Nel testo della Legge di Bilancio 2026 (A.S. 1689-A), dopo il passaggio in Commissione, convivono misure “macro” (IRPEF, detrazioni, bonus edilizi) e interventi più tecnici che incidono su pensioni, requisiti di accesso, TFS nel pubblico impiego e comparto sicurezza-difesa.
Vediamo insieme cosa è cambiato davvero, e come cambiano gli effetti pratici per contribuenti, imprese e lavoratori.
Indice
- 1. IRPEF e detrazioni: ecco cosa cambia dal 2026
- 2. Premi di produttività e welfare: cosa devono guardare aziende e lavoratori
- 3. Bonus edilizi: perché il taglio è stato rinviato
- 4. Forfetario e criptovalute: due punti che cambiano convenienze
- 5. Pensioni: aumenti, requisiti e comparti speciali (artt. 41–44)
- FAQ – Le domande più frequenti sulla Legge di Bilancio 2026
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1. IRPEF e detrazioni: ecco cosa cambia dal 2026
Sul versante fiscale, il testo interviene sull’IRPEF riducendo l’aliquota del secondo scaglione dal 35% al 33% (articoli iniziali della manovra fiscale). La riduzione mira a un alleggerimento della pressione fiscale sui redditi interessati dallo scaglione.
Accanto alla revisione dell’aliquota, viene previsto un meccanismo di riduzione forfettaria delle detrazioni (pari a 440 euro) per i contribuenti con redditi elevati, con un impianto che — nella formulazione del testo — è pensato per incidere su alcune detrazioni “tipiche” (oneri al 19%, erogazioni liberali a partiti, premi assicurativi per eventi calamitosi, ecc.).
Ricadute pratiche:
- L’effetto finale non è identico per tutti: dipende da quali oneri si portano in detrazione e dal livello di reddito complessivo.
- Nelle attività di assistenza fiscale (CAF e professionisti) il punto chiave sarà verificare “come si compone” lo sconto fiscale: riduzione aliquota vs riduzione detrazioni.
2. Premi di produttività e welfare: cosa devono guardare aziende e lavoratori
Il testo contiene misure su premi di produttività e componenti di welfare aziendale. In particolare, la disciplina dei premi resta ancorata alla logica dell’imposta sostitutiva agevolata, ma diventa decisivo leggere con attenzione soglie e condizioni, perché il testo a confronto Governo/Commissione può incidere sulla platea effettiva dei beneficiari.
Sul fronte welfare, è previsto l’innalzamento della soglia di esenzione per i buoni pasto elettronici, che arrivano a 10 euro (articolo dedicato).
Ricadute pratiche:
- Per i premi, l’operatività dipende dall’inquadramento contrattuale e dal rispetto dei requisiti: le aziende dovranno coordinare correttamente contratti e indicatori.
- Per i buoni pasto, l’aumento dell’esenzione è un beneficio “semplice”: aumenta il valore spendibile senza trasformarsi in imponibile fiscale/contributivo (entro i limiti).
3. Bonus edilizi: perché il taglio è stato rinviato
La Legge di Bilancio 2026 non elimina i bonus edilizi, ma ne ridefinisce il percorso temporale, introducendo una riduzione graduale delle aliquote nel triennio di riferimento. L’intervento riguarda in particolare le detrazioni per il recupero del patrimonio edilizio e le misure collegate.
In base al testo approvato, il sistema delle detrazioni segue questo schema:
- Spese sostenute nel 2025 e nel 2026
resta applicabile l’aliquota del 50%, entro i limiti di spesa previsti dalla normativa vigente; - Spese sostenute nel 2027
l’aliquota scende al 36%; - Spese sostenute dal 2028
la detrazione viene ulteriormente ridotta al 30%.
La manovra, quindi, introduce un decalage programmato, che non incide sui lavori già avviati secondo le finestre precedenti, ma orienta in modo chiaro le scelte future di famiglie e operatori del settore.
Ricadute pratiche:
- Per i contribuenti: conviene anticipare gli interventi se si intende beneficiare delle aliquote più elevate.
- Per imprese e professionisti tecnici: il quadro normativo diventa più prevedibile, ma con un progressivo ridimensionamento dell’incentivo fiscale nel medio periodo.
- Per il mercato immobiliare: la riduzione graduale evita “shock normativi”, ma potrebbe incidere sulla domanda a partire dal 2027.
