Procedure per il cambiamento del nome o del cognome: il Consiglio dei ministri approva il regolamento di semplificazione

Redazione 25/07/11
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Tra i diversi provvedimenti esaminati e approvati (in via preliminare) dal Consiglio dei ministri che si è tenuto il 22 luglio è presente un decreto presidenziale con il quale si procede alla semplificazione delle procedure volte al cambiamento del nome e del cognome, che introduce varie modifiche al D.P.R. 396/2000 che disciplina la materia (regolamento per la revisione e la semplificazione dell’ordinamento dello stato civile).

Lo schema di decreto, in particolare, devolve tutto il procedimento alle Prefetture, attribuendo al Prefetto anche le competenze attualmente esercitate dal Ministero dell’Interno in materia di cambiamento del cognome. In pratica si procede ad uniformare le procedure volte a cambiare il cognome (attuali articoli da 84 a 88 del D.P.R. 396/2000) e quelle per la modifica dello stesso (articoli da 89 a 92 del citato decreto), ora riconducibili unicamente alla competenza prefettizia.

Il nuovo testo dell’art. 89, comma, 1, così recita: “Salvo quanto disposto per le rettificazioni, chiunque vuole cambiare il nome o aggiungere al proprio un altro nome ovvero vuole cambiare il cognome, anche perché ridicolo o vergognoso o perché rivela l’origine naturale o aggiungere al proprio un altro cognome, deve farne domanda al prefetto della provincia del luogo di residenza o di quello nella cui circoscrizione è situato l’ufficio dello stato civile dove si trova l’atto di nascita al quale la richiesta si riferisce. Nella domanda l’istante deve esporre le ragioni a fondamento della richiesta”. Coerentemente il decreto correttivo, che deve ancora essere approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri, provvede ad abrogare gli articoli da 84 ad 88 del D.P.R. 396/2000.

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