Legge di Bilancio 2026: cosa cambia dopo il passaggio in Commissione (testo in PDF)

La Legge di Bilancio 2026 ha completato il suo passaggio alla Commissione in Senato, che ha apportato alcune modifiche. Atteso oggi il voto.

Lorena Papini 22/12/25
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Nel testo della Legge di Bilancio 2026 (A.S. 1689-A), dopo il passaggio in Commissione, convivono misure “macro” (IRPEF, detrazioni, bonus edilizi) e interventi più tecnici che incidono su pensioni, requisiti di accesso, TFS nel pubblico impiego e comparto sicurezza-difesa.
Vediamo insieme cosa è cambiato davvero, e come cambiano gli effetti pratici per contribuenti, imprese e lavoratori.

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Indice

1. IRPEF e detrazioni: ecco cosa cambia dal 2026


Sul versante fiscale, il testo interviene sull’IRPEF riducendo l’aliquota del secondo scaglione dal 35% al 33% (articoli iniziali della manovra fiscale). La riduzione mira a un alleggerimento della pressione fiscale sui redditi interessati dallo scaglione.
Accanto alla revisione dell’aliquota, viene previsto un meccanismo di riduzione forfettaria delle detrazioni (pari a 440 euro) per i contribuenti con redditi elevati, con un impianto che — nella formulazione del testo — è pensato per incidere su alcune detrazioni “tipiche” (oneri al 19%, erogazioni liberali a partiti, premi assicurativi per eventi calamitosi, ecc.).

Ricadute pratiche:

  • L’effetto finale non è identico per tutti: dipende da quali oneri si portano in detrazione e dal livello di reddito complessivo.
  • Nelle attività di assistenza fiscale (CAF e professionisti) il punto chiave sarà verificare “come si compone” lo sconto fiscale: riduzione aliquota vs riduzione detrazioni.

2. Premi di produttività e welfare: cosa devono guardare aziende e lavoratori


Il testo contiene misure su premi di produttività e componenti di welfare aziendale. In particolare, la disciplina dei premi resta ancorata alla logica dell’imposta sostitutiva agevolata, ma diventa decisivo leggere con attenzione soglie e condizioni, perché il testo a confronto Governo/Commissione può incidere sulla platea effettiva dei beneficiari.
Sul fronte welfare, è previsto l’innalzamento della soglia di esenzione per i buoni pasto elettronici, che arrivano a 10 euro (articolo dedicato).

Ricadute pratiche:

  • Per i premi, l’operatività dipende dall’inquadramento contrattuale e dal rispetto dei requisiti: le aziende dovranno coordinare correttamente contratti e indicatori.
  • Per i buoni pasto, l’aumento dell’esenzione è un beneficio “semplice”: aumenta il valore spendibile senza trasformarsi in imponibile fiscale/contributivo (entro i limiti).

3. Bonus edilizi: perché il taglio è stato rinviato


La Legge di Bilancio 2026 non elimina i bonus edilizi, ma ne ridefinisce il percorso temporale, introducendo una riduzione graduale delle aliquote nel triennio di riferimento. L’intervento riguarda in particolare le detrazioni per il recupero del patrimonio edilizio e le misure collegate.
In base al testo approvato, il sistema delle detrazioni segue questo schema:

  • Spese sostenute nel 2025 e nel 2026
    resta applicabile l’aliquota del 50%, entro i limiti di spesa previsti dalla normativa vigente;
  • Spese sostenute nel 2027
    l’aliquota scende al 36%;
  • Spese sostenute dal 2028
    la detrazione viene ulteriormente ridotta al 30%.

La manovra, quindi, introduce un decalage programmato, che non incide sui lavori già avviati secondo le finestre precedenti, ma orienta in modo chiaro le scelte future di famiglie e operatori del settore.

Ricadute pratiche:

  • Per i contribuenti: conviene anticipare gli interventi se si intende beneficiare delle aliquote più elevate.
  • Per imprese e professionisti tecnici: il quadro normativo diventa più prevedibile, ma con un progressivo ridimensionamento dell’incentivo fiscale nel medio periodo.
  • Per il mercato immobiliare: la riduzione graduale evita “shock normativi”, ma potrebbe incidere sulla domanda a partire dal 2027.

4. Forfetario e criptovalute: due punti che cambiano convenienze


Per il regime forfetario, il testo interviene confermando l’impianto generale e chiarendo condizioni e parametri operativi per l’applicazione nel periodo considerato. Qui l’attenzione pratica va posta su soglie, cause ostative e passaggi tra regimi, perché l’impatto reale si misura sulla permanenza nel regime e sui rischi di decadenza.
Sulle criptovalute, la manovra incide in modo netto: il testo prevede l’innalzamento dell’aliquota sulle plusvalenze al 33% dal 2026 (articolo dedicato alle cripto).

Ricadute pratiche:

  • Investitori e contribuenti dovranno ricalcolare convenienze e timing delle operazioni.
  • Diventa più importante la corretta tracciabilità fiscale (acquisti, vendite, conversioni), per evitare contestazioni.

5. Pensioni: aumenti, requisiti e comparti speciali (artt. 41–44)


Questa è una parte rilevante del provvedimento, concentrata negli articoli 41 e seguenti.

Art. 41: incremento per pensionati in condizioni disagiate
Dal 1° gennaio 2026 il testo prevede un incremento di 20 euro mensili e 260 euro annui sugli importi richiamati dalla disciplina delle maggiorazioni sociali (art. 41).
Ricaduta pratica: aumento mirato verso le fasce in maggiore difficoltà economica.

Art. 42: requisiti pensionistici sicurezza-difesa e tutele assicurative
L’art. 42 interviene sull’adeguamento dei requisiti pensionistici per Forze armate, Forze di polizia e Vigili del fuoco, con un meccanismo che nel testo Commissione appare strutturato su incrementi progressivi (anni 2028–2030) e con la possibilità di individuare professionalità per cui l’aumento possa essere modulato.
Lo stesso articolo introduce anche una misura di forte interesse operativo: stanziamento per polizze di tutela legale e responsabilità civile verso terzi, per eventi dannosi non dolosi avvenuti in servizio, con riparto tra amministrazioni.
Ricaduta pratica: copertura assicurativa a tutela del personale nei contenziosi connessi all’attività di servizio (nei limiti fissati dalla norma).

Art. 43: adeguamento alla speranza di vita e correzioni di sistema
L’art. 43 disciplina l’adeguamento dei requisiti alla variazione della speranza di vita (con una modulazione per il 2027) e introduce interventi su disposizioni del sistema pensionistico (incluse modifiche puntuali all’art. 24 del d.l. 201/2011), oltre a prevedere un decreto per aggiornare tabelle attuariali.
Ricaduta pratica: impatto sui requisiti e sugli “aggiustamenti” di sistema, con attenzione alle categorie protette/gravose previste dalla norma.

Art. 44: TFS nel pubblico impiego, tempi più brevi
Dal 1° gennaio 2027 il termine viene ridotto da 12 a 9 mesi (art. 44) per chi matura i requisiti dal 2027.
Ricaduta pratica: riduzione dell’attesa per la liquidazione del trattamento di fine servizio, con effetti immediati sui pensionandi del pubblico impiego.

FAQ – Le domande più frequenti sulla Legge di Bilancio 2026

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