4. Forfetario e criptovalute: due punti che cambiano convenienze
Per il regime forfetario, il testo interviene confermando l’impianto generale e chiarendo condizioni e parametri operativi per l’applicazione nel periodo considerato. Qui l’attenzione pratica va posta su soglie, cause ostative e passaggi tra regimi, perché l’impatto reale si misura sulla permanenza nel regime e sui rischi di decadenza.
Sulle criptovalute, la manovra incide in modo netto: il testo prevede l’innalzamento dell’aliquota sulle plusvalenze al 33% dal 2026 (articolo dedicato alle cripto).
Ricadute pratiche:
- Investitori e contribuenti dovranno ricalcolare convenienze e timing delle operazioni.
- Diventa più importante la corretta tracciabilità fiscale (acquisti, vendite, conversioni), per evitare contestazioni.
5. Pensioni: aumenti, requisiti e comparti speciali (artt. 41–44)
Questa è una parte rilevante del provvedimento, concentrata negli articoli 41 e seguenti.
Art. 41: incremento per pensionati in condizioni disagiate
Dal 1° gennaio 2026 il testo prevede un incremento di 20 euro mensili e 260 euro annui sugli importi richiamati dalla disciplina delle maggiorazioni sociali (art. 41).
Ricaduta pratica: aumento mirato verso le fasce in maggiore difficoltà economica.
Art. 42: requisiti pensionistici sicurezza-difesa e tutele assicurative
L’art. 42 interviene sull’adeguamento dei requisiti pensionistici per Forze armate, Forze di polizia e Vigili del fuoco, con un meccanismo che nel testo Commissione appare strutturato su incrementi progressivi (anni 2028–2030) e con la possibilità di individuare professionalità per cui l’aumento possa essere modulato.
Lo stesso articolo introduce anche una misura di forte interesse operativo: stanziamento per polizze di tutela legale e responsabilità civile verso terzi, per eventi dannosi non dolosi avvenuti in servizio, con riparto tra amministrazioni.
Ricaduta pratica: copertura assicurativa a tutela del personale nei contenziosi connessi all’attività di servizio (nei limiti fissati dalla norma).
Art. 43: adeguamento alla speranza di vita e correzioni di sistema
L’art. 43 disciplina l’adeguamento dei requisiti alla variazione della speranza di vita (con una modulazione per il 2027) e introduce interventi su disposizioni del sistema pensionistico (incluse modifiche puntuali all’art. 24 del d.l. 201/2011), oltre a prevedere un decreto per aggiornare tabelle attuariali.
Ricaduta pratica: impatto sui requisiti e sugli “aggiustamenti” di sistema, con attenzione alle categorie protette/gravose previste dalla norma.
Art. 44: TFS nel pubblico impiego, tempi più brevi
Dal 1° gennaio 2027 il termine viene ridotto da 12 a 9 mesi (art. 44) per chi matura i requisiti dal 2027.
Ricaduta pratica: riduzione dell’attesa per la liquidazione del trattamento di fine servizio, con effetti immediati sui pensionandi del pubblico impiego.
FAQ – Le domande più frequenti sulla Legge di Bilancio 2026
La Legge di Bilancio 2026 cambia l’impianto fiscale complessivo?
- No, non introduce una riforma organica del sistema fiscale, ma interviene in modo selettivo su aliquote IRPEF, detrazioni e singole agevolazioni.
Ci sono interventi sulle pensioni?
- Sì. Il testo prevede aumenti mirati per pensionati in condizioni disagiate, adeguamenti dei requisiti per specifici comparti e modifiche sui tempi di liquidazione nel pubblico impiego.
I bonus edilizi vengono eliminati?
- No. Vengono mantenuti, ma con aliquote decrescenti nel tempo, secondo un calendario definito che riduce progressivamente il beneficio fiscale.
La manovra contiene misure per il pubblico impiego?
- Sì. Sono presenti disposizioni su pensioni, TFS, comparto sicurezza-difesa e funzionamento delle amministrazioni, anche se non è previsto un piano straordinario unico sui concorsi.
Ci sono novità per imprese e lavoratori autonomi?
- Sì, soprattutto sul piano fiscale (regime forfetario, plusvalenze, criptovalute) e sugli strumenti di welfare aziendale, mentre non emergono bonus generalizzati per la digitalizzazione.
La Legge di Bilancio 2026 introduce nuovi bonus?
- Più che nuovi bonus, il provvedimento rimodula e conferma misure esistenti, con interventi puntuali su aliquote, soglie e requisiti.
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