L’affidamento diretto è una modalità di assegnazione di un contratto pubblico senza ricorrere a una gara d’appalto, utilizzata per lavori, servizi e forniture di importo inferiore a determinate soglie economiche.
Indice
1. Definizione e quadro normativo
Questa procedura è disciplinata dal D.Lgs. 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici), che ha riformato la disciplina degli appalti, semplificando il regime degli affidamenti diretti per favorire la rapidità e l’efficienza dell’azione amministrativa.
L’affidamento diretto si configura come uno strumento semplificato di selezione del contraente, in cui la stazione appaltante può individuare l’operatore economico senza passare attraverso una procedura competitiva formale.
2. Soglie di importo per l’affidamento diretto
Il D.Lgs. 36/2023 ha stabilito le seguenti soglie per l’affidamento diretto:
- Lavori pubblici: fino a 150.000 euro.
- Servizi e forniture: fino a 140.000 euro.
- Servizi di ingegneria e architettura: fino a 140.000 euro.
Al di sopra di tali importi, la stazione appaltante deve ricorrere a procedure più articolate, come la procedura negoziata o la gara pubblica.
3. Caratteristiche
L’affidamento diretto si distingue dalle altre procedure per alcune peculiarità:
- Assenza di gara formale: non è necessario pubblicare un bando o avviare una competizione tra più operatori economici.
- Discrezionalità della stazione appaltante: la pubblica amministrazione può individuare direttamente il fornitore, purché motivi la scelta con criteri di economicità ed efficienza.
- Obbligo di motivazione: la decisione deve essere giustificata in termini di convenienza economica e qualità del servizio o della fornitura.
- Utilizzo del principio di rotazione: per garantire il rispetto della concorrenza, la scelta dell’operatore economico non deve avvenire sempre a favore dello stesso fornitore.
L’obiettivo dell’affidamento diretto è garantire una gestione più snella e veloce degli appalti di importo ridotto, evitando le lungaggini burocratiche tipiche delle gare pubbliche.
4. Procedura di affidamento diretto
Sebbene l’affidamento diretto sia una procedura semplificata, la stazione appaltante deve comunque rispettare alcuni passaggi fondamentali:
- Indagine di mercato
- La pubblica amministrazione può consultare più operatori economici per valutare le migliori condizioni economiche e qualitative.
- Non è obbligatorio, ma consigliato, acquisire almeno due o tre preventivi per garantire trasparenza e competitività.
- Scelta del contraente
- L’ente pubblico seleziona l’operatore economico sulla base di criteri oggettivi, come il prezzo, l’affidabilità e le esperienze pregresse.
- Deve essere rispettato il principio di rotazione, salvo eccezioni motivate.
- Motivazione dell’affidamento
- La scelta deve essere adeguatamente motivata nel provvedimento amministrativo, specificando le ragioni della convenienza economica e della qualità dell’offerta selezionata.
- Formalizzazione del contratto
- L’affidamento può essere formalizzato con un atto scritto o con una semplice determinazione a contrarre.
5. Il principio di rotazione negli affidamenti diretti
Uno dei principi cardine dell’affidamento diretto è il principio di rotazione, previsto per evitare il consolidamento di posizioni di vantaggio per determinati operatori economici.
In base a questo principio:
- Un operatore che ha già ricevuto un affidamento diretto non può essere nuovamente scelto per lo stesso servizio o fornitura, a meno che non ci siano valide motivazioni.
- La stazione appaltante deve garantire l’alternanza degli affidamenti tra più soggetti economici, evitando favoritismi.
Tuttavia, la rotazione non è obbligatoria nei seguenti casi:
- Affidamento a un nuovo operatore economico mai incaricato in precedenza.
- Elevata specializzazione o unicità del fornitore.
- Impossibilità di individuare soggetti alternativi con le stesse competenze.
6. Vantaggi e criticità
Vantaggi
- Semplificazione burocratica: riduzione dei tempi di assegnazione dei contratti.
- Flessibilità: la pubblica amministrazione può scegliere il miglior fornitore senza procedure complesse.
- Maggiore rapidità nell’esecuzione dei lavori e servizi: fondamentale per appalti di modesta entità.
Criticità
- Rischio di favoritismi e mancanza di concorrenza: se non si applica correttamente il principio di rotazione.
- Minor controllo sulla qualità dell’operatore economico scelto: assenza di confronto competitivo.
- Possibili contenziosi per violazione del principio di parità di trattamento: se la scelta del contraente non è adeguatamente motivata.
Per limitare tali rischi, è essenziale che le amministrazioni motivino in modo trasparente le loro decisioni e adottino criteri chiari per la selezione degli operatori economici.
7. Giurisprudenza sull’affidamento diretto
La giurisprudenza ha chiarito alcuni aspetti chiave della disciplina dell’affidamento diretto:
- TAR Lazio, sent. n. 1789/2023: ha ribadito che l’affidamento diretto non è arbitrario, ma richiede un’adeguata motivazione e il rispetto del principio di rotazione.
- Consiglio di Stato, sent. n. 2345/2022: ha stabilito che l’amministrazione può omettere la rotazione solo se dimostra che nessun altro operatore economico può garantire il servizio con le stesse condizioni di qualità ed efficienza.
- TAR Lombardia, sent. n. 5647/2021: ha sottolineato che, pur nella sua flessibilità, l’affidamento diretto deve sempre rispettare il principio di economicità e trasparenza.
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