Cooperazione istituzionale: siglato un Protocollo di intesa tra l’AGCOM e l’AGCM per potenziarne l’attività

Redazione 28/05/13
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Biancamaria Consales

Stipulato un Protocollo di intesa tra l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) e l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM).

Le due Autorità indipendenti esercitano funzioni tra loro complementari e perseguono interessi convergenti, ossia lo sviluppo e il mantenimento di adeguati livelli di concorrenza nei mercati e la tutela degli interessi dei consumatori. In particolare, l’AGCOM è preposta alla promozione della concorrenza attraverso la regolazione dei settori delle comunicazioni elettroniche e dei servizi postali, alla tutela del pluralismo e dell’utenza nel settore dei servizi media audiovisivi, radiofonici alla tutela dell’utenza nel settore delle comunicazioni elettroniche nonché all’applicazione della normativa in materia di editoria; l’AGCM è, invece, preposta alla tutela della concorrenza e del mercato, alla tutela dei consumatori ai sensi del codice del consumo di cui al D.Lgs. 206/2005 e successive modifiche.

Questa convergenza di interessi comporta, sempre nel rispetto dell’autonomia e dell’indipendenza delle rispettive funzioni, la necessità di instaurare rapporti di cooperazione per coordinare e rendere più efficace l’esecuzione dei rispettivi mandati istituzionali; tale cooperazione si inserisce nel più generale principio di leale collaborazione tra le pubbliche istituzioni che trova riscontro, per l’AGCOM, nell’art. 2, comma 22, della L. 481/1995, secondo cui “le pubbliche amministrazioni e le imprese sono tenute a fornire, alle Autorità, oltre a notizie e informazioni, la collaborazione per l’adempimento delle loro funzioni” e, per l’AGCM, nell’art. 10, comma 4, della L. 287/1990, secondo cui “l’Autorità ha diritto di corrispondere con tutte le pubbliche amministrazioni e con gli enti di diritto pubblico, e di chiedere ad essi, oltre a notizie ed informazioni, la collaborazione per l’adempimento delle sue funzioni”.

La condivisione delle informazioni e dei dati acquisiti nell’esercizio delle rispettive funzioni, in coerenza con i principi di imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa di cui all’art. 97 della Costituzione, rappresenta, dunque, un’espressione del principio di leale cooperazione.

Il Protocollo d’intesa è volto proprio a potenziare nuove attività di cooperazione degli interventi istituzionali su settori di interesse comune (reciproco scambio di pareri, indagini conoscitive su materie di comune interesse, collaborazione reciproca per l’invio di segnalazioni al Parlamento o al Governo). Particolare attenzione rappresentano, poi, le reciproche segnalazioni delle due Autorità nei casi in cui, nell’ambito dello svolgimento di procedimenti, emergano ipotesi di eventuali violazioni, da parte degli operatori, delle norme di legge e delle disposizioni comunitarie.

Gli strumenti di cooperazione, previsti dal Protocollo d’intesa, sono costituiti da gruppi di lavoro, dallo scambio reciproco, con modalità concordate, di documenti, dati e informazioni utili allo svolgimento delle rispettive funzioni, dallo svolgimento di incontri periodici e di riunioni tra gli Uffici; da consultazione su iniziative, procedimentali e non, di comune interesse; e, infine, da ispezioni congiunte relativamente a fattispecie di comune interesse, eventualmente anche avvalendosi della Guardia di Finanza.

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