Il ruolo delle circoscrizioni nel decentramento amministrativo.

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La nascita delle circoscrizioni comunali ha rappresentato in materia di decentramento amministrativo una importante innovazione istituzionale.

Infatti, tali organi sono nati dall?esigenza di alimentare la partecipazione dei cittadini alla vita politico-amministrativa della citt?.

La legge n.278/1976 ? stata la legge istitutiva delle circoscrizioni comunali, la quale aveva conferito alle autorit? comunali il potere di istituire un nuovo organo istituzionale quale ? quello delle circoscrizioni.

La finalit? dichiarata della legge del 1976 era quella di promuovere la pi? ampia partecipazione democratica e quella di sensibilizzare i cittadini sulle problematiche del quartiere.

La legge n.142/1990, poi successivamente modificata dalla legge n.81/1993, ? intervenuta nuovamente sulla materia, disciplinando che i Comuni aventi una popolazione superiore ai 100.00 abitanti devono articolare il loro territorio in maniera tale da poter istituire le circoscrizioni comunali.

Mentre, per i Comuni con una popolazione ricompresa tra i 30.000 e i 100.000 abitanti la istituzione dei consigli di circoscrizione era una facolt?, invece non ? possibile per quei Comuni con una popolazione inferiore ai 30.000 abitanti.

Il consiglio di circoscrizione ? eletto a suffragio diretto sulla base dei sistemi elettorali stabili da ogni singolo statuto comunale.

Invece, per quei comuni che non hanno ancora provveduto in via statutaria, sono applicabili le norme per l?elezione del consiglio comunale con una popolazione superiore ai 15.000 abitanti.

L?elezione del presidente della circoscrizione pu? avvenire in maniera diretta, cio? sono gli stessi cittadini a decidere quale presidente votare, oppure lo stesso pu? essere nominato dai consiglieri di circoscrizione nelle prime sedute del consiglio.

L?elezione diretta del presidente oltre ad essere un ottimo esempio di democraticit? costituisce la soluzione migliore, in quanto sono gli stessi cittadini del quartiere a scegliere chi sar? ad amministrare il loro quartiere.

Dopo aver brevemente citato l?excursus storico e legislativo delle circoscrizioni, bisogna soffermarsi, in particolare, sul ruolo che le stesse hanno nell?ambito del decentramento amministrativo.

Le ragioni della nascita delle circoscrizioni sono vari, principalmente possono individuarsi nella partecipazione democratica, in uno spostamento delle decisioni dal centro alla base, in una volont? di educare i cittadini al decentramento comunale, infine,? in quello di creare un potere diffuso su vari livelli istituzionali.

Infatti, l?istituzione delle circoscrizioni e l?esperienza del decentramento comunale rappresenta un fatto molto apprezzabile, ma non significa certamente un suo reale ed effettivo funzionamento.

In passato, a limitare l?efficacia funzionale dei Consigli circoscrizionali era dovuto dallo scarso riconoscimento delle competenze deliberative.

La legge n.142/1990 ? innovativa a condizione che demanda alle fonti normative comunali, in primis alla statuto, la regolamentazione dell?organizzazione e le funzioni delle circoscrizioni , in modo tale da poter da esserne attribuite delle proprie competenze.

Infatti, le circoscrizioni assolvono perlopi? una funzione consultiva, ovviamente fatta salva la possibilit? di alcuni regolamenti comunali che delegano ai consigli di quartiere funzioni deliberative in materie quali i lavori pubblici o i servizi sociali che rientrano nell?area della circoscrizione.

Quindi, le circoscrizioni forniscono pareri di carattere consultivo, ma a volte le stesse amministrazioni comunali non tengono nella giusta considerazione le competenze dei consigli di quartiere.

La legge n.142 del 1990 la quale ? intervenuta in materia di circoscrizioni rappresenta una importantissima legge, in quanto ha introdotto importanti istituti di partecipazione quali il referendum consultivo, le istanze ,le petizioni, ?le proposte e ?non ultimo la figura del difensore civico.

