Riforma penale in Gazzetta Ufficiale, guida alle novità

Redazione 05/07/17
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Ci siamo: la tanto attesa e discussa riforma penale (Legge 23 giugno 2017, n. 103) è stata publicata ieri in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore a partire dal 3 agosto 2017. Un mese di tempo, quindi, per recepire il nuovo testo e mettere in pratica le numerosissime novità in materia di processo penale, prescrizioni, intercettazioni e reati di grave e lieve entità.

Vediamo allora quali sono i cambiamenti che incideranno maggiormente sulla giustizia penale.

 

Leggi la Legge di riforma del processo penale.

 

Prescrizione, sospensione di 18 mesi dopo la sentenza

La riforma penale tocca innanzitutto il tema delicato della prescrizione. Dall’entrata in vigore del provvedimento il 3 agosto, la prescrizione sarà sospesa per un periodo massimo di 18 mesi dopo la sentenza di condanna di primo grado, e per altri 18 mesi dopo la condanna in appello. Vengono inoltre raddoppiati i tempi di prescrizione per il reato di corruzione. La sospensione, in ogni caso, è valida solo per gli imputati contro i quali si procede.

Aumento delle pene per i reati di allarme sociale

I reati contro il patrimonio definiti dalla nuova legge “di maggiore allarme sociale” vedranno un sensibile inasprimento delle pene. In particolare, per lo scippo e il furto in abitazione le pene minimo passano da 1 a 3 anni, mentre per la rapina salgono da 3 a 4 anni. Il voto di scambio politico-mafioso, preso particolarmente di mira dalla riforma, prevederà invece pene minime che andranno dai 6 ai 12 anni di carcere.

I reati gravi contro i minori

Importante anche la novità che riguarda i reati gravi contro i minori, che per la nuova legge includono la violenza sessuale, lo stalking, la prostituzione  e la pornografia. In tutti questi casi la prescrizione previstà decorrerà solo a partire dal compimento del diciottesimo anno di età della vittima. Si tenta così di assicurare maggiore tutela ai minori coinvolti, dato che in molti casi questi non hanno hanno la possibilità di denunciare i reati nel momento in cui avvengono.

Intercettazioni, nuove norme anti-diffamazione

Particolarmente dibattute in questi ultimi mesi anche le novità in materia di intercettazioni. La riforma penale rende illegittima la pubblicazione di conversazioni irrilevanti ai fini delle indagini e la stessa diffusione degli atti che non sono allegati alla richiesta di misura cautelare. Questi potranno essere esaminati solo dagli avvocati difensori e dal giudice preposto. Ma non solo: viene introdotto un nuovo reato specifico che consta nella diffusione di riprese audiovisive o intercettazioni telefoniche allo scopo di diffamare la persona intercettata.

La riparazione dei reati di lieve entità

Modifiche anche alla disciplina dei reati di lieve entità e perseguibili a querela. La nuova legge estende innanzitutto l’uso della querela per tutti i reati contro la persona e il patrimonio che non arrecano offese gravi alla vittima. Inoltre, è data facoltà al giudice di decidere per l’estinzione del reato lieve nei casi in cui il colpevole ripari al danno tramite restituzione o risarcimento. Da segnalare anche che la riforma prevede il cambiamento della disciplina del “doppio binario” e dell’applicazione sia della pena che delle misure di sicurezza.

I ricorsi inammissibili in Cassazione

Riportiamo, infine, che la riforma penale mira anche ad alleggerire il carico sempre più pesante a cui sono sottoposti gli uffici della Corte di Cassazione. La nuova legge stabilisce infatti che i ricorsi ritenuti inammissibili dalla Suprema Corte, e che quindi causano un ulteriore rallentamento della giustizia e dei processi, siano sottoposti a sanzioni pecuniarie più severe.

 

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