Corte di Cassazione – III sez. pen. – sentenza n. 1997 del 20-01-2020
La giusta pretesa risarcitoria per la lesione del bene ambiente non può essere sottratta all’individuo e, quindi, al singolo e riconosciuta esclusivamente allo Stato. L’interpretazione giurisprudenziale – e soprattutto quella riservata alla Corte di legittimità nella sua funzione nomofilattica – deve conformarsi, nei limiti consentiti dalla disciplina giuridica vivente, al sorgere di nuovi e diversi valori e norme culturali, come pure al senso etico espresso dalle sensibilità che emergono come “nuove” nel tessuto sociale. A maggior ragione se una tale evoluzione interessa diritti che assumono una rilevanza costituzionale nell’ambito di quei principi inerenti i rapporti civili.
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