Il contratto di avvalimento è conforme alle prescrizioni di legge (TAR Sent. N.01046/2012)

Lazzini Sonia 19/01/13
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Ritiene, per contro, il collegio che il contratto e le dichiarazioni, prodotte ai fini dell’avvalimento, rispondano ai requisiti prescritti dall’art. 49 del codice dei contratti pubblici.

 

Con la prescritta dichiarazione unilaterale, l’impresa ausiliaria ha assunto l’obbligazione di messa a disposizione nei confronti della stazione appaltante delle risorse necessarie di cui è carente l’impresa concorrente.

 

Quanto al contenuto del contratto di avvalimento, le clausole invocate dal raggruppamento controinteressato sono pattuizioni che impegnano reciprocamente le parti senza condizionare né sospensivamente né risolutivamente l’effetto obbligatorio di messa a disposizione dei requisiti e delle risorse necessarie allo svolgimento dell’appalto.

 

Passaggio tratto dalla sentenza numero 1046 del 10 aprile 2012 pronunciata dal Tar Lombardia, Milano

 

Secondo il raggruppamento aggiudicatario l’impresa ausiliaria, di cui la ricorrente principale avrebbe voluto avvalersi ai fini dell’acquisizione dell’attestazione SOA nella categoria OG11, non avrebbe assunto alcun concreto obbligo di garantire le proprie risorse per l’intero corso dei lavori, posto che lo stesso vincolo era stato sottoposto ad alcune condizioni (quali la possibilità di poter monitorare la regolarità degli atti tecnici ed amministrativi relativi allo svolgimento della fornitura, nonché la stipula da parte dell’impresa avvalente di idonea polizza assicurativa in favore dell’impresa ausiliaria).

 

Ritiene, per contro, il collegio che il contratto e le dichiarazioni, prodotte ai fini dell’avvalimento, rispondano ai requisiti prescritti dall’art. 49 del codice dei contratti pubblici.

 

Con la prescritta dichiarazione unilaterale, l’impresa ausiliaria ha assunto l’obbligazione di messa a disposizione nei confronti della stazione appaltante delle risorse necessarie di cui è carente l’impresa concorrente.

 

Quanto al contenuto del contratto di avvalimento, le clausole invocate dal raggruppamento controinteressato sono pattuizioni che impegnano reciprocamente le parti senza condizionare né sospensivamente né risolutivamente l’effetto obbligatorio di messa a disposizione dei requisiti e delle risorse necessarie allo svolgimento dell’appalto

Il ricorrente incidentale denuncia, altresì, che l’impresa ausiliaria non avrebbe messo a disposizione le proprie risorse anche per l’eventuale periodo di proroga, così come certamente imposto dal disciplinare.

Invero, l’espressione “tutta la durata del contratto” include, in assenza di precisazioni contrarie, i periodi di proroga che definiscono l’allungamento concordato dei termini di vincolatività del medesimo rapporto contrattuale; del che si trae conferma nella clausola finale del contratto di avvalimento, la cui scadenza è fissata in conformità “ai tempi per l’esecuzione dei lavori ..appaltati”.

3.3. Sostiene ancora il ricorrente incidentale che un ulteriore vizio sarebbe ravvisabile nel fatto che il contratto di avvalimento non avrebbe stabilito un compenso per l’attività dell’impresa ausiliaria né precisato se l’impegno debba intendersi a titolo gratuito.

Per la verità, in disparte ogni valutazione sulla idoneità di siffatti rilievi inerenti la causa del contratto a determinare un vizio invalidante, è dirimente replicare come il terz’ultimo paragrafo del contratto di un avvalimento preveda espressamente che, in caso di aggiudicazione, l’impresa avvalente verserà anticipatamente un importo pari al 2% del valore dell’appalto oltre al costo delle risorse materiali, immateriali tecniche o finanziarie eventualmente forniti dall’impresa ausiliata.

Sentenza collegata

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