Non si può ritornare al cartaceo in caso di blocco informatico delle pubblicazione di matrimonio

Redazione 08/11/11
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Lo scorso 2 novembre è stata resa nota sul sito istituzionale del  Ministero dell’interno la circolare n. 26 del 28 ottobre 2011 relativa all’ipotesi blocco sistema informatico del Comune a causa del quale siano forzatamente sospese Ie pubblicazioni on line di matrimonio in quel momento in atto, in considerazione dell’importanza, ai fini legali, che dette pubblicazioni abbiano una determinata durata continuativa in un certo arco temporale.

Sulla questione è stata interessato l’Ente nazionale per la digitalizzazione della pubblica amministrazione,  la DigitPA, la quale ha specificato che in nessun caso, nell’evenienza del suddetto blocco, potrà essere ripristinata I’erogazione del servizio in modalità  cartacea, pena la nullità della pubblicazione.

Per far fronte a tale inconveniente, pertanto, la DigitPA raccomanda che i Comuni nel progettare e realizzare tale servizio ottemperino a tutte Ie indicazioni

 

contenute nell’art. 50 bis D.Lgs. 82/2005 in tema di «continuità operativa». In particolare, nella more del progressivo recepimento di tale norma, si consiglia di prevedere in caso di malfunzionamento bloccante del sito web presso il quale viene esposto I’albo, la pubblicazione degli atti su siti web alternativi. AI riguardo, si ricorda che Ie pubbliche amministrazioni sono tenute ad adottare Ie misure previste dall’art. 50 bis sopra citato entro il 25 giugno 2012. Inoltre, la DigitPa, ancor prima dell’ipotesi di dover ricorrere a una soluzione alternativa come sopra illustrata, consiglia da subito di “procedere alla verifica della infrastruttura informatica attuale in termini di procedure di salvataggio dei dati, di organizzazione del personale informatico a fronte di eventi tali da produrre il blocco della funzionalità […] e, se trattasi di infrastruttura reperita presso un’entità esterna all’Amministrazione, quale un fornitore, delle eventuali clausole contrattuali a garanzia della continuità del servizio” .

 

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