Moneta elettronica: anche l’assegno diventa digitale

Redazione 09/02/18
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Moneta elettronica: dal 29 gennaio è in vigore l’assegno digitale

E’ di recente introduzione la possibilità di pagare gli assegni in modalità digitale. Dallo scorso 29 gennaio, le banche hanno iniziato a dotarsi della nuova procedura telematica di pagamento degli assegni bancari e circolari. Si tratta della Check Image Truncation (CIT), che prende le mosse dall’intervento del Legislatore del 2011 sul cosiddetto decreto assegni del 1933, con cui è stato riconosciuto valore giuridico alle copie informatiche degli assegni. Pertanto, oggi, il pagamento cartaceo e elettronico si equivalgono. Allo stesso modo, potrà procedersi al protesto o alla constatazione equivalente in formato digitale, in relazione all’assegno presentato in formato elettronico.

Affinché la copia informatica sia del tutto equiparata a quella cartacea serve la dichiarazione della banca negoziatrice, attraverso l’apposizione della firma digitale. La copia informatica viene dunque creata e rilasciata dalla banca, alla quale il cliente presenta l’assegno cartaceo. Quest’ultimo sarà dunque totalmente sostituito dal nuovo formato digitale, il quale potrà essere utilizzato presso gli istituti bancari trattari e emittenti. La copia cartacea resterà in possesso della banca per i successivi sei mesi e poi andrà distrutta.

I titoli che possono assumere forma elettronica

In particolare, il nuovo procedimento CIT potrà essere seguito per una serie di titoli, in quali gli assegni bancari, gli assegni circolari, gli assegni postali, i vaglia postali e i titoli speciali della Banca d’Italia,  o tratti presso una filiale italiana di banca italiana o di banca estera, oppure negoziati sul territorio della Repubblica italiana. Una volta che l’istituto bancario ha creato la copia elettronica, il formato cartaceo perde ogni effetto giuridico e il portatore può richiedere la copia dell’immagine digitale solamente una volta.

Il sistema permetterà inoltre agli istituti bancari di comunicare esclusivamente tramite una piattaforma digitale dedicata, venendo in tal modo dismesse tutte le istanze di compensazione.

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