Expo Milano 2015: guida alle agevolazioni fiscali

Redazione 07/11/14
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Alle porte dell’Expo Milano 2015, che si terrà dall’ 1 maggio al 31 ottobre, e che avrà come tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, l’Agenzia, con la recente CM 26/2014, al fine di “facilitare i soggetti esteri  che, partecipando ad Expo Milano 2015, devono confrontarsi con il sistema fiscale italiano”, pubblica una sorta di “vademecum” nell’ambito del quale vengono  illustrate le diverse agevolazioni fiscali previste per i partecipanti all’evento.

Il documento di prassi ripercorre le particolari regole fiscali stabilite dall’accordo fra il Governo e il Bureau International des Expositions (BIE) e gli ulteriori chiarimenti forniti dalle Entrate riguardo la territorialità IVA dei servizi relativi all’esposizione milanese.

L’attività espositiva di Expo 2015 è riconducibile alle prestazioni relative a “fiere ed esposizioni” di cui all’art. 7-quinquies del DPR 633/72.

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Soggetti coinvolti

Nello svolgimento di Expo Milano 2015 sono coinvolti diversi soggetti, le cui competenze sono disciplinate dall’articolo 1 dell’Accordo con il BIE.  Tra questi è importante distinguere  i partecipanti ufficiali che sono gli Stati e le Organizzazioni intergovernative che hanno ricevuto e accettato l’invito a partecipare all’evento e  i partecipanti non ufficiali che  sono le entità giuridiche, nazionali o estere, autorizzate a partecipare all’evento, al di fuori delle Sezioni dei Partecipanti Ufficiali.  Possono essere Partecipanti  Non Ufficiali, ad esempio, le amministrazioni pubbliche territoriali, le imprese e le organizzazioni della società civile;

Al fine di favorire la realizzazione e la partecipazione ad Expo Milano 2015, l’Accordo con il BIE riconosce a questi soggetti particolari agevolazioni fiscali ai fini delle imposte dirette e indirette.

Si tratta di agevolazioni speciali, normalmente previste negli Accordi siglati dal BIE, alle quali si aggiungono quelle previste dall’ordinaria disciplina fiscale italiana per la generalità dei contribuenti.

 

Esenzioni  da IRES, IRPEF, IRAP e relative addizionali

 Per quanto riguarda i partecipanti ufficiali, i redditi prodotti nell’ambito delle attività istituzionali espositive e non commerciali, in forza dell’accordo con il Bie, saranno esenti da ogni prelievo fiscale. Anche ai fini Irap. Diversa la situazione per i redditi derivanti da eventuali attività commerciali svolte in sede di Expo: in tal caso si applicheranno le regole ordinarie, ferma restando la prevalenza delle norme convenzionali sulla tassabilità in Italia o nel paese di residenza. La dichiarazione dei redditi dovrà avvenire con il modello Unico-ENC.

Allo stesso modo, anche il personale impiegato dai partecipanti ufficiali (purché non residente né titolare di cittadinanza italiana) potrà beneficiare di un’esenzione totale dall’IrpefIl beneficio riguarderà sia i salari, emolumenti e indennità corrisposti dal Commissariato generale di sezione, sia i redditi prodotti all’estero.

Per i partecipanti non ufficiali, lo svolgimento di attività commerciale nel proprio padiglione o stand «esula dalle finalità dell’Expo e quindi non può essere agevolato», come stabilito dalle Entrate. In simili ipotesi si applica il regime fiscale standard recato dagli articoli 23, 151 e 152 del Tuir.

Diversamente, qualora tali soggetti si limitino a svolgere nel proprio spazio espositivo un’attività  non commerciale, il reddito derivante è esente da ogni imposizione diretta.

Per il personale dei partecipanti non ufficiali, invece, opera un doppio binario:  se il dipendente appartiene a un’amministrazione pubblica territoriale estera ha diritto all’esenzione da ogni forma di tassazione diretta su salari, emolumenti, indennità corrisposti dall’amministrazione di appartenenza e sul reddito prodotto fuori della Repubblica italiana (fermo restando, ovviamente, il requisito della non residenza in Italia); viceversa, i lavoratori non appartenenti a una p.a. – quali per esempio i dipendenti di un’impresa privata – non godranno di alcuna esenzione ai fini delle imposte sul reddito: stipendi e altri proventi conseguiti saranno quindi tassabili in Italia ai sensi delle disposizioni fiscali interne e delle Convenzioni.

 

Disposizioni in materia di IVA

Anche in questo caso è previsto un trattamento differenziato tra partecipanti ufficiali e non ufficiali.
Per i primi, ai fini dell’attività espositiva, risultano non imponibili Iva le sole operazioni di acquisto e/o importazione di beni e servizi “di importo rilevante”.
Non sono agevolati, invece, gli acquisti effettuati per l’attività commerciale (dunque, al di fuori dell’attività ufficiale “espositiva”).
I secondi sono, invece, esclusi  dall’agevolazione IVA.

 

Agevolazioni ai fini IMU/TASI

I Partecipanti ufficiali e non possono fruire dell’esenzione dall’Imu e dalla Tasi per i fabbricati da essi posseduti. 
Inoltre, gli atti e le transazioni relativi agli acquisti di beni e servizi effettuati dai Commissariati generali di sezione per fini espositivi e non commerciali sono esenti dalle imposte di registro, di bollo, ipotecaria e catastale.

 

Attività commerciale

La Circolare ribadisce il carattere non commerciale dell’evento espositivo.
Infatti, l’art. 19 del Regolamento di Expo prevede che solo il 20% dello spazio espositivo può essere adibito allo svolgimento di un’attività commerciale (vendita di prodotti o gadget, ristorazione od organizzazione di spettacoli a pagamento). Tali prestazioni non godono  di alcuna agevolazione e sono soggette agli obblighi fiscali ai fini delle imposte sul reddito e ai fini Iva.

 

Spazi espositivi e servizi: regime Iva

L’Agenzia fornisce precisazioni in merito al regime Iva da applicare ai servizi degli spazi espositivi. Si tratta di tutti quegli interventi necessari all’allestimento dei padiglioni, inclusi i servizi accessori come, ad esempio, quelli idrici, elettrici o di telecomunicazioni, riconducibili alle prestazioni realizzate per fiere o esposizioni.

Infine, l’Agenzia spiega dettagliatamente la gestione e la realizzazione dei padiglioni e si sofferma, per ultimo, sulla rilevanza territoriale in Italia del diritto di accesso all’evento espositivo.

Ogni approfondimento e/o chiarimento è presente nella Guida  “Le Agevolazioni Fiscali per l’Expo 2015”
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