In particolare il difensore civico cos? come le circoscrizione non ? stato dato il giusto ruolo che merita nonostante assume il ruolo di garante dell?imparzialit? e buon andamento della pubblica amministrazione.

Per cui le circoscrizioni cos? come altri istituti di partecipazione democratica sono degli importanti istituti che arricchiscono ?il processo decisionale a livello locale.

Le circoscrizioni, quindi, sono organi nati per risolvere i problemi del quartiere in quanto pi? vicini a quelle che sono le reali esigenze dei cittadini e di conseguenza possono meglio capire e rispondere alle relative problematiche.

Le stesse possono definirsi delle piccole realt? locali all?interno della pi? grande realt? comunale, dove i consiglieri raccolgono le istanze, le denunzie e le osservazioni dei residenti e li trasmettono alla amministrazione comunale che li esamina e adotta le soluzioni pi? adeguate.

Nonostante, le circoscrizioni rappresentano delle importanti realt? comunali e uno straordinario esempio di decentramento amministrativo, purtroppo, non viene loro riconosciuto quel giusto ruolo che invece meritano.

Infatti, le stesse sono prive di una propria autonomia gestionale e non sono dotati di poteri amministrativi, in aggiunta non possono definirsi dei veri e propri enti locali, ma sono perlopi? un prolungamento dell?apparato burocratico comunale.

In base all?art.17 del Testo unico in materia degli enti locali (D.lgs. del 18.08.2000 n.267) le funzioni e le competenze delle circoscrizioni sono di partecipazione, di consultazione e di gestione dei servizi di base, nonch? di esercizio delle funzioni a loro delegate dal Comune.

Per cui le circoscrizione devono limitarsi a fornire pareri e a esercitare le funzioni a loro delegate, instaurando inevitabilmente un rapporto di dipendenza funzionale con il Comune.

In materia di decentramento amministrativo, ai consigli di quartiere devono essere riconosciuti una maggiore autonomia, in quanto rappresentano le rispettive comunit? di quartiere, nonch? ne curano gli interessi e ne promuovono lo sviluppo nell?ambito della unit? comunale.

Per? per poter esercitare tali funzioni occorrono necessariamente risorse sia strutturali che finanziari, in cui il Comune deve mettere a disposizione affinch? sia data concreta attuazione al decentramento comunale.

Le nuove forme di decentramento amministrativo, divengono degli organismi pi? simili al apparato comunale che alla circoscrizione ed ad esse devono essere assicurate, per ci?, le risorse umane, tecniche e finanziarie necessarie al ruolo che ricoprono.

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Inoltre, l?aziona amministrativa comunale deve uniformarsi al principio del decentramento e alle circoscrizioni devono essere delegate maggiori funzioni amministrative.

In tal senso bisogna procedere ad una revisione degli statuti comunali attribuendo alle circoscrizioni comunali funzioni proprie e la costituzione di veri e propri municipi.

Il reale decentramento comunale nelle prospettive future, dovr? basarsi necessariamente su di un metodo progettuale fondato su una rilevazione dei bisogni e definizione delle priorit? cio? attraverso assemblee popolari, questionari, conferenze su temi specifici.

Inoltre, dovr? basarsi su una programmazione degli interventi annuali e pluriennale, un confronto con la cittadinanza, le forze sociali e le associazioni per definire i piani/programma; una elaborazione dei piani/programma; una approvazione delle delibere relative alla programmazione ed ai piani/programma; ed infine una verifica dell’itinerario progettuale.

Le circoscrizioni comunali sono degli organi istituzionali che rappresentano l?anello di collegamento tra i cittadini del quartiere ed il Comune e per tale motivo devono assumere un ruolo centrale nell?ottica del decentramento amministrativo in modo tale da poter meglio rispondere alle reali esigenze del quartiere.

In definitiva, le circoscrizioni, sono degli importanti istituti giuridici del decentramento comunale, ma affinch? possano produrre in concreto i lori effetti, postulano necessariamente una operativit? delle forme del governo amministrativo.

Marzocca Ruggiero

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