 4 della legge 19 febbraio  2004,  n.  40  (Norme  in materia di procreazione medicalmente assistita), nella parte  in  cui contempla come ipotesi  di  reato  la  condotta  di  selezione  degli embrioni anche nei casi in cui questa sia esclusivamente  finalizzata ad evitare l’impianto nell’utero della donna di embrioni  affetti  da malattie gravi genetiche trasmissibili.

 

Quest’ultima bocciatura della Corte contribuisce al progressivo smantellamento della disciplina prevista dalla L. 40/2004.

Qui la sentenza

 

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