Decreto semplificazioni (D.L. 5/2012): primi chiarimenti sul nuovo riparto di competenze in materia di interdizione anticipata delle lavoratrici madri

Redazione 17/02/12
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Biancamaria Consales

Con circolare n. 2 del 16 febbraio 2012, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali – Direzione Generale per l’attività ispettiva, ha fornito dei primi chiarimenti, ai fini di un corretto svolgimento dell’attività di vigilanza, in merito alle modifiche apportate dal D.L. 5/2012 (decreto semplificazioni) in materia di lavoro e legislazione sociale.

In particolare, la circolare si sofferma sull’art. 15 del predetto provvedimento, avente ad oggetto l’interdizione dal lavoro per le lavoratrici madri, intervenendo sulle competenze accertative e provvedimentali delle Direzioni territoriali del lavoro (vedi, sull’argomento, l’articolo pubblicato su questo stesso sito).

In virtù delle modifiche al comma 3 dell’art. 17 del D.Lgs. 151/2001, alle Asl è devoluta, in via esclusiva, tutta la procedura di interdizione anticipata dal lavoro per gravi complicanze della gravidanza o di persistenti forme morbose, compresa l’adozione del provvedimento finale di astensione che, invece, sino ad oggi era di competenza delle Direzioni territoriali del lavoro.

Rimane attribuita alla competenza delle Direzioni territoriali del lavoro, l’istruttoria e l’emanazione del provvedimento di interdizione legata a pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino e all’impossibilità di spostamento ad altre mansioni. Le suesposte modifiche troveranno applicazione a far data dal 1° aprile 2012, al fine di consentire ai competenti servizi delle Asl di organizzare l’attività procedimentale di rilascio dei predetti provvedimenti di astensione.

Ne consegue che le Direzioni territoriali del lavoro potranno emanare tali provvedimenti entro e non oltre il 31 marzo p.v.; gli uffici dovranno, quindi, istruire le richieste di astensione esclusivamente definibili entro tale data, rimandando alla competenza delle Asl l’istruttoria delle domande destinate ad essere definite con provvedimenti da emanarsi dal 1° aprile.

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